Il pectus excavatum è una patologia molto insidiosa, che può perfino mettere a repentaglio la vita del cane: scopriamo di cosa si tratta.
L’essere umano condivide con il cane la possibilità di contrarre alcune patologie: tra di esse si annovera anche il pectus excavatum. Si tratta di un disturbo anatomico che può causare diverse complicazioni, e che nei casi più gravi può portare perfino alla morte dell’animale. Scopriamo quali sono le cause, i sintomi ed i rimedi della malattia.
Il pectus excavatum è un disturbo anatomico congenito, che dunque colpisce il cane fin dalla nascita. Come si può comprendere agevolmente dalla declinazione latina della patologia, si tratta di un disturbo che interessa la zona del petto, che risulta appiattito in modo anomalo.
Non si risolve, di certo, solamente in un difetto estetico; l’anomala conformazione del torace può avere delle conseguenze nefaste per gli organi presenti in questa zona del corpo, su tutti cuore e polmoni, a causa del minor spazio a disposizione.
Il pectus excavatum colpisce in preponderanza gli esemplari maschi.
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Per quanto si tratti di un’anomalia anatomica, non è sempre semplice accertare l’insorgenza del pectus excavatum nel cane; questo perché il disturbo può presentarsi in forma più o meno grave.
In quest’ultimo caso il difetto congenito potrebbe non risultare visibile alla vista, quantomeno a quella di un occhio meno esperto.
D’altronde non sempre la patologia provoca dei sintomi: in questo caso il cane condurrà una vita del tutto normale. Laddove invece la malattia si presenti in forma più grave, oltre alla visibilità del difetto fisico, si potranno riscontrare diversi segni clinici:
Inoltre possono manifestarsi altri sintomi meno specifici, poiché comuni a molte patologie, come la tosse od il vomito nel cane.
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Come precisato, non è detto che vi accorgiate dell’anomalia genetica di Fido. Il cane potrebbe condurre una vita del tutto normale, anche se affetto da pectus excavatum.
Certo, nel corso delle visite di routine, il veterinario dovrebbe comunque diagnosticare il disturbo. Non sempre è necessario intervenire; per la forma più lieve della patologia, basterà monitorare lo stato di salute generale dell’animale, con visite periodiche secondo le cadenze dettate dal nostro professionista di fiducia.
Nel caso in cui invece il nostro amico a quattro zampe sia colpito da una forma più grave, con grande probabilità sarà necessario ricorrere all’intervento chirurgico. Laddove notiate una conformazione anomala del petto del cucciolo, allertate con tempestività il vostro veterinario; ancor di più nell’ipotesi in cui siano già comparsi dei sintomi.
L’intervento può essere effettuato solo a partire dal terzo mese di vita del cucciolo. É importante che la problematica venga risolta in giovane età; l’intervento chirurgico, volto alla rimozione dell’osso del torace che provoca la malformazione, è estremamente invasivo.
La degenza durerà qualche settimana, durante le quali occorrerà predisporre in casa un angolo deputato all’accudimento del cane dopo l’operazione.
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A. S.
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