A quali patologie va incontro questa razza? Vediamo quali sono le malattie più comuni del Dobermann, come si ammala e quali cure possiamo adottare per la sua salute.
Un cane grande e vigoroso come lui, purtroppo, non è esente dall’ammalarsi. Ma a differenza delle altre razze, il Dobermann ha una certa ‘debolezza’ proprio rispetto a determinate patologie. Ecco tutte le malattie più comuni del Dobermann, come si trasmettono all’animale e quali sono le cure, quando ci sono, per salvargli la vita. Talvolta basterà semplicemente sottoporlo a determinate visite per tenere il suo stato di salute sotto controllo.
Da alcune recenti ricerche, pubblicate su blog che si occupano solo della salute di questa razza, pare che la mortalità precoce dei Dobermann sia in continuo rialzo. Purtroppo pare che, nonostante i mezzi tecnologici a disposizione, non si sia ancora trovato un modo per garantire a questo cane una certa longevità.
La causa spesso è imputabile alle malattie genetiche, alcune più comuni rispetto ad altre. Per quanto riguarda certe patologie infatti pare che si stiano diffondendo in tutti gli esemplari della razza, con preoccupazione crescente da parte degli allevatori che vedono sempre più sfumare i loro ‘affari’ di vendita dei cagnolini di questa razza.
Vediamo quali sono le malattie che colpiscono più duramente il Dobermann, soprattutto dal punto di vista ereditario-genetico. Come altre razze, anche questa può avere delle zone del corpo più sensibili a determinate patologie rispetto ad altre: in particolare ad essere interessati sono gli occhi e le ossa.
Facciamo una prima macroscopica distinzione tra malattie comuni e malattie genetiche: tra queste ultime ritroviamo appunto quelle spesso trasmesse dai genitori biologici. Talvolta possono anche essere spontanee ma è più diffuso il fenomeno di mutazione di un gene che ‘coinvolge’ l’intera razza. Ecco quali sono e con quali sintomi si presentano.
L’assenza della cosiddetta ‘proteina del fattore von Willebrand’ causa una cattiva coagulazione del sangue; in pratica il rischio di emorragie è alto esattamente come accade con l’emofilia per l’uomo.
Purtroppo un genitore malato può trasmettere il gene alla sua prole. Il cane dovrebbe essere sottoposto al test del DNA per scoprire di avere questa malattia, in quanto non vi saranno segnali che ci faranno intuire che ne è infetto.
Se vediamo che, anche per un taglietto banale, il cane inizia a sanguinare copiosamente, è opportuno andare a fondo con test specifici. Il rischio maggiore è quello di ignorare la presenza della malattia e ritrovarsi a fronteggiare delle abbondanti (e spesso fatali) emorragie nel corso di interventi chirurgici.
Sebbene la tipologia Dobermann europea sia più incline a questo tipo di patologie dell’occhio rispetto a quella americana, le malattie oculari sono purtroppo molto comuni e diffuse tra i cani di questa razza.
A parte le malattie più rare e specifiche, note agli esperti con le sigle PHTVL / PHPV, tra le malattie oculari più frequenti del Dobermann ritroviamo: la cataratta, l’atrofia progressiva retinica e la ipoplasia.
La prima comporta una opacizzazione del cristallino e cecità; l’atrofia invece a morire sono le cellule dell’asta della retina; infine nella ipoplasia o Micropapilla si tratta di una malattia che colpisce il nervo ottico.
A questa patologie si aggiunge l’albinismo dei cani, che prevede solitamente la diminuzione di pigmentazione degli occhi, della pelle e del pelo. Non a caso infatti i Dobermann che ne sono infetti hanno manto chiaro, occhi blu e cuscinetti rosa.
Come tanti altri suoi simili, anche il Dobermann può soffrire di displasia dell’anca del cane e di displasia del gomito. Si tratta di malformazioni ossee che limitano i movimenti, i cui primi segnali possono essere visti a raggi X già quando il cane ha solo due anni di vita.
Entrambe le malattie progrediscono con l’avanzare dell’età del Dobermann; qualche decennio fa tale patologia era così diffusa che si vietò l’allevamento di questi cani.
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Non si tratta di un ‘semplice’ disturbo genetico, bensì della principale causa di morte degli esemplari di questa razza. Colpisce il muscolo cardiaco ovviamente, fino all’insufficienza cardiaca: in termini semplici il cuore appare ‘ingrossato’.
I primi segnali di questa patologia nel cane sono: stanchezza ed apatia, inappetenza, depressione e problemi respiratori (tosse). Purtroppo non esiste una cura per la cardiomiopatia dilatativa nel cane ma, se diagnosticata in tempo (con un elettrocardiogramma) può essere trattata con specifiche terapie.
Quando vi è un’insufficienza dell’ormone tiroideo il corpo del cane potrebbe presentare alcuni importanti segnali, come ad esempio: infezioni, alopecia, aumento di peso e stato generale di apatia.
Per fortuna si può curare a basso costo e in modo anche piuttosto efficace; ma quando non viene trattato perché ignorato o non diagnosticato in tempo, potrebbe sfociare in gravi problemi autoimmuni.
Detta anche ‘instabilità vertebrale cervicale’ o mielopatia degenerativa, è una malattia della colonna vertebrale, che colpisce in particolare gli arti inferiori con una compressione del midollo spinale. Essa causa dolori al collo e spesso paralisi nel cane: sebbene non sia molto comune, vi è un test specifico per diagnosticarla e fugare ogni dubbio.
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