I parassiti intestinali nel cane sono molto frequenti e in alcuni casi possono trasmettersi anche all’uomo: quali sono i 5 più frequenti con sintomi e cura.
Le infestazioni da parassiti intestinali sono molto comuni nel cane, soprattutto quando è ancora un cucciolo, anche se una corretta attività di prevenzione può aiutare a ridurre la frequenza del problema: in questo articolo vi presentiamo i 5 agenti patogeni più diffusi, con i sintomi per individuarli e i migliori rimedi.
Caratterizzati dall’aspetto di un verme rotondo, possono raggiungere una lunghezza intorno a 1-2 centimetri e possono infestare il cane ed essere trasmessi anche all’uomo. Questa tipologia di parassita comprende varie specie, tra cui Ancylostoma caninum e Ancylostoma braziliense.
Questi parassiti vivono nell’intestino del cane e si attaccano alle pareti dell’organo per nutrirsi del sangue dell’ospite. Sempre all’interno dell’intestino, l’ancilostoma si riproduce con uova che, se non rimosse attraverso le feci, si trasformano in larve.
Gli ancilostomi del cane possono essere ingeriti ancora sotto forma di larva, oppure attraverso una preda infetta come un roditore o un uccello. In altri casi, passano al cucciolo per via transplacentare nel corso della gravidanza o attraverso il latte della mamma, durante l’allattamento. Infine, questi parassiti intestinali dei cani possono penetrare attraverso la cute dell’animale.
Spesso sono presenti nell’intestino del cane e riattivarsi a seguito di un evento stressante, come gravidanza della femmina del cane. I sintomi più comuni dell’infestazione da ancilostomi sono: anemia, diarrea, sangue nelle feci, tosse e scolo nasale, febbre e segni di polmonite. Se il cucciolo è molto piccolo e i parassiti sono davvero numerosi, può sopravvenire shock e morte.
La diagnosi si effettua con esame delle feci, i parassiti si eliminano a seguito della sverminazione del cane o, in caso di cane adulto, con apposito trattamento antiparassitario prescritto dal veterinario.
Anche gli ascaradi sono parassiti intestinali che possono colpire sia il cane che l’uomo. Il cane può essere infestato in diversi modi: ingerendo le uova o un animale a sua volta infetto (ad esempio piccoli roditori o conigli), attraverso il latte materno o in gravidanza, per via transplacentare.
Gli ascaridi sono vermi sottili di colore chiaro, che possono rimanere quiescienti attaccandosi al tessuto muscolare o attivarsi e riprodursi nell’intestino del cane.
I sintomi più diffusi di questi parassiti intestinali sono: diarrea, gonfiore e dolore addominale, occlusioni intestinali, vomito, polmonite e convulsioni. Gli ultimi due sintomi sono frequenti soprattutto nei cuccioli, in cui un’infestazione ingente può causare anche la morte.
Per diagnosticare un’eventuale infestazione da ascaridi occorre un esame delle feci. La cura è una terapia con farmaci vermifughi prescritta dal proprio veterinario.
I trichiuridi del cane sono di due tipologie: quelli intestinali o Trichiuris vulpis e quelli dell’apparato respiratorio chiamati Ecouleus aerophilus.
In questa sede ci occupiamo dei trichiuridi intestinali, che si attaccano alle pareti dell’intestino del cane per cibarsi del suo sangue.
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A differenza di altri parassiti intestinali nel cane, non attaccanno l’essere umano e l’infestazione avviene attraverso l’ingestione delle uova da parte dell’animale.
I trichiuridi sono spesso asintomatici, ma in alcuni casi possono portare a diarea, anemia e dimagrimento.
Per diagnosticarli è necessario un esame delle feci, l’eventuale terapia farmacologica deve essere stabilita dal medico veterinario.
Organismi unicellulari che infettano l’intestino, possono infestare il cane ma non si trasmettono all’uomo.
In caso di infestazione da coccidi, il cane subisce un’infiammazione che altera la mucosa intestinale e sfocia nel sintomo più comune: la diarrea.
Il veterinario può stabilire la presenza dei parassiti effettuando l’analisi dei segni clinici e l’esame delle feci.
Si tratta di un protozoo flagellato che si trasmette per ingestione e che si stabilisce nell’intestino del cane. Quando il cane espelle la giardia attraverso le feci, questa può contaminare ambiente, cibo e acqua e quindi proliferare in altri animali. Inoltre, il cane può autoinfettarsi leccandosi la zona perianale.
Il sintomo più comune di questo parassita intestinale del cane è la diarrea, spesso acuta e cronica. La diagnosi e la cura possono essere effettuate per ogni singolo caso dal veterinario.
C.B.
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