Quando il nostro animale sta male è un dolore anche per noi, ma c’è sempre un rimedio. Quanto la psoriasi nel cane può essere rischiosa?
A volte ci risulta difficile pensare che alcune malattie che colpiscono l’uomo possano anche interessare i nostri amici animali. Eppure non sono contagiose. Ma allora perché? La causa è da ricercare nell’esistenza di un meccanismo simile, nell’uomo quanto nell’animale, che predisponga l’organismo a sviluppare una data patologia. Chi non conosce qualcuno affetto da psoriasi? Ebbene sì, anche il cane potrebbe soffrire di psoriasi. Ma dobbiamo sapere che esiste una terapia e soprattutto una prevenzione da seguire, perché potrebbe essere una malattia rischiosa.
Quando notassimo il nostro cane grattarsi beh, di certo non andremmo a pensare che possa avere la psoriasi. La nostra mente va subito al morso di un insetto o ad un’allergia sulla pelle.
Eppure così potrebbe non essere. Valutando più attentamente i comportamenti di Fido potremmo notare delle zone sul suo corpo che hanno iniziato a perdere pelo. Appaiono come delle chiazze rosse concentrate non su tutto il corpo ma solo in particolari punti.
La pelle in queste zone sembra assottigliata ed indebolita: il cane ha chiazze rossastre ai gomiti, alla spalla ma anche strisce sempre sul rosso ai lati degli occhi, sotto il naso ed alla base posteriore delle orecchie.
Anche le sopracciglia sembrano essersi sfoltite e non ricrescere ed ogni tanto sembra ci sia della forfora. Potremmo pensarle tutte perché ai nostri occhi sembra una qualsiasi dermatite od al massimo un’orticaria, perché avrà toccato qualche erba particolare. Ma se così non fosse? Fatto sta che sembra consumarsi per il prurito.
Ovviamente dobbiamo subito portarlo da chi ne sa più di noi, senza perdere tempo a chiedere ai vicini se anche i loro cani ne soffrano: rischieremmo di farci condizionare e magari mettere sulla pelle del cane un farmaco non adatto.
Succede che il veterinario, dopo una visita esaustiva, ci rassicura sul fatto che il cane non abbia nessuna parassitosi né sia una reazione allergica e ci dice che quella ai gomiti ed alla spalla è una psoriasi a placche, ai lati degli occhi e sotto al naso è una psoriasi inversa ed alle sopracciglia entrambe. Ma che cos’è?
Iniziamo dicendo che la psoriasi non è un’infezione dovuta ad un batterio né ad un virus né ad un fungo: la zona interessata potrebbe infettarsi ma solo successivamente, quando la pelle dovesse subire lesioni perché diventata troppo sottile e fragile. Spesso è il cane che, grattandosi, infetta la pelle malata.
Si diceva che la psoriasi fosse una conseguenza di un carattere troppo nevrotico e stressato. In realtà lo stress c’entra, il caratteraccio per nulla.
È una malattia autoimmune: il sistema immunitario per qualche motivo impazzisce ed attacca le cellule della pelle causandone una proliferazione incontrollata. Si scatenano una serie di reazioni che comportano un’infiammazione cronica della zona interessata.
La psoriasi è a carattere ereditario, vi si può essere predisposti senza avere sintomi finché la malattia non esplode a causa di:
Tanti sono i fattori scatenanti la malattia, che potemmo dire sia a carattere genetico: alcune razze di cani ne sono più affette di altre e questo dipende dal loro sistema immunitario che funziona in modo diverso.
Alcuni cani possono restare predisposti per tutta la vita e non avere la malattia oppure esserne predisposti e, a causa di uno dei possibili fattori scatenanti l’iperproduzione delle cellule della pelle, ammalarsi di psoriasi.
Questa malattia non è contagiosa né per altri animali né per l’uomo. Non si può curare la causa della malattia, si possono soltanto trattare al meglio i sintomi e mantenere la patologia ad un livello tale che possa permettere al nostro cane di vivere al meglio, quantomeno senza prurito.
Il veterinario ci prescriverà una terapia: se lo stato infiammatorio fosse eccessivamente alto potrebbe optare per una cura cortisonica, ma andando a trattare anche la pelle attaccata dalla psoriasi. Fondamentale è cercare di fortificare il più possibile le difese immunitarie del cane.
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Si è visto che una delle armi migliori per tenere a bada la malattia è adottare un’alimentazione particolare, che includa innanzitutto l’assunzione di una grande quantità di acqua per combattere lo stato secco della pelle.
Cibi raccomandati per il nostro cane che soffre di psoriasi sono tutti quelli che non hanno potere infiammatorio ma che rinforzino e sostengano il sistema immunitario. È fortemente consigliato evitare:
Bisogna inserire nella dieta di Fido alimenti con potere antinfiammatorio, che possano andare a riequilibrare quei processi cellulari che portano la pelle ad essere alterata nelle sue funzioni.
I cibi consigliati sono:
Come abbiamo detto prima, il veterinario valuterà se sia il caso di prescrivere a Fido anche una terapia orale. Ma di certo una pelle squamata ed infiammata ha bisogno di una cura topica.
Oggi in commercio, per fortuna, ci sono varie creme lenitive ed anche vari prodotti per l’igiene del nostro cane, appurato che una igiene corretta evita il rischio di sovrainfezioni.
Alcuni ingredienti naturali hanno un ottimo effetto su una pelle infiammata e squamata:
Anche uno shampoo a base di zinco e zolfo oppure di papavero aiuterebbe il nostro Fido ad alleviare il prurito ed il fastidio di avere la pelle squamata e contribuirebbe a tenerla disinfettata.
Scegliere prodotti naturali da applicare sulla pelle malata del nostro Fido significa anche non rischiare che, leccandosi, possa ingerire sostanze tossiche. Tuttavia ogni cane avrà il suo grado d’infiammazione dovuto alla psoriasi ed è saggio affidarsi solo al veterinario.
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La psoriasi, oggi, è una di quelle malattie subdole. Non ha una risoluzione definitiva ma possiamo soltanto tenerla a bada: qualora sapessimo che ci fosse un periodo di ansia e stress nel cane, ad esempio dovuto ad un trasloco od altro, dobbiamo aspettarci che la malattia si ripresenti.
Tuttavia alla base della terapia c’è sempre una corretta alimentazione per Fido: non bisogna mai ignorare il potere di un alimento e scegliere sempre quelli non trattati e senza conservanti.
Il rischio peggiore per il nostro cane è che la psoriasi, se presa sottogamba e non ben trattata, potrebbe sfociare in artrite psoriasica: ciò che vediamo sulla pelle sarebbe la stessa infiammazione che colpirebbe organi interni quali occhi, cuore, reni e polmoni.
La pericolosità delle malattie autoimmuni sta nel fatto che scatenano altre malattie autoimmuni, come la tiroidite di Hashimoto nel cane, tendiniti, patologie alle ossa ed alle articolazioni.
Si è visto che una corretta assunzione di vitamina D per il cane aiuterebbe a tenere alte le difese immunitarie ed a mantenere la malattia sotto controllo.
Ovviamente, non esistendo una pillola magica che risolva del tutto il problema, è importante tener presente un po’ tutto ciò che aiuta il cane ad affrontare la malattia. Di certo ansia e stress per Fido sono deleteri.
Se prima di scoprire della malattia avessimo scelto una dieta BARF per il cane, sarebbe opportuno smetterla ed optare per cibi cotti, aglucidici (senza carboidrati) e ricchi di vitamine ed alimenti utili per la sua condizione.
Sarebbe ideale se riuscissimo a non far graffiare il cane grattandosi, ma mettendoci nei suoi panni è ovvio che lo faccia. Possiamo solo adottare una corretta igiene per Fido per evitargli altre infezioni ed adottare ogni rimedio possibile perché viva sereno e felice.
Michela
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