Sai quali sono i problemi comportamentali del cane più frequenti? Scopri in che modo riconoscerli, da cosa sono causati e come risolverli.
Purtroppo capita sempre più spesso che padroni senza scrupoli si ‘stanchino’ dei loro cani con la scusa dei loro problemi comportamentali. La verità è che avere un cane in casa comporta grandi responsabilità, amore ed attenzioni che non tutti sono in grado di dare: quindi prima di adottare un cane, pensiamoci bene! Molti padroni quindi rinunciano al proprio cane quando questi inizia a mostrare problemi comportamentali, anche piuttosto gravi che mettono in seria difficoltà i rapporti interpersonali tra uomo e uomo, ma anche tra animali. Per non parlare dell’effetto distruttivo sulla casa. Insomma i problemi di comportamento non possono passare inosservati: ecco come capire cosa li scatena e, soprattutto, in che modo risolverli con soluzioni adeguate.
Un cane che disobbedisce ai nostri comandi o che non ha ancora imparato ad eseguire le nostre direttive, non è un cane con problemi comportamentali. Essi infatti si manifestano come delle vere e proprie patologie, che mettono a rischio la salute e l’incolumità non solo del cane ma anche degli altri componenti della famiglia. Solitamente si manifestano fin dalla nascita: per questo motivo spesso capire come educare un cane fin da cucciolo può essere la nostra ‘salvezza’. Se abbiamo appena adottato un cane e non abbiamo alcuna esperienza circa la sua gestione, allora sarà il caso di affidarsi ad un etologo, ovvero un esperto del comportamento dei cani.
In veterinaria la branca della Medicina Comportamentale evidenzia l’importanza della relazione tra comportamento e stato psico-fisico del soggetto cane. Non a caso, quando si tratta di patologie nervose, cambiamenti nel metabolismo e alterazioni delle normali funzionalità canine i loro effetti sono molto chiari sul comportamento di Fido. Guardiamo da vicino quali sono i problemi comportamentali più frequenti, per sapere come riconoscerli.
Conoscere il proprio cane è fondamentale per capire quando si comporta in maniera ‘strana’ e soprattutto riconoscerne una causa. Spesso una ‘diagnosi precoce’ da parte di un padrone attento e scrupoloso può salvare una situazione prima che si comprometta inevitabilmente. Bisogna saper riconoscere alcuni atteggiamenti, capire il linguaggio del cane e soddisfare, quando possibile, tutte le sue esigenze. Riconoscerli vorrà dire correre subito ai ripari con un’educazione rigida e mirata. Ecco quali soni i principali problemi comportamentali nel cane: se notiamo che anche il nostro cane fa così, corriamo subito ai ripari.
Che il cane abbia l’esigenza di comunicare e che lo faccia anche attraverso dei vocalizzi di difficile interpretazione è del tutto normale. Ma quando si scade nell’eccesso? Quando il cane abbaia forte ed ininterrottamente! Le situazioni in cui un cane si mette ad abbaiare sono spesso la causa scatenante del problema. un cane che abbaia eccessivamente lo fa per attirare l’attenzione su un pericolo imminente, per sfogare la sua eccitazione, perché richiede su di sé l’attenzione, perché magari è annoiato o preoccupato. Un cane può anche relazionarsi con altri cani abbaiando.
Insegnare al nostro cane a non abbaiare eccessivamente non è un’impresa impossibile. Bisognerà armarsi di grande pazienza e rigidità: in questo modo il cane capirà che non è quello il modo giusto per attirare l’attenzione del suo umano.
La masticazione è una caratteristica comune a tutti i cani, quindi non è il caso di preoccuparsi. Ma a volte questo masticare eccessivamente ma soprattutto il mordere qualsiasi oggetto capiti loro sotto i denti può diventare un serio problema che coinvolge non solo tutti gli oggetti della casa, ma anche la nostra stessa incolumità. Vi è mai capitato un cane che vi morde insistentemente la mano? Non è assolutamente piacevole. La causa scatenante della masticazione eccessiva è spesso legata a problemi di dentizione (soprattutto nel cucciolo); altra causa è la noia nel cane o, al contrario, uno sfogo di energia repressa, uno stato di ansia o semplicemente il loro modo di esplorare il mondo.
Se il tuo cane ama mettere sotto i denti qualsiasi cosa, prima che non rimangano che brandelli della tua casa, è il caso di fornirgli delle alternative. In commercio esistono giocattoli in gomma fatti apposta per i denti del tuo cane: allontaniamo dalla sua attenzione tutti i nostri affetti personali, e mettiamogli a disposizione ‘i suoi giocattoli’. E’ fondamentale che siano fatti con materiali di prima qualità, non tossici. Quando sorprendiamo il cane masticare l’oggetto sbagliato, facciamo un rumore (magari battendo le mani) e diamogli subito quello giusto.
Tutti i cani che hanno a disposizione un giardino o un pezzo di terra amano scavare e fare dei profondi buchi nel suolo. E’ questione di istinto, alcuni ce l’hanno proprio nella genetica: pensiamo al Terrier. Talvolta possono scavare perché non sanno in che altro modo sfogare la noia o un’energia repressa, un sentimento di ansia, oppure perché spinti dal desiderio di nascondere oggetti personali a cui tengono particolarmente.
Se il nostro giardino sembra ormai un campo di battaglia, sarà meglio correre ai ripari, no? Quindi se il cane ha bisogno di distrarsi o di ‘incanalare’ la sua energia, portiamolo più spesso a fare delle lunghe passeggiate oppure a correre su una spiaggia, o meglio ancora in un luogo ampio ma recintato dove no c’è il pericolo che possa scappare o farsi male. Stare di più insieme lo aiuterà a sfogare tutta questa energia, e se ciò non fosse possibile, allora destiniamo una zona del nostro terreno allo scavo: in molti adibiscono una zona con della sabbia dove il cane può dare libero sfogo all’azione scavatrice delle sue zampe.
Non si tratta solo del cane che si sente solo e sembra sconsolato quando ci allontaniamo. Il cane che soffre di ansia da separazione può ululare, masticare eccessivamente, può addirittura defecare in luoghi e momenti impropri. Come possiamo accorgerci che il nostro cane soffre di questo sentimento? Perché inizia ad agitarsi quando capisce che stiamo per uscire e non lo porteremo con noi, perché prova in tutti i modi a convincerci di portarlo con noi.
In realtà qui il problema non si risolve con qualche semplice oggetto da acquistare: spesso è richiesta una terapia specifica, spesso di natura farmacologica, ma sempre e solo dietro consiglio del veterinario.
Questo è forse il problema più grave non solo per i cani, ma soprattutto per i padroni costretti a pulire tutti i ‘ricordini’ di Fido in ogni angolo della casa. Quando non sono in posti evidenti, spesso ci accorgiamo della loro presenza solo a causa dell’odore persistente e nauseabondo che emanano. E non è detto che un cane con questo problema comportamentale faccia cacca e pipì solo a casa sua: spesso infatti saremo costretti a non uscire con lui e a non andare in case altrui o in luoghi pubblici. Le cause legate ad una minzione eccessiva possono essere dovute ad uno sfogo di eccitazione repressa oppure a motivazioni legate alla territorialità del cane che, in questo modo, marca il suo territorio.
Si tratta di educazione, di fargli rispettare le regole. Se notiamo che questo compito per noi è davvero troppo difficile, meglio affidarsi ad un esperto. Inoltre è importante considerare l’età del cane che ne soffre: nel caso di un cucciolo, è probabile che prima delle 12 settimane non riesca a controllare i suoi bisogni fisiologici. Allo stesso modo un cane anziano e malato ha molta difficoltà a trattenere l’urina e le feci (come accade spesso anche ai soggetti umani anziani e debilitati).
Quante volte ci è capitato che il cane si avvicini alla nostra tavola e cerchi di ottenere qualche briciola del nostro pasto? Spesso però la causa di questa cattiva abitudine è responsabilità dello stesso proprietario che, dopo aver ceduto qualche volta a dargli gli avanzi del pranzo, pretende che il cane capisca da solo che non può più averne. Oltre ad essere diseducativo, questo lasciarci convincere dai suoi occhioni tristi può in realtà portare anche a gravi problemi di indigestione e obesità nel cane.
Il problema in realtà siamo noi, quindi dobbiamo assolutamente evitare di dargli gli avanzi del nostro cibo, che spesso non potrebbe neanche mangiare. Infatti quanti cibi della dieta umana non possono assolutamente entrare nell’alimentazione canina perché pericolosi per la sua salute? Quindi la soluzione è unica: non incoraggiarli. Se è necessario chiudiamo il cane in un’altra stanza quando è il momento della nostra cena, così da scoraggiare ogni suo tentativo.
E’ un istinto naturale quello del cane che insegue oggetti che attirano la sua attenzione. In fondo non dimentichiamo che il cane è cacciatore e, come tale, ama provare il brivido ci acciuffare le sue prede. Trattandosi di oggetti in movimento, un cane potrebbe inseguire una pallina anche in strada e correre il rischio di finire sotto una macchina in corsa (se vuoi approfondire il tema degli animali investiti ecco l’articolo sulle prime manovre per soccorrere un cane investito). Quindi la vera causa di questo problema comportamentale del cane è nel suo stesso istinto: quindi è praticamente impossibile risolverlo? Non è detto!
Impedire al cane di seguire questo suo spiccato istinto sarà difficile, quindi l’unica soluzione sarà quella di prendere provvedimenti e precauzioni affinché il cane corra meno pericoli possibili. Può essere un’idea tenerlo sempre al guinzaglio quando è fuori casa, educarlo ad ascoltare i comandi vocali e in particolare ad avvicinarsi a noi appena lo chiamiamo (a tale scopo può essere adatto anche un fischietto).
E’ naturale che il cane voglia salutare un padrone che non vede da tempo (un’ora o un’intera giornata non faranno differenza: infatti i cani hanno una percezione del tempo molto particolare). Lo fanno spesso saltandogli addosso, esattamente come i cuccioli lo fanno sulle madri. E’ il loro modo per sfogare energia ed eccitazione per un qualcosa che avevano atteso invano a lungo. Ma un cane che salta addosso a tutti non è sempre così piacevole, anzi può creare non pochi problemi relazionali al cane e al suo steso padrone, che sarà costretto a limitare le sue relazioni.
Tra i rimedi più efficaci c’è quello di spostare fisicamente il cane, afferrandogli le zampe e allontanandolo. In questo modo Fido dovrebbe capire che questo suo atteggiamento non è gradito e potrebbe sentirsi scoraggiato a ripeterlo un’altra volta. Se il cane lo fa perché cerca la nostra attenzione, allora cerchiamo di ritagliarci quanto più tempo possibile insieme a lui. Inoltre serve anche premiare i suoi comportamenti positivi, magari con il suo snack preferito o una coccola in più. Al contrario se il cane dovesse perseguire in questo atteggiamento ignoriamolo e lasciamolo solo.
Quando Fido è aggressivo ringhia, mostra i denti e morde. Non si tratta di razza o di istinto: tutti i cani potrebbero avere questo problema comportamentale. Spesso però traumi e abusi aumentano la probabilità di questo istinto; alcune volte si tratta di cani educati al combattimento da padroni che, spesso per scopo di lucro, li incoraggiano all’attacco gratuito.
Esperti confermano che non si tratta di un problema di razza, tutti i cani possono soffrirne. Solo un veterinario esperto o un etologo sono la sola soluzione al problema: si potrebbe trattare anche di un problema di salute che si sfoga in questo modo.
L’etologo può spesso consigliare una terapia farmacologica: alcune sostanze possono influire sui suoi comportamenti, modificare un loro disturbo. Il medico veterinario è il solo a poter valutare quali sono i farmaci più adatti, detti ‘farmaci psicoattivi’. Ma da soli non riescono a risolvere il problema comportamentale. Negli anni la ricerca ha dato frutti notevoli sull’assetto emozionale del cane e il suo conseguente comportamento. Questa terapia inoltre non può durare tutta la vita dell’animale: bisogna verificare la loro efficacia sui mesi successivi al trattamento.
Affiancata alla terapia farmacologica è necessaria un addestramento profondo del cane. Se non siamo disposti a spendere tempo e amore per educare il nostro amato Fido, allora fermiamoci prima di adottarlo.
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F.C.
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