Bisogna fare attenzione ai sintomi, perché il megaesofago nel cane può essere molto pericoloso per la sua salute: ecco di cosa si tratta.
La salute del nostro amico a quattro zampe deve sempre essere una priorità per il padrone, che farà meglio a notare tutti quei piccoli segnali che il corpo di Fido gli invia per correre ai ripari. Se ad esempio ha difficoltà a deglutire, potrebbe trattarsi di megaesofago nel cane, un disturbo molto invalidante e che può addirittura essergli fatale.
Megaesofago nel cane: che cos’è e come si forma
Questo organo, l’esofago appunto, collega la laringe con lo stomaco ed è praticamente un condotto per il cibo che arriva dall’alto al basso con movimenti muscolari. Il ‘megaesofago’, così come dice la parola stessa, è una dilatazione di questo organo e al contempo comporta la paralisi totale o parziale dei muscoli che non lavorano più come dovrebbero.
In questo modo il malfunzionamento dell’organo ricade sulla deglutizione e sulla assimilazione dei cibi, che ovviamente non passeranno più dalla laringe allo stomaco correttamente. Può essere un disturbo congenito (dalla nascita) o acquisito nel corso della vita e può avere diversi livelli di gravità-intensità.
Megaesofago nel cane: sintomi e cause
Purtroppo il segnale è abbastanza comune, trattandosi del rigurgito nel cane, ovvero quando il cibo viene rigettato sia prima che dopo il pasto (anche dopo alcune ore). E’ proprio il cibo che dobbiamo osservare: esso non apparirà come quello ‘vomitato’, bensì uscirà esattamente come era stato ingerito.
Ovviamente questo significa che il cibo non viene assimilato e può condurre, alla lunga, ad un dimagrimento eccessivo. Altro sintomo potrebbe essere l’alitosi e la ipersalivazione, anche se quest’ultima solitamente precede il vomito. Inoltre tosse e problemi respiratori possono derivare dalla polmonite ab ingestis, ovvero l’aspirazione di parte del cibo a livello respiratorio.
Ma cosa può causare il megaesofago canino? In realtà le cause possibili sono tre: la prima è sicuramente quella congenita, ovvero una predisposizione fin dalla nascita, da notare appena dopo lo svezzamento (ovvero quando il cucciolo rigurgita il cibo ingerito).
Potrebbe interessarti anche: Scopri le erbe digestive per il cane: rimedi naturali per aiutare Fido a digerire
La seconda causa è quella acquisita secondaria, ovvero un problema di natura neurologica, metabolica, tossica, infiammatoria o altro, che ha come effetto appunto il megaesofago. Infine vi è la causa idiopatica, ovvero quando non c’è un motivo ben definito.
Potrebbe interessarti anche: Scopri perché il cane soffre di indigestione: come riconoscere i sintomi e aiutarlo
Come si cura e cosa possiamo fare per non far correre rischi al cane
Ovviamente, come spesso accade, più veloci sono i tempi per formulare una diagnosi, maggiori sono le possibilità di riuscita di terapie e trattamenti di questo disturbo. Una volta individuata la causa, bisognerà sperare che la cura (a base di farmaci, dieta corretta e stile di vita adeguato) funzioni.
SEGUICI ANCHE SU: FACEBOOK | TIKTOK | INSTAGRAM | YOUTUBE | TWITTER
La funzionalità e l’elasticità dell’esofago può essere recuperata, se presa e trattata in tempo. Sarà meglio che la dieta sia a base di liquidi, poiché i solidi sono più difficili da digerire. Inoltre un accessorio può essere fondamentale la sedia di Bailey per il cane, che ‘costringe’ Fido a stare su due zampe in posizione eretta e così facilitando il passaggio del cibo dall’esofago allo stomaco.