Ogni razza di cani è predisposta a sviluppare alcuni problemi di salute. Quali malattie può avere lo Staffordshire Bull Terrier.
Una razza dal fisico forte e tarchiato, lo Staffy (soprannome di questa razza) è un vero duro pieno di muscoli. E in realtà, lo Staffordshire Bull Terrier, è un cane solitamente sano. Ma come ogni cane, può ammalarsi, ed è meglio conoscere le problematiche di salute più comuni di questa razza.
L’elenco delle malattie più comuni per questa razza è in realtà poco lungo, per fortuna. Sono cani piuttosto robusti, infatti.
Ma anche lo Staffordshire Bull Terrier può avere delle predisposizioni legate alla sua stessa razza, come ogni cane.
Certamente, non tutti gli esemplari di una razza si ammaleranno necessariamente di queste malattie, si tratta solo di quelle più frequenti.
É importante conoscerle, per imparare quali sintomi cercare nel nostro cane, e poter così intervenire tempestivamente (o anche prevenire tali problematiche).
Tra queste, abbiamo:
Andiamo quindi a scoprire nel dettaglio di cosa si tratta, come riconoscere tali malattie e cosa possiamo fare per aiutare il nostro cane.
La displasia dell’anca nei cani (detta anche CHD, o “Canine Hip Dysplasia”) è un problema frequente negli Staffordshire Bull Terrier.
Si verifica quando, a causa di una malformazione dell’osso, il femore della zampa non si incastra correttamente nell’incavo dell’anca.
Questo provoca uno sfregamento nell’incavo, e a lungo andare un deterioramento dell’articolazione e una perdita della funzionalità.
I più comuni sintomi di displasia dell’anca nel cane sono:
Se avviene in giovane età, il nostro Staffy potrebbe non riuscire a sviluppare una struttura ossea sana e forte, e non crescere quindi in modo regolare.
Si consiglia infatti di evitare sforzi fisici e attività troppo pesante (come saltare) nel primo anno di età del cucciolo.
Inoltre, una dieta sana e controllata è fondamentale per la crescita regolare del nostro Staffy, senza che possa aumentare di peso e quindi affaticare le articolazioni in crescita.
Tra i più comuni disturbi oculari degli Staffy, la cataratta ereditaria (o HC) interessa circa l’8% di questi cani, che porta in sè il gene di questa malattia.
Un cucciolo nato da entrambi genitori portatori di questo gene, nascerà con tale malattia. Ma non si nota dalla nascita, solo a circa 8 settimane di vita.
Se tale problema (che è una malattia progressiva) non viene curata in tempo, solitamente il cane diventerà cieco nei prossimi 2 o 4 anni.
I più comuni sintomi della cataratta sono:
Per questi motivi, è possibile prevenire la cataratta andando a intervenire al momento della riproduzione di cani che presentano tale condizione, con un test del DNA.
Un’altra condizione che i cuccioli possono ereditare dai loro genitori è la PHPV, o persistenza del vitreo primario iperplastico.
Lo Staffordshire Bull Terrier sembra predisposto più di altre razze a tale condizione degli occhi. Fortunatamente non è progressiva.
Questo significa che non peggiora con gli anni, ma può comunque essere un grande fastidio per il nostro cane, se grave.
I sintomi di tale problematica non sono facili da notare, specialmente in un cucciolo. Ma si può notare con difficoltà della vista.
Al compimento delle 4 settimane di vita, il cucciolo può essere però testato dal nostro veterinario per il PHPV. In base alla gravità, verrà prescritto un trattamento.
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La displasia follicolare canina è una forma di alopecia, causata da un’anomalia nella struttura dei follicoli del pelo nel cane.
Si ritiene che ogni forma di displasia follicolare sia ereditaria. Tale problematica non è un fastidio per il cane, ma è solo un problema estetico.
Il cane perde peli in varie zone del corpo. Può diventare grave se la zona interessata può sviluppare infezioni o scottature.
Nello Staffordshire Bull Terrier tale problematica appare più comune come malattia ciclica o stagionale, cioè appare solo in alcuni periodi dell’anno.
La displasia follicolare ciclica avviene di solito a partire dall’inizio della primavera, con una perdita di pelo sui fianchi.
I peli ricrescono nel giro di 6 mesi circa, e utilizzando un trattamento a base di melatonina si può anche accelerare.
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La L-2HGA viene chiamata anche L-2 hydroxyglutaric acidura, ed è una condizione metabolica legata al sistema nervoso centrale.
Si accompagna ad alti livelli di L2 (acido hydroxyglutarico), sia nelle urine, che nel plasma, che nel liquido cerebrospinale.
I segni più evidenti di solito si notano a partire dai 6 mesi / 1 anno di età (ma anche più tardi), e sono:
In quanto malattia ereditaria, è possibile solo intervenire testando i genitori prima della riproduzione, per escludere la presenza di L-2HGA.
F. B.
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