Occhi a ciliegia nel cane: cause, sintomi e trattamento

Occhi a ciliegia nel cane: cause, sintomi e trattamento

Diagnosi dell’ipertrofia della ghiandola lacrimale nel cane

cane occhio
(Foto Pixabay)

Trattandosi di una patologia oculare ben riconoscibile, di solito per diagnosticare gli occhi a ciliegia nel cane è sufficiente un semplice esame fisico da parte del veterinario. In determinati casi, tuttavia, occorrerà sottoporre Fido ad esami più approfonditi, per escludere eventuali patologie con sintomi simili.

I cani anziani, ad esempio, dovranno effettuare una biopsia della massa, oltre che TAC e risonanza magnetica. Anziché di ipertrofia della ghiandola lacrimale, infatti, potrebbe trattarsi di tumore nel cane.

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Occhi a ciliegia: quali sono le cure?

Sterilità nel cane maschio (Foto Adobe Stock)
(Foto Adobe Stock)

Come si curano gli occhi a ciliegia nel cane? Solitamente, si interviene sottoponendo Fido ad un trattamento farmacologico, in preparazione dell’operazione chirurgica per il riposizionamento della ghiandola lacrimale nella sua sede naturale.

Per far ciò, occorrerà realizzare una sorta di tasca all’interno della terza palpebra, in cui inserire la ghiandola e suturarla. A seconda dello specifico caso, il veterinario individuerà una procedura operatoria specifica, volta a:

  • Limitare il più possibile le secrezioni anomale dell’occhio, ripristinando la normale lacrimazione della terza palpebra
  • Ridurre l’irritazione della cornea
  • Ripristinare funzionalità e aspetto dell’apparato visivo
  • Diminuire il rischio di complicazioni e patologie secondarie, come la congiuntivite nel cane.

A volte, può capitare che si presentino delle recidive. Tuttavia, quando l’intervento viene portato a termine in maniera corretta, la prognosi è buona e il rischio molto basso.

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Laura Bellucci

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