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Salute dei Cani

Segnali di ictus nel cane: come capire se Fido ne ha avuto uno

I segnali di ictus nel cane possono essere ben precisi: come capire se Fido ne ha avuto uno, o se i sintomi sono legati ad altri problemi di salute.

Segnali di ictus nel cane (Foto Pixabay)

Seppur con un’incidenza decisamente minore rispetto a quanto accare per gli esseri umani, anche i cani possono avere degli ictus: si tratta di una condizione causata solitamente da un coagulo di sangue oppure da un vaso sanguigno danneggiato che interrompe il normale flusso sanguigno nell’organismo.

L’ictus comporta la morte delle cellule cerebrali del cane, causando una serie di segnali visibili nell’animale e influenzandone lo stato di salute e il comportamento: essendo però un’evenienza molto rara, è altamente probabile che i segnali di ictus nel cane siano in realtà correlati ad altre problematiche che è importante saper riconoscere.

In questo articolo, elenchiamo i 7 segnali che potrebbero indicare che il tuo cane ha avuto un ictus e scopriremo come trattare questa eventualità poco frequente e allo stesso tempo molto pericolosa.

7 segnali di ictus nel cane: come riconoscerli e cosa fare

La difficoltà a camminare è un segnale di ictus in Fido (Foto Pixabay)

Quando Fido presenta i sintomi associati all’ictus nell’uomo di pongono la classica domanda: “E’ possibile che il mio cane abbia avuto un ictus?”. Saper riconoscere i segnali giusti è importante, anche perché spesso si tratta di condizioni che possono essere associate a patologie differenti dall’ictus seppur ugualmente importanti da diagnosticare.

I segnali principali che possono indicare un ictus nel cane sono 7: li elenchiamo di seguito, specificando che per avere una diagnosi certa è ovviamente necessario rivolgersi al proprio veterinario.

1. Pigrizia: se il cane sembra stanco, assente e ha poca voglia di muoversi potrebbe in realtà nascondere difficoltà o addirittura incapacità di movimento.
2. Mancanza di controllo della vescica: episodi di incontinenza urinaria nel cane si possono verificare durante l’ictus e permanere anche dopo l’evento.
3. Mancanza di controllo intestinale: se il cane non riesce a trattenere le feci è possibile che l’ictus abbia danneggiato la zona del cervello che controlla i muscoli della zona anale.
4. Mancanza di equilibrio: si verifica quando il cane non riesce a mantenere l’equilibrio e sembra pendere da un lato o dall’altro, o quando è troppo debole e traballante per restare all’impiedi sulle proprie zampe.
5. Il cane inclina la testa: questo comportamento tipico, in cui Fido sembra inclinare la testa per ascoltare meglio, diventa preoccupante quando si presenta in contemporanea ad altri segnali presenti in questo elenco (in particolare all’impossibilità di mantenere l’equilibrio).
6. Paralisi: il cane può restare paralizzato a seguito di un ictus, perdendo l’uso di una o più zampe e quindi la possibilità di camminare normalmente. Altre possibili paralisi sono quelle facciali, soprattutto relative a un occhio o alla mascella.
7. Visione compromessa: può verificarsi qualsiasi problema della vista, dalla visione sfocata alla completa cecità del cane.

Diagnosi e condizioni simili all’ictus nel cane

Diagnosi, cura e trattamento dell’ictus nel cane (Foto Pixabay)

Tra le condizioni che possono presentare segnali e sintomi simili a quelli che indicano la presenza di un ictus nel cane, segnaliamo: sincope, malattia vestibolare del cane, insufficienza renale, infezioni all’orecchio interno, convulsioni e tumori cerebrali.

Soltanto il veterinario può diagnosticare correttamente un ictus e distinguerlo da altre problematiche di salute, attraverso una visita accurata che comprende anche l’esame neurologico e una serie di esami di diagostica per immagini, come la TAC e la risonanza magnetica, che consentono di osservare il cervello di Fido e individuare eventuali interruzioni del flusso sanguigno.

Cura e trattamento dell’ictus in Fido

Una volta che l’ictus si è verificato, il veterinario può fare ben poco: ecco perché la cura e il trattamento di questa problematica consiste essenzialmente nella ricerca della causa scatenante, per poterla eliminare o curare evitando che si verifichino altri episodi simili in futuro.

Anche se il tasso di mortalità da ictus è piuttosto basso, è comunque fondamentale la tempestività: secondo le stime dell’American Animal Hospital Association, i cani che vengono sottoposti a visita veterinaria più rapidamente dopo l’insorgenza di un ictus sono quelli che hanno le migliori probabilità di ripresa.

Non è possibile stabilire a priori il trattamento giusto o le tempistiche di ripresa: ciascun cane avrà il proprio decorso e i propri tempi. In generale, nella maggior parte dei casi, se Fido risponde bene e supera le prime giornata di trattamento è probabile che si riprenda al meglio dall’evento subito.

 Molti veterinari sono soliti prescrivere ai cani che hanno sofferto di ictus una leggerissima dose di aspirina: bisogna però fare molta attenzione e seguire scrupolosamente le indicazioni del medico, considerando che l’aspirina è tra i farmaci umani che sono potenzialmente pericolosi per la salute del cane.

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Chiara Burriello

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Chiara Burriello

Giornalista pubblicista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia, esperta di comunicazione web e social, laureata in marketing ed economia, amante della fotografia e della natura, da sempre appassionata alla scrittura e al mondo dell’informazione: amo lavorare nella redazione di Amoreaquattrozampe, dove ho la possibilità di coniugare la passione per le parole con quella per gli animali. Lavoro ogni giorno con la voglia di conoscere e imparare come punto di partenza, sperando di riuscire a trasmettere e diffondere contenuti utili e interessanti per chi ha scelto di assumersi la grande responsabilità di prendersi cura di un amico a quattro zampe (e non solo quattro!).

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Chiara Burriello

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