Una recente ricerca ha messo in collegamento la perdita dell’udito con lo sviluppo di demenza nel cane: ecco cosa sapere.
Nei cani anziani può verificarsi la perdita dell’udito a causa di degenerazione e perdita di funzionalità delle strutture deputate alla trasmissione dei suoni. Uno studio della North Carolina State University ha scoperto che la sordità può essere collegata alla demenza: scopriamo insieme perché.
Gli studiosi hanno svelato che negli esseri umani esiste un nesso tra sordità e declino cognitivo.
Partendo da questo assunto, un team di ricercatori si è chiesto se anche nei cani in età geriatrica la situazione potesse essere analoga.
Per rispondere a questo interrogativo, gli scienziati hanno effettuato un esperimento che ha coinvolto 39 cani anziani.
Ogni peloso è stato sottoposto a una serie di test uditivi e cognitivi. Inoltre, ai loro proprietari è stato chiesto di compilare alcuni questionari, contenenti domande relative alla qualità della vita del cane e alle sue capacità cognitive.
Successivamente, i punteggi ottenuti nei test sono stati confrontati con le capacità uditive degli animali, che sono stati divisi in diversi gruppi a seconda dello stadio di sviluppo dell’udito.
Infatti, di norma i cani sono in grado di percepire senza alcuna difficoltà suoni a 50 decibel. Gli scienziati hanno suddiviso i partecipanti al test in:
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Incredibile ma vero, le prestazioni dei cani nei test cognitivi sono risultate in linea con la suddivisione precedentemente effettuata, basata sulle capacità uditive degli animali.
Infatti, gli 8 quattro zampe del gruppo da 90 decibel hanno ottenuto i risultati peggiori.
Questo dimostra che la perdita dell’udito nel cane è collegata alla demenza e può rappresentare un vero e proprio predittore di declino cognitivo.
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Generalmente, la sordità a una diminuzione delle capacità motorie. Lo studio, però, ha dimostrato che il declino fisico è associato anche a un declino neurologico.
Grazie a questa scoperta, sarà possibile trattare i problemi dell’udito nei cani anziani per tamponare il declino cognitivo e migliorare la loro qualità della vita in età geriatrica.
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