Convulsioni e problemi digestivi nel cane: come sono correlati questi due fattori e come proteggere la sua salute? La risposta dell’esperto.
La salute di un quattro zampe è sempre motivo di apprensione per i suoi padroni, soprattutto quando appaiono più sintomi contemporaneamente che potrebbero essere in qualche modo ‘legati’. Infatti quando il cane ha sofferto di convulsioni e di problemi digestivi, ho subito pensato che potessero essere in qualche modo collegati, ma in che modo? Tutto quello che c’è da sapere in questa situazione.
Seppur con poca esperienza e nessuna competenza medica, noi padroni saremmo in grado di riconoscere una convulsione nel nostro amico a quattro zampe? Con qualche piccolo accorgimento, sì: cerchiamo di mantenere la calma e la lucidità necessaria per evitare di infondere maggiormente ansia e pressione nel nostro Fido. Solitamente i segnali sono sempre gli stessi, ovvero:
La crisi può manifestarsi in ogni momento della giornata e non è necessariamente ‘preannunciata’ da qualche segnale particolare, ma solitamente il cane tende ad agitarsi quando sente che sta per arrivarne una. Riconoscere una cattiva digestione invece nell’animale potrebbe essere più semplice, poiché basterà valutare non solo cosa ha ingerito ma anche dei sintomi quali:
Ma i due fenomeni possono essere correlati? Lo abbiamo chiesto a un esperto veterinario che ha chiarito, per quanto possibile, la questione.
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Se determinare una crisi convulsiva grazie ai segnali sopra indicati non è solitamente un problema, non si può dire lo stesso delle cause che la scatenano: infatti nei cani non sono ancora chiare, ma si pensa che tra i fattori scatenanti vi sia lo stress, uno stato di sovraeccitazione dell’animale e infine anche le alte temperature. Un aiuto potrebbe arrivare nello studio delle convulsioni degli esseri umani, sebbene si tratti ovviamente di due situazioni differenti.
E’ stato dimostrato che nell’uomo la crisi convulsiva può essere scatenata da problemi digestivi e allo stomaco, noti come disbiosi (uno squilibrio batterico nell’intestino), nei soggetti che soffrono di crisi epilettiche. Negli umani per riequilibrare la situazione gastro-intestinale viene adottato il metodo del trapianto di feci, per combattere l’infezione intestinale dovuta al Clostridium difficile: è possibile che in futuro questa tecnica possa essere utilizzata anche nei cani con crisi epilettiche.
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