La palatoschisi è una malformazione congenita del palato, che può colpire anche il cane: scopriamo insieme quali sono i rimedi.
Sono varie le malformazioni genetiche che possono colpire il nostro amico a quattro zampe: tra di esse la palatoschisi, che si manifesta, normalmente, quando il cane è ancora cucciolo, e che spesso richiede un intervento chirurgico risolutorio. Scopriamo insieme qualche dettaglio in più su questa peculiare patologia del cane.
La palatoschisi nel cane: di cosa si tratta
La palatoschisi nel cane è una condizione patologica che interessa la cavità orale dell’animale, presentandosi come una malformazione dell’organo.
La patologia può interessare tanto la zona del labbro (che non è in grado di congiungersi normalmente a quella premascellare) quanto quella del palato molle o duro.
In entrambi i casi si parla anche di labbro leporino. Ordinariamente la patologia ha origine genetica; tanto che si manifesta nel cucciolo appena nato.
Tuttavia non è escluso che possa essere generata da eventi traumatici, da un’infezione virale (trasmessa dalla madre dei cuccioli) o da scompensi di ordine alimentare.
La malformazione è facilmente individuabile e riconoscibile anche da chi non abbia particolare dimestichezza in campo medico. D’altronde la malformazione è molto evidente, coinvolgendo nella maggior parte dei casi naso e bocca del cane, che appaiono come attaccati.
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Trattamento terapeutico
Laddove ci accorgiamo che il cucciolo di cane presenti la palatoschisi, dobbiamo allertare con urgenza il nostro veterinario di fiducia.
Spesso si è soliti pensare che tali malformazioni genetiche comportino solo un danno di genere estetico, consentendo all’animale di condurre una vita assolutamente normale.
Purtroppo invece la palatoschisi, poiché si presenta nei primissimi giorni di vita del cucciolo, ha un’alta percentuale di mortalità. Purtroppo, a causa del disturbo, il cucciolo non riesce ad alimentarsi correttamente.
Se la malformazione è tale da non consentire al piccolo di nutrirsi dalle mammelle della mamma, ovviamente morirà di inedia; laddove invece l’apertura della bocca consente al cucciolo una presa, tuttavia non sufficiente a trattenere tutto il latte succhiato (facendolo fuoriuscire dal naso), avrà degli scompensi alimentari, che potranno cagionare ritardi nello sviluppo fisico e cognitivo.
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La particolare conformazione di naso e bocca può cagionare anche problemi respiratori al cane. Senza contare che il latte, finendo nelle vie respiratorie del cucciolo, può favorire l’insorgenza di infezioni, come ad esempio la rinite.
L’unico approccio realmente risolutore è l’intervento chirurgico. Tuttavia occorrerà attendere almeno due mesi per sottoporre il cucciolo all’operazione; questo vuol dire che nel tempo di attesa, dovrà essere alimentato mediante una sonda (nonché nei primissimi giorni successivi all’intervento).
Fondamentale è l’opera di prevenzione. Come detto la palatoschisi è una condizione patologica di carattere genetico: è tassativo evitare che il cane che presenti la malformazione di possa accoppiare, trasmettendola ai suoi discendenti.
Inoltre va prestata particolare attenzione all’alimentazione del cane in gravidanza, per evitare il rischio di scompensi alimentari o dell’insorgenza di infezioni virali che possa trasmettere ai nascituri.
Antonio Scaramozza