La peste, il terribile flagello che ha falcidiato l’umanità più volte nel corso della storia, può colpire anche il cane. Ecco come riconoscerla.
La peste è la malattia più iconica della storia dell’essere umano. Forse anche perché, durante il Medioevo, a causa delle limitate conoscenze scientifiche del periodo, il termine veniva utilizzato per indicare ogni fenomeno pandemico che ha afflitto l’umanità. Il progresso della medicina ha neutralizzato, ma non completamente estirpato, tale flagello. Ancora oggi nel mondo si registrano casi di peste, che può colpire anche il cane.
Quali sono le cause
La peste non se n’è mai andata. Ancora oggi, infatti, si registrano casi nel mondo. E continua ad essere letale, seppur il progresso della medicina ne abbia limitato notevolmente la pericolosità. Basti pensare che tra il 2010 ed il 2015 sono stati registrati più di 3000 casi di peste, con 584 morti.
È la malattia più iconica e temibile della storia dell’essere umano. Nel passato il suo nome è stato utilizzato per indicare ogni fenomeno pandemico; ed è stata rappresentata più volte iconograficamente nelle sembianze della morte.
Nel 2021 in Congo si sono registrati più di 500 casi di peste bubbonica, con 31 morti. Dunque, ancora oggi la zoonosi è presente, e può colpire anche il cane. Certo, è piuttosto raro che il nostro amico a quattro zampe venga infettato, e ancor di più che mostri dei sintomi evidenti. Ma come si trasmette la peste al cane?
Esattamente come si trasmette all’essere umano, ovvero attraverso il batterio Yersinia Pestis, trasportato dalle pulci di ratti ed altri roditori selvatici. Dunque basta che il cane venga morso da una pulce infetta o entri in contatto con salive, feci o tessuti di un animale infetto.
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I sintomi della peste nel cane
Come detto, è piuttosto raro che il cane si ammali di peste e ancor meno che mostri dei sintomi. Ma può accadere.
Alcuni di essi sono comuni a svariate patologie, e sono difficilmente ricollegabili alla zoonosi, come la febbre e la letargia. Altro segnale clinico piuttosto comune è l’inappetenza del cane.
Più evidente è l’ingrossamento dei linfonodi, sintomo caratteristico della peste bubbonica, la forma più comune della zoonosi.
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Come si cura
La peste, e quella che colpisce il cane non fa eccezione, si cura attraverso la somministrazione di antibiotici.
La diagnosi della malattia viene effettuata rilevando la presenza del batterio responsabile nel sangue dell’animale; spesso tuttavia la somministrazione dei farmaci precede la diagnosi definitiva, proprio perché la malattia progredisce molto velocemente.
La tempestività dell’intervento è fondamentale per salvare la vita dell’animale. Si rammenta che il cane può trasmetterci la peste; pertanto vanno evitati i contatti durante il periodo della malattia. Si può agire, certamente, anche a livello di prevenzione.
È ancor più fondamentale, per chi vive in zone in cui il batterio è ancora diffuso (non è il caso del nostro Paese), evitare che le pulci mordino il cane. È altresì buona abitudine non farlo vagare liberamente, accompagnandolo nelle sue passeggiate, rigorosamente al guinzaglio.
Infine, va evitato che il cane mangi gli escrementi o entri in contatto con altre secrezioni, possibili veicoli della malattia.
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