Vuoi conoscere tutto quello che c’è da sapere sulla postura del cane? Come riconoscere i problemi alla spina dorsale del cane e curarli.
Un cane, ahimè, può soffrir di problemi posturali, dovuti a malformazioni congenite della stessa spina dorsale e delle vertebre. I vari problemi di postura possono presentarsi in tenera età, sebbene diventino riconoscibili solo da adulti, per un padrone inesperto può essere difficile individuarlo subito ma, attraverso le visite periodiche dal veterinario, sarà possibile fugare ogni dubbio prima che diventi più grave. Le ossa del cane infatti sono, come quelle dell’uomo, soggette a fratture e a malformazioni, ed è importante riconoscere i primi segnali di problemi alla spina dorsale, le cause e soprattutto le cure possibili.
L’immagine della colonna vertebrale è molto simile ad un’asta solida e flessibile, attraversata dal midollo spinale. Per avere un’idea chiara della suddivisione delle vertebre nelle varie regioni, sarà utile fornire uno schema.
Ogni vertebra ha un corpo centrale con quattro facce: dorsale, ventrale, craniale e caudale. L’altra parte è l’arco, ovvero la parte dorsale costituito da due lamine ossee.
Vi sono delle differenze tra le razze, tra cani che soffrono più o meno di problemi do schiena: quelli con la schiena lunga ovvero Bassotto Tedesco (vedi le varianti del Bassotto), Cocker Spaniel, Pechinese, Beagles, Barboncino, Lhasa Apso, Shih-tzu, Bulldog francese e cani meticci. I problemi artrosici si verificano quando si formano osteofiti tra una vertebra e l’altra, che infiammano la parte, oppure a causa di ernie discali. Se non si tratta di problemi artrosici, è probabile che la cause sia congenita ma ecco come valutare nello specifico le varie situazioni.
Frequenti nei cani con la schiena lunga e le zampe corte. Tutte le vertebre sono si articolano in un perfetto meccanismo che consente loro di restare staccate ma allo stesso tempo di avere grande mobilità senza toccarsi: ciò è possibile grazie ai dischetti intervertebrali, che ammortizzano lo spazio tra una vertebra e l’altra. I dischi intervertebrali sono composti da un nucleo polposo centrale e una parte periferica ovvero un anello fibroso. Le ernie si distinguono in: Ernia discale tipo Hansen 1 e 2.
La prima è tipica dei cani di piccola taglia e inizia nella tenera età del cucciolo: può verificarsi dopo un movimento improvviso e brusco, che può portare perfino alla paralisi degli arti posteriori. Si può risolvere con un intervento chirurgico. Solitamente si tratta della zona toraco-lombare e cervicale.
La seconda tipologia di ernia invece è più frequente nei cani di taglia grande, e può peggiorare gradualmente fino alle forma acute di spostamento graduale del disco intervertebrale. Anche in questo caso si può arrivare alla paralisi e a rendere necessario un intervento chirurgico.
Se il cane ha dolore alla schiena cerchiamo di capire in che zona è localizzato, sebbene sarà difficile perché le terminazioni nervose possono far avvertire il fastidio in una zona diversa da quella originaria. Guardiamo però la posizione che assume il cane, ovvero:
E’ naturale che la prima cosa da fare sarà quella di sottoporre il cane a visita dal veterinario per cercare di arrivare a una soluzione che allevi il suo dolore. Magari rivolgiamoci a un fisiatra che sottoporrà il cane ad esami specifici come TAC e risonanza magnetica.
Essa è causata da un’infezione di batteri o funghi che intaccano sia il disco intervertebrale sia le faccette articolari delle vertebre. Questa infezione le rende più fragili perché disgrega le parti ossee della colonna con seri problemi. L’infezione spesso può provenire da altri organi infettati, oppure addirittura da un corpo esterno ingerito. Si presenta con altri sintomi quali:
Il cane si mostrerà svogliato e abbattuto, con poca voglia di fare i movimenti che faceva solitamente. Potrebbe diventare inappetente e avrebbe difficoltà a muoversi, fino alla quasi totale paralisi. L’infezione potrebbe essere curata con una terapia antibiotica specifica, che sarà l’esperto a consigliare nei tempi e nelle dosi.
Ne sono soggetti i cani di grossa e media taglia, che sono molto sportivi e in età adulta (come razze le più colpite sono i Boxer e i Pastori tedeschi). Questa patologia prevede la formazione di osteofiti, ovvero escrescenze ossee. La zona più colpita è quella toraco-lombare. Queste escrescenze possono aumentare di dimensioni fino a bloccare quasi del tutto le vertebre coinvolte. Il problema si individua generalmente con un esame radiografico.
Spesso si sono verificati ottimi risultati con una terapia di agopuntura e antidolorifici anche omeopatici.
Quando adottiamo un cucciolo è importante sottoporlo a visita, tranne che no si tratti di un allevamento serio: dalle caratteristiche morfologiche del cane, l’esperto potrà prevedere l’insorgere di eventuali problemi alla spina dorsale. Cosa possiamo fare per non correre il rischio? Evitiamo i giochi bruschi, salti troppo alti, facciamo attenzione a non farlo camminare su superfici scivolose o a non tirare troppo forte la corda. Meglio utilizzare la pettorina al posto del collare e non fargli tirare il guinzaglio.
Anche lo stretching è un metodo efficace di prevenzione di contratture e lesioni muscolari. Questa pratica serve a mantenere elastica la muscolatura, che mantiene ampio il movimento. Bisognerà farlo sia come riscaldamento sia a conclusione dell’allenamento, e comunque mai a freddo. chiedi consiglio all’esperto per capire quali sono gli esercizi di stretching più adatti al tuo cane.
Una terapia a base di antidolorifici può risultare un valido aiuto sia per alleviare il dolore al cane sia perché alcune volte è davvero necessario. Attenzione però agli effetti collaterali, che coinvolgono soprattutto lo stomaco. Degli integratori possono migliorare e ridurre l’infiammazione. Ottimi risultati ha dato la somministrazione di estratti di foglie di ulivo.
Il riposo assoluto del cane può dare effetti sorprendenti, talvolta può bastare da solo a risolvere il problema. qualora così non fosse sarà necessario pensare di sottoporre il cane ad un’operazione chirurgica, soprattutto se in caso di deficit neurologici medi o gravi. Nel periodo post-operatorio il cane dovrà riposare su superfici morbide ed essere pulito con regolarità, per evitare la formazione di piaghe da decubito. Dopo un periodo di circa due mesi il cane potrà riprendere l’attività motoria.
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F.C.
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