Le malattie del Goldendoodle, una razza ibrida soggetta a diverse patologie ereditate dalle due razze progenitrici, vediamo quali.
In questo articolo vi daremo indicazioni sulle malattie del Goldendoodle.
Informazione che vi daranno la possibilità di capire come riconoscere eventuali patologie nel vostro amico a quattro zampe.
Soprattutto, quando è il momento di portare il vostro cane a visita dal veterinario. Vediamo, quindi quali le malattie del Goldendoodle.
Il Goldendoodle conosciuto anche come Groodle, è l’incrocio tra un Golden Retriever e un Barboncino.
Può essere di tre differenti dimensioni: grande, tra i 20 ed i 40 chili, medio, con un peso che oscilla tra i 13 ed i 20, o il mini, che si assesta tra i 6 ed i 13 kg.
In tutte e tre le taglie vi è un marcato dimorfismo sessuale, considerando che le femmine misurano mediamente almeno 5 cm meno.
Tuttavia, a prescindere dalla varietà, ha un corpo snello, lungo, con estremità allungate e agili.
È impiegato come guida, come cane da terapia o cane da ricerca, per cui essendo molto attivo, bisogna assicurarsi sempre che gli si faccia fare abbastanza moto ed attività fisica quotidiana.
In alcuni casi il Goldendoodle può essere soggetto ad alcune malattie ereditarie, che riguardano le articolazioni e la vista principalmente.
Proprio per queste sue eredità, è necessario fare un check up approfondito periodicamente.
In questo modo, si potranno individuare e prevenire eventuali problematiche di questo tipo e correre ai ripari, laddove possibile. Vediamo nello specifico quali sono le malattie del Goldedoodle.
La displasia dell’anca si manifesta quando il femore si posizione scorrettamente nella cavità dell’anca dell’animale.
Ciò genera come conseguenza un andamento zoppicante e dolore intenso nel cane.
In questa patologia ereditaria possono individuarsi anche altri sintomi ma variano molto, a seconda della fase della malattia e della limitazione del funzionamento dell’articolazione ed in funzione dell’età del cane.
La malattia può manifestarsi fin da cucciolo oppure nell’età adulta avanzata. È possibile intervenire chirurgicamente nei casi più gravi.
La torsione gastrica nel cane è una condizione nel cane che non permette allo stomaco dell’animale di svuotare il suo contenuto e, anche, la circolazione sanguigna nell’area può danneggiarsi.
Si verifica quando lo stomaco riesce a girare su sé stesso per un qualsiasi movimento del cane.
Ciò è dovuto alla mancanza di resistenza dei legamenti che trattengono lo stomaco.
Non esiste prevenzione, se non quella di somministrare al cane, dei pasti divisi in due volte.
Oltretutto occorre evitare l’esercizio fisico al cane, appena subito dopo mangiato, potrebbe creare danni importanti all’organismo.
La malattia di Von Willebrand, a volte indicata come vWD, è causata da una carenza di una proteina necessaria per la coagulazione del sangue.
Alcuni cani vivono per anni senza che la condizione sia mai stata scoperta per essere trovata quando hanno un intervento chirurgico o subiscono una lesione.
Alcuni animali non manifestano sintomi, altri invece possono presentare emorragia spontanea o sanguinamento prolungato dopo lesioni.
La malattia, se non viene trattata, può portare a sanguinamento eccessivo e persino alla morte. Sono perciò, fondamentali i test genetici sui genitori.
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L’atrofia progressiva della retina nel cane è una malattia ereditaria che porta alla cecità.
È possibile un rallentamento della progressione, tramite l’uso di farmaci o sostanze antiossidanti e vitamine per la degenerazione nervosa della retina.
Questa malattia può manifestarsi in età adulta del gatto ma anche in età giovane.
La differenza è che un cane adulto e maturo riesce meglio ad adattarsi alla sua nuova vita da cieco, mentre il cucciolo ha poco tempo per prepararsi progressivamente alla sua nuova vita da cieco.
Tra le malattie del Goldendoodle c’è il glaucoma, una sindrome neuro-degenerativa (neuropatia ottica progressiva e degenerazione delle cellule gangliari retiniche) che nei cani si manifesta nelle fasi finali con aumento della pressione intraoculare e conseguente cecità irreversibile.
Solitamente non colpisce gli occhi contemporaneamente, anche se si tratta di una patologia bilaterale.
Il trattamento del glaucoma nel cane è di tipo farmacologico e prevede colliri di diverso tipo che mirano principalmente a ridurre la pressione intraoculare ma anche ad alleviare il dolore.
In caso di glaucoma secondario è importante trattare anche la causa scatenante.
La cataratta nel cane non sempre è un disturbo ereditario, si manifesta con l’annebbiamento della lente, che oscura la visione all’animale.
Le cause possono essere: l’invecchiamento, una cattiva alimentazione, una lesione o il diabete nel cane.
È possibile curarla con un intervento chirurgico, rimuovendo il cristallino e sostituendolo con un cristallino di plastica.
L’entropion nel cane, consiste in un’anormale posizione del bordo palpebrale, che risulta “arrotolato” verso l’interno. Questa condizione è causata da una conformazione anomala della palpebra su base ereditaria.
Maggiormente colpisce i cani giovani (meno di 1 anno) ma può essere causato anche da uno spasmo delle palpebre a seguito di patologie dolorose dell’occhio (“entropion spastico”).
Si può intervenire chirurgicamente asportando una sottile striscia di cute proprio al di sotto o al di sopra della palpebra interessata.
Le patologie comuni a tutte le razze di cani, possono essere:
Queste appena elencate sono tutte malattie comuni nei cani che possono colpire anche il Goldendoodle.
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