La nocardiosi nel cane è un’infezione batterica non molto diffusa che attacca diverse parti del corpo. Vediamo la cause, i sintomi e la cura.
L’infezione nell’animale avviene attraverso l’inalazione della polvere che contiene i batteri, o tramite l’introduzione diretta nella pelle quando il terreno o l’acqua contaminati entrano tramite un taglio o un graffio presente sul corpo dell’animale.
Il batterio nocardia è presente nell’acqua che forma degli acquitrini, nelle piante in decomposizione e nel terreno, ragion per cui è facile intuire come il cane possa venire a contatto con esso. Nei prossimi paragrafi andremo a capire quali le cause, i sintomi e il trattamento della nocardiosi nel cane.
La causa della nocardiosi nel cane come abbiamo precedentemente accennato è il batterio nocardia, che per inalazione o per diretto contatto con la pelle, insinuandosi tramite ferite, infetta l’animale. Proprio per questo le infezioni da nocardia o sovrinfezioni batteriche di altre lesioni con nocardia possono colpire cani di tutte le taglie, sesso ed età.
A soffrire maggiormente di questa infezione sono i cani di taglia grande e che per lo più trascorrono la loro giornata all’aperto e perciò più a rischio di contatto, anche se è stata studiata una maggiore presenza di infezioni nei cani da 1 a 2 anni. I batteri che generano solitamente la malattia sono la Nocardia abscessus, la Nocardia asteroides, la Nocardia cyriacigeorgica, la Nocardia farcinica e la Nocardia otitidiscaviarum.
Il nocardia è anche detto batterio opportunista, in quanto approfitta dei cani immunodepressi o con altre patologie in corso che debilitano il sistema immunitario dell’animale, per poter provocare in loro l’infezione. Il Nocardia spp è un genere di batteri aerobi e Gram positivi, più diffusi, poiché sono presenti nel terreno e sulla vegetazione. Essi si insinuano nell’organismo dell’animale tramite ferite aperte oppure anche attraverso l’apparato respiratorio del cane.
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Per quanto riguarda la sintomatologia della nocardiosi nel cane, occorre distinguere quali sono le parti del corpo che vengono colpite. A seconda dell’area danneggiata, si va incontro a determinati sintomi, come ad esempio:
Inoltre nei soggetti più giovani ci sono anche sintomi generalizzati come: perdita di peso, apatia, letargia, anoressia e ascessi disseminati anche intracranici e intratoracici.
Per diagnosticare la nocardiosi nel cane, il veterinario procederà con un’analisi delle cellule del torace e dell’addome per individuare la causa e localizzazione della malattia. Successivamente possono essere necessari anche altri test, come i raggi X, a seconda di quale parte del corpo è coinvolta.
Utilissime in questo caso anche le analisi delle urine, per poter escludere altri tipi di infezioni come quelle da funghi oppure la presenza dei tumori. Una volta stabilita la diagnosi e confermata la nocardiosi nel cane, il veterinario prescriverà antibiotici in base all’identificazione dei batteri, in quanto è da tenere ben presente che le infezioni nocardiche sono resistenti ad alcuni tipi di antibiotici.
Il trattamento stabilito dovrà avere una durata che può variare tra 1 a 6 mesi. In alcuni casi è opportuno un intervento chirurgico per rimuovere il tessuto infetto, laddove ci fossero ascessi causati dalla forma disseminata.
Si può dedurre dunque che la nocardiosi è un’infezione molto grave e perciò davanti a sintomi che possono presagire la malattia nel cane, bisogna rivolgersi espressamente e velocemente al veterinario di fiducia, per poter aiutare il nostro amico a quattro zampe a superare la patologia relativa alla nocardiosi e le malattie sottostanti.
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Raffaella Lauretta
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