Anche i cani possono rimanere paralizzati in zone differenti del corpo: tutto ciò che devi sapere sulla paralisi nel cane, le sue cause e i sintomi più comuni.
Esattamente come accade negli esseri umani, i cani restano paralizzati nel momento in cui la capacità del sistema nervoso centrale di coordinare i movimenti del corpo risulta in qualche modo ridotta o completamente compromessa. La paralisi nel cane può essere causata da svariati fattori e spesso è possibile capire che si sta verificando osservando alcuni sintomi ben precisi.
Solitamente, il cane resta paralizzato nella zona delle zampe posteriori. Tuttavia, sono moltissime le aree del corpo che possono essere colpite da una riduzione parziale o totale della capacità di movimento: dai muscoli facciali, alle zampe anteriori, ai muscoli che regolano le funzioni corporali di minzione e defecazione.
A seconda delle terminazioni nervose che vengono interrotte, infatti, si paralizzeranno muscoli differenti: in questo articolo, vedremo quali sono le cause e i sintomi più comuni di paralisi nei cani e come affrontare questa problematica nel modo più efficace.
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Se il cane è in buona salute, tutto il suo corpo funziona regolarmente: il cervello, la colonna vertebrale, i nervi e i muscoli lavorano assieme come una macchina perfetta che permette al nostro amico a quattro zampe di muoversi perfettamente.
I problemi nascono quando si danneggiano le vie di comunicazione che mettono in contatto il cervello con il resto del corpo: se le terminazioni nervose subiscono un danno, il complesso percorso che lega la mente del cane ai suoi muscoli si interrompe e il cane subisce una paralisi.
Ovviamente qualsiasi caso di paralisi nel cane, temporaneo o permanente che sia, è fonte di una profonda preoccupazione nella sua famiglia umana: ecco perché è importante saper riconoscere in tempo i possibili segnali, in modo tale da far intervenire tempestivamente un veterinario che possa formulare la diagnosi e mettere in atto i trattamenti più adeguati.
Le condizioni che possono causare la paralisi in un cane sono molteplici e in alcuni casi di natura genetica o ereditaria: ad esempio, alcune razze sono particolarmente a rischio di malattie dei dischi intervertebrali come ad esempio tutti quei cani con schiena lunga simili al Bassotto.
Anche i cani con maggior predisposizione genetica a malattie come la mielopatia degenerativa, una malattia cronica che colpisce progressivamente i nervi dei cani anziani, si ritrovano spesso con una paralisi delle zampe posteriori: tra le razze canine più colpite, possiamo ricordare a titolo esemplificativo il Boxer, il Pastore Tedesco e il Setter Irlandese.
Altri fattori che possono essere causa di paralisi nel cane sono:
– paralisi da zecche,
– meningite,
– rabbia,
– cimurro,
– ernia del disco,
– deformazione delle vertebre,
– infiammazione, infezione o lesione della spina dorsale,
– embolia,
– ipotiroidismo,
– alcune forme di tumore.
I sintomi di paralisi nel cane possono variare in base alle cause scatentanti e all’area del corpo colpita. Come accennato, di solito i cani che restano paralizzati non possono più muovere le zampe posteriori ma non mancano esempi di paralisi ad altre zone del corpo. Tra i sintomi più preoccupanti, per i quali è raccomandabile consultare immediatamente il veterinario, ricordiamo:
– il cane non riesce a muovere le zampe,
– il cane trascina le zampe posteriori quando cammina,
– il cane mostra segni di dolore a collo, zampe o schiena,
– incapacità a controllare feci e urina,
– stipsi o incapacità di urinare,
– irritazione agli occhi,
– palpebre cadenti,
– il cane non riesce a tenere il cibo in bocca,
– il cane sbava notevolmente,
– il cane inclina la testa da un lato,
– debolezza e letargia,
– movimenti oculari anormali,
– un occhio sembra più grande dell’altro,
– il cane non riesce ad abbaiare e a controllare la voce,
– problemi respiratori,
– vomito,
– perdita di massa muscolare.
Nel momento in cui il tuo cane sarà nello studio del veterinario, dovrai fornire al dottore un’anamnesi completa sullo stato di salute dell’animale facendo attenzione a specificare più possibile quando e come si è verificata l’insorgenza dei sintomi e quali potrebbero essere le possibili cause.
Il veterinario procederà quindi a una visita completa per testare la capacità di riflesso e movimento del cane, testando anche la capacità di sentire dolore a tutte e 4 le zampe, alla testa, alla colonna vertebrale.
Seguiranno poi test di laboratorio con emocromo completo, profilo biochimico, analisi delle urine per capire se Fido ha un’infezione che possa in qualche modo interferire con il sistema nervoso.
Infine, è possibile che l’esperto decida di sottoporre Fido a una radiografia per verificare eventuali problemi alle vertebre o ai nervi, compresi eventuali tumori. Se sarà necessario approfondire ulteriormente, il cane potrà essere sottoposto a TAC, risonanza magnetica e biopsia.
Tutti questi esami permetteranno al veterinario di formulare una diagnosi adeguata a cui seguiranno la prescrizione del trattamento e delle cure più adatte al singolo caso specifico.
Il trattamento dipenderà dalla causa che ha portato il cane alla paralisi: ad esempio, se Fido non è in grado di camminare, urinare e defecare da solo sarà necessario un ricovero già in fase di ricerca della diagnosi. Fin da subito, il veterinario seguirà da vicino il recupero e i progressi del tuo amico a quattro zampe.
Se il cane accusa dolori, è probabile che gli vengano somministrati dei farmaci per gestire la sua sofferenza. Inoltre, sarà necessario procedere allo svuotamento della vescica tramite catetere e prendersi cura del cane cambiando più volte al giorno la sua posizione, per assicurarsi che non si formino piaghe da decubito.
In alcuni casi, come ad esempio ernia al disco, infezioni o alcune forme di tumore potrebbero rendersi necessari trattamenti farmacologici con medicinali antinfiammatori e interventi di natura chirurgica. Spesso, i cani affetti da paralisi temporanea riescono a guarire e rimettersi in forma in tempi piuttosto brevi.
Se il cane ha una paralisi temporanea, sarà necessario prendersi cura di lui anche a casa per un certo periodo di tempo: bisognerà attenersi scrupolosamente alle indicazioni del veterinario, somministrando i farmaci necessari e facendosi aiutare se necessario da un’altra persona per i passaggi più complessi.
Per favorire il recupero è possibile che il veterinario prescriva anche altri trattamenti da eseguire nel periodo successivo: agopuntura, massaggi, stretching e terapia del calore sono alcuni possibili esempi per la riabilitazione fisica del cane.
Se il cane ha una paralisi non reversibile, che lo porterà a non potersi più muovere, potresti prendere in considerazione l’idea di una sedia a rotelle o carrellino per cani. La maggior parte dei cani paralitici si adattano molto bene all’utilizzo della sedia a rotelle e possono vivere la loro vita con gioia e serenità.
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Chiara Burriello
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