La sincope canina colpisce e spaventa per la sua natura del tutto improvvisa. Ma quali sono i sintomi che la precedono e soprattutto le cause più frequenti della sua comparsa?
Bisogna subito precisare che la sincope, sinonimo di svenimento o perdita di coscienza, non è una malattia ma il sintomo che cela la presenza di diverse patologie che possono essere di tipo cardiaco o extra cardiaco. Questa perdita temporanea e reversibile di coscienza nei cani non dovrebbe durare più di un minuto ma è possibile che il cane si svegli anche dopo qualche secondo.
É caratterizzata dalla mancanza temporanea di ossigeno e di sostanze nutritive al cervello. Questa riduzione transitoria e repentina della consegna d’ossigeno al cervello in alcuni casi può portare alla morte, in altre è solo il campanello d’allarme di una malattia già preesistente.
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Sincope del cane: svenimento, lipotimia o attacco epilettico
Gli attacchi epilettici hanno sintomi molto simili a quelli di una perdita di coscienza. Soprattutto se in entrambe i casi si manifestano spasmi localizzati o generalizzati e perdita del controllo degli sfinteri. Occorre allora prestare attenzione se il nostro amico a quattro zampe prima dell’episodio interessato è soggetto ad alterazioni e movimenti insoliti di viso e corpo o produce movimenti tonico-clonici.
Riconoscere in maniera tempestiva la sintomatologia di un attacco epilettico canino è fondamentale per poterne agevolare gli attacchi. Anche il post episodio potrebbe rivelarsi utile per svelare la natura di una delle due manifestazioni. In genere la ripresa da un attacco epilettico è più lenta e può essere accompagnata da crampi e un profondo disorientamento. Spesso poi gli attacchi epilettici compaiono durante il sonno.
Oppure il cane potrebbe essere effetto da lipotimia, condizione per la quale il soggetto avverte l’incombenza di uno svenimento senza però arrivare alla totale incoscienza. Quest’ultima si manifesta come un insieme improvviso di malesseri quali tremori, vertigini, nausea e possibile perdita del tono posturale.
I sintomi
I sintomi più comuni di una ipoperfusione celebrale globale transitoria sono svariati e non necessariamente si manifestano contemporaneamente. Il paziente peloso sarà però sempre caratterizzato da una preoccupante mancanza di risposta agli stimoli esterni.
In prima battuta è possibile osservare una perdita generale ed importante del tono muscolare. Questo potrebbe portare ad un irrigidimento degli arti che induce l’animale ad assumere una posizione laterale e passiva, di solito su di un fianco. Questo indebolimento fisico potrebbe essere accompagnato da spasmi muscolari, perdita di urine e la produzione di vocalizzazioni e lamenti continui. In caso di spasmi nel cane esistono valide tecniche preventive e non.
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Sincope del cane: principali cause
Le cause di una sincope nel cane si dividono generalmente in due macro categorie: cardiache e extra cardiache. Nel primo caso un problema primario nel cuore conduce ad una brusca variazione della portata cardiaca con interruzione improvvisa dell’apporto ematico cerebrale per almeno 6-8 secondi.
Le malattie cardiache più frequenti responsabili di questa condizione sono tutti i tipi di aritmie, la cardiomiopatia dilatativa e la stenosi subaortica. Le cause extra cardiache possono dipendere invece da patologie neurologiche e polmonari o disfunzioni metaboliche come l’ipoglicemia, l’ipocalcemia o l’anemia. Quest’ultime patologie possono essere scongiurate rafforzando il sistema immunitario del nostro cane.
Ma non è detto che una sincope denunci un problema di salute in fido. L’insorgere di un episodio di svenimento può avere invece origini di tipo puramente situazionale. Possono quindi dipendere da bruschi colpi di tosse, forte stress o paura, uno stimolo eccessivamente doloroso, sforzi muscolari esagerati, minzione o defecazione troppo copiosa, soffocamento o semplici effetti collaterali ad alcuni farmaci.
In questi casi si parlerà di sincope di tipo vasovagale che comporta la stimolazione eccessiva del sistema vagale che reagisce con una diminuzione della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna.
Cosa può fare il proprietario
Abbiamo già parlato della natura improvvisa di una sincope nel cane. La repentinità spesso induce il padrone ad entrare nel panico e a non sapere come reagire. In verità, il sangue freddo dovrebbe indurci a compiere due azioni che nella successiva fase di diagnosi potrebbero rivelarsi preziose.
La prima cosa da fare sarebbe quella di controllare la frequenza del battito cardiaco del nostro animale. La seconda, più complicata, consiste nel controllare la colorazione delle mucose di fido. Se le gengive si presentano di un rosa pallido o biancastre sono un’altro chiaro sintomo di qualche importante problema di salute. Molti consigliano di filmare l’episodio sincopale per determinarne tempi e modalità.
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Sincope del cane: razze più a rischio
All’interno della moltitudine di razze canine ci sono esemplari specifici più a rischio di sincopi. I cani brachicefali, quelli dotati di muso schiacciato, sono spessi soggetti alla BAOS. La sindrome ostruttiva delle vie respiratorie induce il soggetto ad uno sforzo respiratorio tale che potrebbe condurre alla sincope. Le razze più comuni soggette a questa malformazione sono il carlino, il boxer, il bull terrier, il chow chow, lo shar- pei e molte altre ancora.
Anche i cani di taglia particolarmente piccola o di razza toy di solito sono più predisposti a ipoglicemie da stress che causano conseguenti sincopi. Carenze alimentari o stress dovuti a nuovi ambienti o repentini spostamenti possono indurre l’animale ad una mancanza di zuccheri nel sangue. Attenzione dunque a yorkshire, chihuahua, shiuh-tzu, maltesi, pincher nani e volpini di Pomerania.
Gli elementi anziani di specifiche razze sono soggetti a cardiopatie diffuse e il rischio di sincopi è sempre alto. Soprattutto nei cocker spaniel, schnauzer, bassotti e pastori tedeschi.
C.F