Il melanoma del cane rappresenta il più comune tumore della pelle, ma può colpire anche altre zone come la bocca e gli occhi. Scopriamo sintomi, cura e trattamenti utili
Solitamente quando si sente parlare di melanoma si pensa subito a un cancro della pelle: in realtà questa forma di tumore colpisce i cani non soltanto a livello cutaneo, ma anche in altre zone del corpo. Può svilupparsi infatti nel cavo orale, negli occhi o tra le dita dell’animale.
Il melanoma canino si sviluppa quando le cellule responsabile della produzione di melatonina, chiamate melanociti, iniziano a crescere senza controllo. Possono esserci casi di melanoma benigno, generalmente noti come melanocitoma, che sono fortunatamente la maggioranza, e casi di tumore maligno, talmente aggressivi da metastatizzare molto rapidamente gli altri organi vitali del cane.
Ma come è possibile riconoscere i sintomi del melanoma nel cane e che cosa si può fare per curare il nostro amico a quattro zampe colpito dalla malattia? Scopriamo tutti dettagli in questo articolo.
Non è ancora possibile stabilire con precisione quali siano le cause dirette di sviluppo di melanoma nel cane, tuttavia i ricercatori sono concordi nel dichiarare che questo tumore è solitamente la risultante di una combinazione di fattori ambientali e genetici. Ciò vuol dire che esistono alcune razze canine particolarmente predisposte allo sviluppo di questa malattia, ma anche che ci sono dei fattori come stress, agenti chimici o traumi che rendono più probabile la nascita di cellule maligne.
Tra le razze canine maggiormente predisposte allo sviluppo di un melanoma, ricordiamo: Chihuahua, Schnauzer, Bassotto, Cocker Spaniel, Rottweiler, Setter Irlandese, Chow Chow. Tra le aree del corpo solitamente più colpite, ci sono soprattutto le dita dei piedi o l’interno della bocca (in quest’ultimo caso di parla di melanoma orale canino).
Esistono 4 differenti forme di melanoma maligno che possono colpire un cane: melanoma cutaneo, melanoma orale, melanoma oculare e melanoma limbale. I sintomi di questa forma tumorale sono solitamente la presenza di una massa gonfia localizzata, un gonfiore diffuso oppure un tumore ulcerativo. Se il melanoma si forma tra le dita dei piedi, il primo sintomo sarà vedere il cane che zoppica: in questo caso bisogna fare attenzione a non confondere il problema con un’infezione cronica.
Il melanoma maligno del cane è un tumore molto difficile da diagnosticare: gli esami che solitamente il veterinario richiede sono la citologia da ago aspirato, la biopsia e la istopatologia.
Se il melanoma è pigmentato, il patologo riconoscerà le caratteristiche della malattia analizzando il campione al microscopio: tuttavia, nei tumori non pigmentati questa osservazione è molto più difficile.
I risultati di una biopsia per identificare il melanoma canino possono essere confusi con quelli di altre patologie di natura tumorale dei cani, come ad esempio carcinoma, linfoma e sarcoma. Ecco perché di solito si richiedono test ulteriori per marcatori tumorali specifici e altri esami per verificare lo stato di salute generale del cane: emocromo completo, analisi delle urine, ecografia addominale e radiografia del torace sono soltanto alcuni esempi.
In caso di melanoma oculare, i test specifici per confermare la diagnosi comprendono invece esame con lampada a fessura, misurazione della pressione intraoculare, esame del fondo oculare e gonioscopia.
A seconda del tipo di melanoma che il cane ha sviluppato, ci sono differenti possibilità di cura e trattamenti specifici:
– Chirurgia > si tratta dell’alternativa più utilizzata per il trattamento del melanoma, anche in forma benigna. Consiste solitamente nell’asportazione chirurgica completa del tumore, del tessuto circostante e dell’osso interessato dalla massa. Se il tumore colpisce le zampe, è probabile che il veterinario opti per un’intervento di amputazione dell’arto del cane che così facendo può riprendersi completamente, con minime possibilità di recidiva. In caso di melanoma oculare si tende a rimuovere l’intero occhio colpito, mentre il tumore orale richiede la rimozione totale o parziale di mascella o mandibola.
– Radioterapia > secondo studi recenti, il melanoma canino può essere trattato con successo grazie alla radioterapia, soprattutto nel caso di tumori maligni che non possono essere trattati per via chirurgica a causa della posizione o delle dimensioni o in forma di trattamento aggiunntivo su tumori che è stato impossibile rimuovere completamente.
– Chemioterapia > da sola non ha dimostrato essere molto risolutiva, ma considerando le scarse possibilità a disposizione la chemioterapia viene utilizzata nel trattamento del melanoma del cane in combinazione con le prime due opzioni. Si rivela particolarmente efficace come modalità per ritardare la formazione di metastasi.
Il melanoma maligno può offrire al cane prospettive di sopravvivenza e aspettative di vita differenti in base a tre fattori fondamentali: posizione, metastasi e dimensioni del tumore. Anche se è impossibile fornire dei dati di prognosi generali (bisogna rivolgersi al veterinario per ciascun caso specifico), ci sono alcuni dati statistici utili sul tema:
– In caso di melanoma orale, più il tumore è vicino alla parte anteriore della bocca e migliore è la prognosi.
I cani non trattati sopravvivono in media poco più di due mesi, mentre dopo l’intervento chirurgico la sopravvivenza varia da 1 a 18 mesi a seconda dello stadio in cui si trovava il tumore prima dell’operazione.
– Il melanoma delle dita dei piedi del cane trattato con amputazione chirurgica in assenza di metastasi ha una prospettiva di sopravvivenza da 1 a 2 anni.
– I melanomi cutanei sono solitamente benigni, quindi in questo caso la prognosi è ottima. Se invece il cane si ammala di melanoma maligno, nella maggior parte dei casi il decesso avviene nell’arco di due anni (con migliori possibilità di sopravvivenza per tumori di dimensioni inferiori a 4 cm).
– Anche il melanoma oculare del cane è solitamente benigno, ma in caso di melanomi maligni aggressivi (detti melanomi uveali) c’è solitamente una bassa probabilità di ricorrenza dopo la rimozione chirurgica dell’occhio. Statisticamente, meno dell’8% di questo tipo di tumori forma metastasi negli organi interni del cane.
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C.B.
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