Hai per la prima volta un cagnolino in casa? Ecco cosa sapere sul primo bagno del cucciolo e quali sono gli errori da evitare.
Finalmente è entrato a fare parte della nostra famiglia e tutte le attenzioni sono per lui. Ma, diciamoci la verità, fare il bagnetto al cucciolo è un evento atteso più da noi che da lui. L’idea di vedere quel piccolo batuffolo ricoperto di schiuma sembra irresistibile, eppure è bene conoscere alcune indicazioni fondamentali per non commettere errori. Infatti bisogna capire quando è il momento di lavarlo, quali sono le mosse giuste e come fare per non traumatizzare il nostro tenero cucciolo.
Finalmente è arrivato il cucciolo nella nostra casa e sarà sicuramente al centro dell’attenzione di tutti. Sappiamo che dipenderà da noi in tutto e per tutto, esattamente come un neonato. Chi si preoccupa della pappa, chi del suo giaciglio e di certo qualcuno penserà anche di fargli un bel bagnetto di benvenuto. Ma un padrone, soprattutto se alle prime armi, dovrà porsi mille domande prima di procedere a qualsiasi azione nei confronti del cucciolo di casa, specialmente se riguardano la sua salute e la sua igiene personale.
Prima di fargli il bagnetto è lecito se è il caso di farglielo quando avrà compiuto almeno qualche mese di vita, se il calendario delle vaccinazioni deve essere in regola prima di immergerlo in un mare di schiuma ma soprattutto in che modo far sì che il primo bagnetto non diventi un trauma difficile da dimenticare. Infatti meglio chiedere ad un toelettatore esperto prima di procedere e magari commettere danni irreparabili.
Va bene fargli il bagnetto ma senza esagerare: infatti, sebbene la sua igiene sia di fondamentale importanza è bene considerare che farglielo troppo spesso può seccare la pelle e il pelo. Infatti anche dei bagnetti troppo frequenti possono essere dannosi e portare alla formazione di allergie ed eczemi, col rischio di rendere il suo pelo meno ‘protettivo’. L’ideale è fargli il bagno almeno due o tre volte all’anno, magari aspettando i primi caldi, a meno che non sia necessario farlo prima.
Questa figura sarà estremamente importante nella vita del nostro cucciolo poiché sarà il primo a curare un evento molto delicato nella sua vita, ovvero il bagnetto. Un esperto saprà di certo come manovrarlo e come fare in modo che non si spaventi a contatto con l’acqua. Dovrà essere scherzoso ed amichevole nei confronti del cane e rassicurante nei confronti del padrone. non dobbiamo sottovalutare la sua figura che potrà essere un riferimento anche per noi umani, quando decideremo di lavarlo un giorno da soli a casa.
Vi è una correlazione tra le due cose: infatti bisogna rispettare la giusta tempistica tra il bagnetto e l’ultimo vaccino. Sarà lo stesso toelettatore a sconsigliarlo, qualora il cucciolo non avesse ancora fatto alcun richiamo (approfondisci qui il calendario delle vaccinazioni del cane). Infatti un solo vaccino non riesce a fornire la giusta quantità di anticorpi ad un cane così piccolo e con un sistema immunitario ancora così fragile.
Infatti un cucciolo è ancora molto delicato e potrebbe essere davvero rischioso sottoporlo allo stress di un bagnetto e al rischio di malanni virali e umidità. Vi sono alcuni che consigliano di aspettare almeno tre mesi, altri cinque, e altri ancora si spingono fino a sei mesi di vita prima di passare all’acqua e al sapone. Un bagno troppo vicino al richiamo del vaccino inoltre lo rende particolarmente ‘scoperto’ dagli anticorpi e quindi più esposto alle malattie virali: infatti sarebbe meglio aspettare una decina di giorni dal richiamo.
Se parliamo di età in termini di mesi, in tanti consigliano di aspettare almeno i due mesi di vita, sebbene prima dei tre mesi un cane non dovrebbe essere diviso dai suoi fratelli. Quando è in allevamento, solitamente è lo stesso proprietario a ‘battezzarlo’ e a fargli bagnare almeno le zampe, in modo che possa prendere gradualmente confidenza con l’acqua.
C’è differenza tra estate e inverno? In realtà la risposta è no, poiché l’importante in entrambi i casi è che l’ambiente sia caldo e confortevole. Anche dopo la fine del bagnetto non bisogna portare subito il cucciolo all’esterno per evitare che possa beccarsi un colpo di freddo: meglio attendere almeno un’ora all’interno dell’ambiente. In questo modo la pelle avrà tutto il tempo per asciugarsi ed acclimatarsi e rendere meno traumatico il contatto con l’esterno.
Se decidiamo di portarlo dal toelettatore esperto questo potrebbe aiutarlo a superare lo spavento dovuto al rumore del phon e dell’acqua. Non si sentirà costretto a restare in un luogo che lo mette a disagio: infatti meglio lasciarlo libero di girare per la stanza. Anche per la volta successiva il cane quindi si sentirà più sereno, a contatto con un luogo che ha già esplorato e che gli sarà familiare.
Partiamo dal presupposto che solitamente un cane è meno pauroso del gatto nei confronti dell’acqua, sebbene esistano delle eccezioni naturalmente. Ciò è dovuto anche al fatto che un cucciolo di allevamento ha già preso confidenza con l’acqua, magari insieme ai suoi fratelli. Se non è stato immerso nell’acqua è probabile che sia stato pulito con salviette detergenti o shampoo a secco in spuma, che si possono acquistare nei negozi di articoli per animali (non pensiamo di utilizzare lo shampoo per gli umani!). Ma cosa fare per il primo bagnetto del cucciolo senza commettere errori?
Abbiamo già detto che fargli il bagno non è sempre un’ottima idea, infatti ci sono alcuni momenti che è bene evitarlo.
Sebbene inesperti facciamo attenzione a non commettere alcuni errori banali che potrebbero spaventarlo o ferirlo, come ad esempio dirigere il getto dell’acqua direttamente sul muso o sui genitali. Insaponiamolo per bene, anche nei punti più nascosti, magari utilizzando una spazzola per evitare la formazione dei nodi e una spugna morbida che non lo graffi. Risciacquiamolo per bene per evitare che resti del sapone su di lui e nella vasca, col pericolo che possa scivolare. Diamo una ripulita anche alle orecchie, agli occhi e ai denti una volta che ci troviamo a lavarlo tutto! Infine, per mantenere pulito e lucido il pelo, possiamo anche utilizzare l’aceto di mele.
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F.C.
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