Sapevi che l’omeopatia si applica anche alla medicina veterinaria e può essere una buona soluzione per il tuo cane? Scopriamo di più.
L’omeopatia veterinaria è un percorso recente mirato alla cura ma anche alla prevenzione di malattie che colpiscono il cane. Questa disciplina opera attraverso le diluizioni del medicamento che non rimane più all’interno dell’organismo. Scopriamo di più su questo affascinante argomento!
L’omeopatia veterinaria viene usata sia per patologie acute che croniche e ricopre malattie del cane che spaziano dalla tosse ai reumatismi, passando per l’artrosi e le malattie dermatologiche, le allergie o intolleranze.
Per quanto riguarda i nostri fedeli pelosetti, si possono individuare alcune categorie comuni che si basano sulla morfologia, le tendenze fisiologiche, il temperamento e la predisposizione ad alcune patologie.
Ne deriva uno schema con quattro gruppi che racchiudono diverse razze sulle quali sono state riscontrate patologie ricorrenti per le quali sono suggerite in maniera preventiva alcuni tipi (o costituzioni) omeopatici che si suddividono in: carbonico, solforico, fluorico, fosforico.
Riassumendo, i cani sono raggruppati in diversi gruppi sulla base di caratteristiche omogenee, per cui si ottengono i “biotipi” ai quali si applica la classificazione delle costituzioni.
L’omeopatia veterinaria distingue il cane cosiddetto “normolinea”.
I cani normolinei secondo la classifiche delle zootecnia, sono anche detti “solforici”.
Si tratta di un gruppo che racchiude i mediolinei ovvero, cani appartenenti a razze braccoide e lupoide.
Questi animali sono all’apparenza equilibrati, con una morfologia nella quale prevalgono linee dritte.
Alla categoria appartengono numerose razze: aai Fox Terrier, al Bracco, fino al Pointer e al Cocker.
Cani resistenti e muscolosi, questi pelosetti sono predisposti ad intossicazioni, malattie congestionanti, spasmodiche, problemi gastrointestinatli o brevi diarree.
Per questo, l’omeopatia veterinaria per l cane suggerisce trattamenti a costituzione sulfurica.
Cani brevilinei
Il cane brevilinea è anche detto “carbonico”.
Si tratta di razze con un asse vertebrale convessa. Ciò significa che la loro schiena è leggermente insellata.
L’aspetto è solido e tozzo, con gli arti corti e a volte arcuati. La testa è larga e presenta grossi occhi tondi.
Questi pelosetti tendono a fissare sempre il padrone, hanno un temperamento lento, un carattere testardo ma sono estremamente sensibili.
In questo gruppo si racchiudono razze come Rottweiler, Labrador, Carlino, Beagle.
Si tratta di una categoria predisposta a patologie quali:
Per questa tipologia di cane l’omeopatia veterinaria suggerisce un trattamento a costituzione carbonico.
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I cani longilinei, in omeopatia veterinaria, sono anche detti cani “fosforici”.
L’asse vertebrale è concavo, hanno la testa allungata e il torace stretto.
Si tratta di cani votati allo sprint, ma che non sono resistenti e si rivelano molto sensibili.
Questi pelosetti necessitano fare esercizio e luce solare. A questo gruppo appartengono razze come levrieri, pastore belga, barboncini.
Questi cani sono predisposti a perdita di minerali, difficoltà riproduttive, problemi dermatologici e sensibilità ai batteri.
Il principio base suggerito per questa tipologia di cane dall’omeopatia veterinaria è pertanto di costituzione fosforico.
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L’ultimo gruppo, quello dei cani “distrofici” o “fluorico” raggruppa razze con linea morfologiche create dall’essere umano.
Si tratta di razze che presentano asimmetrie e sproporzionate. Il loro andamento è irregolare a causa della morfologia e la tendenza ad una lassità legamentosa.
Di norma, si tratta di incroci tra tipi carbonici o solforici. A questo gruppo appartengono razze come Bouledogues, pechinese o Yorkshire. La costituzione di base omeopatica è fluorico.
Naturalmente, abbiamo evidenziato i quattro gruppi principali. Tuttavia, possono sussistere anche cani che racchiudono due gruppi di costituzioni omeopatiche ad esempio i “solfo-carbonico” come i Beauceron, Pastore di Brie, Spaniel, oppure i “carbo fluorico” come Boxer, Welsh Corgi.
Gli esperti raccomandano di somministrare la cura omeopatica mezz’ora prima o dopo il pasto.
I granuli possono essere dati direttamente in bocca o sciolti in poca acqua e poi somministrati ai cani con una siringa di plastica, togliendo l’ago.
Essendo dei trattamenti è richiesto il consiglio del medico veterinario con una formazione specifica.
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