Pupille dilatate del cane, un sintomo che può indicare un problema di salute nel proprio peloso. Vediamo di capire da cosa sono provocate, quali sono i sintomi vari e qual è la migliore cura per lui.
Gli occhi del nostro amico a quattro zampe sono il mezzo attraverso cui si comunicano emozioni, sentimenti e bisogni. L’amato fido può riesce a farci capire cosa vuole da noi e come si sente, se è molto felice o se vive un malessere. Insieme al linguaggio del corpo, osservare i suoi occhi può aiutarci a prenderci cura di lui e a sospettare della presenza di un problema. Oggi, parliamo delle pupille dilatate del cane e di come intervenire per risolvere la sua condizione.
Pupille dilatate del cane: cause e sintomi vari
Le pupille dilatate del cane non sono un segnale da sottovalutare, poiché possono significare un problema nel suo stato di salute ed è bene indagare a fondo per evitare conseguenze gravi. Vediamo, insieme, quali sono le cause e i vari sintomi nel peloso.
Una delle caratteristiche più apprezzate dell’amico peloso sono i suoi occhi. Occhi grandi e profondi, occhi nerissimi a bottoncino, qualunque sia la loro forma gli donano uno sguardo irresistibile, che lo rende ancora più adorabile.
In base alla sua condizione di salute, le pupille di fido possono dilatarsi o restringersi, tutto dipende da ciò che sta vivendo. Ma cos’è esattamente la pupilla? La pupilla è l’orifizio circolare situato dentro l’iride, che trasmette la luce fino alla retina.
La pupilla può dilatarsi o contrarsi, a seconda della presenza o meno della luce. Il nostro peloso può elaborare immagini grazie agli impulsi elettrici generati dal passaggio della luce che arriva alla retina. Quando c’è una disuguaglianza di dimensione tra le due pupille, quindi fido ha una pupilla dilatata e l’altra normale, si verifica la cosiddetta anisocoria.
La presenza di anisocoria o pupilla dilatata nel cane non va sottovalutata, poiché potrebbe nascondere un grave disturbo neurologico, psicologico e anche una meningite, che può essere letale per l’animale. Vediamo di capire bene quali sono le cause scatenanti.
Midriasi bilaterale nel cane e cause della dilatazione
Quando, invece, sono due le pupille dilatate del cane, siamo di fronte ad un caso di midriasi bilaterale. In questo caso, fido potrebbe avere problemi alla vista ed essere affetto dalla SARDS (Sindrome improvvisa della degenerazione retinica acquisita).
Si tratta di una patologia che danneggia gravemente la retina, portando il cane alla cecità improvvisa. Se le pupille del cane si dilatano in modo anomalo, esistono alcune cause, come:
- Ulcera corneale nel cane;
- Lesione al cervello;
- Lesione all’occhio affetto;
- Uveite nel cane;
- Malattia della retina;
- Glaucoma del cane;
- Difetto congenito dell’iride, per cui il tessuto non si sviluppa bene;
- Sinechia posteriore, di solito in conseguenza di uveite;
- Atrofia dell’iride, danno che si presenta solitamente per l’invecchiamento;
- Cancro all’occhio.
I sintomi delle pupille dilatate di fido
In presenza di questo disturbo, il sintomo evidente è l’irregolarità di dimensione tra un occhio più grande e l’altro più piccolo o di entrambe le pupille. In alcuni casi, si può notare la zona bianca dell’occhio arrossata, insieme al colore opaco o bluastro della cornea, oltre che sintomi quali la lacrimazione continua nel peloso.
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Fido e il disturbo agli occhi: diagnosi e cura
Quando il proprio cane mostra segnali di sofferenza agli occhi, con segnali come quelli di cui abbiamo parlato, è importante farlo visitare subito dal veterinario, per effettuare la diagnosi e decidere, con lui, quale potrebbe essere la cura migliore. Vediamo meglio qui.
Quando si è in presenza di pupille dilatate del cane, la prima mossa giusta da fare è rivolgersi immediatamente al proprio veterinario di fiducia per farlo controllare. Per questo caso specifico, sarebbe meglio consultarsi con un medico specializzato in oftalmologia.
Innanzitutto, verrà effettuato un controllo fisico completo di fido, con esami e test dettagliati degli occhi, per verificare la loro condizione, come:
- Misurazione della produzione lacrimale;
- Pressione intraoculare per ogni occhio;
- Esame della cornea tramite tintura di fluoresceina;
- Verifica della presenza di ulcera corneale nel cane;
- Biopsie congiuntivali per altri test utili.
Possono essere richiesti anche gli esami del sangue per verificare la correlazione del disturbo con altre malattie nell’animale e potrebbe essere necessario il controllo dall’oculista veterinario per ulteriori accertamenti.
La cura o il trattamento per fido saranno scelti basandosi sulla causa scatenante del disturbo. La terapia specifica dovrà essere adeguata alla condizione della sua malattia e si deciderà se optare per alcuni farmaci per controllare l’eventuale avanzamento della patologia. Purtroppo, nel caso il cane dovesse divenire cieco è difficile recuperare la vista.
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Ilaria G