Pseudorabbia nel cane, una malattia rara che è bene conoscere. Vediamo, insieme, cosa può scatenarla, i sintomi con cui si manifesta e qual è la terapia più adatta.
Durante l’esistenza del caro amico a quattro zampe, può capitare di vivere insieme a lui momenti difficili e periodi di malattie, in cui ha bisogno di tutto il nostro sostegno per combattere. Esistono delle patologie rare che occorre conoscere per non farsi trovare impreparati, come la pseudorabbia nel cane. Vediamo di cosa si tratta e come affrontarla nel modo giusto.
Si tratta di una malattia virale rara nel nostro Paese ma che può colpire esemplari canini, creando focolai. Cerchiamo di capirne le cause e il modo in cui si manifesta nell’animale domestico.
Quando si decide di adottare un cane, bisogna essere consapevoli che non lo si potrà proteggere sempre e in qualsiasi contesto. Fido si troverà ad affrontare, prima o poi, rischi e disturbi da solo.
Ciò non significa che dobbiamo essere in costante e quotidiana apprensione per fido, perché non sarebbe salutare per entrambi.
Semplicemente, come padroni responsabili ci si può informare, un po’ alla volta e preparare al meglio su tutto ciò che può fargli male, dall’alimentazione ai problemi di salute più comuni, e non solo. Bau può essere colpito anche da malattie più rare.
Tra queste troviamo la pseudorabbia, conosciuta anche come Morbo di Aujeskzy, una malattia virale che colpisce i maiali e i cinghiali. Ma questo disturbo può essere trasmesso da tali animali ai cani da caccia (anche altri esemplari canini) e per loro è sempre fatale.
Causa principale di questa pericolosa patologia nel cane è l’Herpesvirus e ci possono essere diversi metodi di infezione:
Proprio perché i cani da caccia sono soliti muoversi in luoghi diversi, esplorando la natura, possono entrare in contatto con questi animali con più facilità e contrarre il virus.
La malattia rara si sviluppa, nell’esemplare che ne è colpito, attraverso dei sintomi neurologici soprattutto, differenziandosi dunque da quelli della rabbia.
I sintomi tipici che si manifestano in fido sono i seguenti:
Il periodo di incubazione dei sintomi, nell’animale, può variare dai 2 ai 6 giorni. Se la condizione è più grave, invece, il cane può morire nelle 48 ore dalla presentazione dei sintomi.
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Nel caso di comparsa di più sintomi insieme, è fondamentale intervenire in aiuto di fido, recandosi con urgenza dal proprio veterinario. Ecco in cosa consiste la diagnosi e vediamo se esiste una terapia di sostegno.
Per capire come aiutare il proprio animale domestico sofferente, è necessario portarlo dal veterinario il prima possibile, anche se i sintomi presenti possono sembrarci innocui e momentanei.
In particolare, qualora ci fosse sospetta pseudorabbia nel cane, questo verrà isolato. La sua diagnosi si effettua mediante PCR.
Purtroppo, poiché nella maggior parte dei casi questa patologia è mortale, la diagnosi viene effettuata dopo la morte del cane, attraverso l’esame autoptico.
Oggi, ancora non esiste una cura o una terapia per fido malato di pseudorabbia. A causa del fortissimo prurito, l’animale tenderà ad autolesionarsi, anche se si cercherà di fornirgli una medicina.
Per la pseudorabbia nel cane non è stato creato ancora un vaccino, mentre esiste già per i suini.
Un solo metodo può proteggere e salvare fido dal contagio di questa malattia: evitare assolutamente il contatto con cinghiali e maiali e controllare severamente che non mangi la carne cruda.
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