Quali sono i richiami dei vaccini per i cani adulti: ecco come ricordare quando portare il cane presso la clinica veterinaria.
I cuccioli di cane, proprio come i bambini, devono essere sottoposti a una serie di vaccini obbligatori. Con l’età adulta, però, i vaccini da somministrare ai cani non diminuiscono. Negli ultimi tempi è stato predisposto un nuovo schema vaccinale per il quattro zampe che pone particolare attenzione alla reale situazione epidemiologica di ciascuna regione geografica. Ecco dunque qualche informazione utile circa i richiami vaccinali per i cani adulti.
Per la prevenzione di alcune malattie infettive sono stati messi a punto negli ultimi anni diversi e importanti vaccini. Un esempio è quello dei vaccini contro malattie dell’apparato respiratorio, come la Bordetella Bronchiseptica e il virus della Parainfluenza del cane. A questi si aggiungono i vaccini contro le più comuni e diffuse malattie. Di seguito si riporterà un elenco dettagliato.
Secondo studi recenti malattie come il Cimurro, l’Epatite infettiva e la Parvovirosi hanno una minore incidenza, mentre è stato notato un incremento della Leptospirosi e della Leismaniosi. I veterinari ricordano che il cucciolo a 45 giorni di vita deve essere vaccinato contro cimurro, epatite e parvovirosi. Dopo venti/trenta giorni si richiamano CEP (Cimurro Epatite e Parvovirosi) e si esegue la prima vaccinazione L4 (Leptospirosi quadrivalente). Dopo altri trenta/quaranta giorni si ripete CEP-L4. Il cimurro canino e la parvo virosi sono malattie estremamente pericolose. Il cimurro è una malattia infettiva che colpisce principalmente il sistema respiratorio, digestivo e nervoso.
Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Tutti sbagliamo, ma quando in gioco c’è la salute dei nostri animali domestici questi 5 errori non vanno assolutamente fatti
La parvo virosi canina, conosciuta anche come gastroenterite trasmissibile, è una malattia infettiva di origine virale che colpisce principalmente i cani. Il virus responsabile della malattia è il Parvovirus Canino Tipo 2 CPV 2), un virus molto resistente nell’ambiente ed difficilmente eliminabile con detergenti e disinfettanti. Il parvovirus provoca una grave enterite emorragica, colpendo e distruggendo l’intestino. I sintomi si manifestano in febbre, anoressia e depressione, vomito, forti dolori addominali e diarrea con sangue nelle feci. A seconda dell’età del cane infettato, la malattia può essere più o meno acuta, con esito mortale se non si interviene subito reintegrando acqua ed elettroliti persi.
Il vaccino CEP-L4 deve essere ripetuto quando il cane ha un anno, per poi essere somministrato ogni 3 anni. Superati i dodici mesi, si ripete solo L4 che deve essere somministrato ogni anno. Per la Leismaniosi, ogni medico veterinario segue un protocollo specifico. Nella maggior parte dei casi, però, è prevista l’inoculazione una sola volta all’anno, preferibilmente a inizio primavera. I cani adulti devono essere poi sottoposti alle vaccinazione per le malattie respiratorie, soprattutto nel caso delle razze brachicefale come i Bulldog Inglesi, i Bouledogue Francesi, i Carlini, gli Shih-tzu e i Chihuahua. Il vaccino, che si pratica applicando delle gocce nel naso, permette di prevenire la Bordetella Bronchiseptica e la Parainfluenza.
Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Se fosse il mio non lo farei: il veterinario consiglia 5 cose da non fare assolutamente
Negli ultimi anni, i casi di Parvovirosi sono diminuiti, tanto che la malattia è rimasta endemica solo in alcuni allevamenti dalle condizioni sanitarie precarie e in alcuni canili. Come anticipato, la vaccinazione per il Cimurro, per l’Epatite e per la Parvovirosi deve essere praticata una volta ogni 3 anni. Sono stati riscontrati aumenti di Leptospirosi sia in città che nelle zone rurali (malattia trasmessa dai topi): la Leptospira Australis e la Grippothyphosa. Le case farmaceutiche hanno adeguato il vecchio vaccino monovalente mettendo a disposizione un vaccino più completo quadrivalente. Questo vaccino deve essere somministrato in due inoculazioni a distanza di venti giorni l’una dall’altra, se utilizzato per la prima volta, e successivamente una volta all’anno.
La Leptospirosi è estremamente pericolosa tanto che raramente i cani possono sopravvivere a questa malattia. I sintomi variano a seconda del sierotipo di Leptospira, che si manifesta principalmente in una grave insufficienza al fegato e ai reni e sindromi emorragiche, accompagnate da febbre alta e veloce deperimento. La malattia è inoltre un caso di Zoonosi, ovvero di infezione che può essere trasmessa dal paziente malato ai suoi umani. Le Leptospire sono molto resistenti e sopravvivono nell’acqua stagnante e nelle pozzanghere, venendo tramesse soprattutto dai topi. I cani si possono ammalare bevendo l’acqua di una pozzanghera o mangiando erba bagnata dove possono essere presenti urine di topo.
Altra malattia pericolosa è la Leismaniosi, infezione protozoaria simile alla malaria dell’uomo. La Lesmaniosi si contrae con la puntura di un flebotomo, piccolo insetto volante che dimora sotto le piante in sciami. I presidi antiparassitari limita la puntura degli insetti con una prevenzione attestata intorno al 70%. Il vaccino (che deve essere inoculato a cadenza annuale) da solo non è in grado di garantire la protezione completa, ma deve essere associato proprio a questi antiparassitari.
Se vuoi saperne di più su come rimuovere le zecche dal cane, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Ho imparato a rimuovere le zecche: i miei consigli per farlo senza pericoli
Non sempre è semplice comprendere cosa gli animali domestici stiano pensando o quali sono le ragioni del loro modo di comportarsi. Per questo è bene essere sempre attenti allo stato di salute dei quattro zampe per capire subito quando può esserci un problema fisico o psicologico. Sono tanti gli errori che potrebbero essere commessi dai pet mate, per questo è sempre bene consultare i veterinari soprattutto per quanto riguarda le eventuali malattie a cui potrebbero andare incontro i cani. (di Elisabetta Guglielmi)
Il Bearded Collie, spesso chiamato Beardie, rappresenta una sottile combinazione di energia, accortezza ed affetto.…
La scienza risponde a un quesito piuttosto comune: il cane assomiglia davvero a i suoi…
Un esemplare di gatto molto raro è stato avvistato di recente a Firenze: scopriamo subito…