Trattandosi di una patologia oculare ben riconoscibile, di solito per diagnosticare gli occhi a ciliegia nel cane è sufficiente un semplice esame fisico da parte del veterinario. In determinati casi, tuttavia, occorrerà sottoporre Fido ad esami più approfonditi, per escludere eventuali patologie con sintomi simili.
I cani anziani, ad esempio, dovranno effettuare una biopsia della massa, oltre che TAC e risonanza magnetica. Anziché di ipertrofia della ghiandola lacrimale, infatti, potrebbe trattarsi di tumore nel cane.
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Come si curano gli occhi a ciliegia nel cane? Solitamente, si interviene sottoponendo Fido ad un trattamento farmacologico, in preparazione dell’operazione chirurgica per il riposizionamento della ghiandola lacrimale nella sua sede naturale.
Per far ciò, occorrerà realizzare una sorta di tasca all’interno della terza palpebra, in cui inserire la ghiandola e suturarla. A seconda dello specifico caso, il veterinario individuerà una procedura operatoria specifica, volta a:
A volte, può capitare che si presentino delle recidive. Tuttavia, quando l’intervento viene portato a termine in maniera corretta, la prognosi è buona e il rischio molto basso.
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Laura Bellucci
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