Il gigante bianco può ammalarsi? A quanto pare sì. Quali sono le malattie più comuni del Billy e cosa sapere su sintomi, cause e cure.
Alto e forte, dal manto bianco e candido, e con una vita media che si aggira intorno ai 12-15 anni: eppure il ‘gigante bianco’ (così come è stato ribattezzato questa razza non è immune da alcune patologie, anche piuttosto frequenti tra cani. Vediamo quali sono le malattie più comuni del Billy, come riconoscerle e, se possibile, curarle.
La salute del Billy: un gigante ‘sensibile’
A vederlo non si penserebbe mai che questo esemplare di taglia grande, dal pelo duro e bianco (talvolta con macchie più scure o colori limone) possa effettivamente ammalarsi: ma purtroppo è così.
Il suo corpo allungato gli fa meritare l’appellativo di ‘dolicomorfo’, mentre il muso più allungato rispetto agli altri suoi simili lo rende un cane dolicocefalo. E’ una razza molto dinamica, che ha bisogno però di molto esercizio fisico per tenersi in forma: non a caso è un cane che partecipa a gare di agility, obedience, canicross e coursing.
Eppure è proprio il suo corpo spesso a ‘tradirlo’: vediamo in che modo potrebbe ammalarsi più frequentemente e come riuscire a riconoscere le eventuali patologie più comuni.
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Malattie più comuni del Billy: cosa si sa
In realtà proprio il fatto che non si tratta di una razza particolarmente diffusa sul nostro territorio, fa sì che non abbiamo sufficienti informazioni sulla malattie genetiche che più spesso la colpiscono.
Displasia dell’anca
Infatti solitamente quella più comune è la displasia dell’anca, una malattia che compromette non solo la deambulazione del soggetto ma anche, inevitabilmente, la qualità della sua vita.
Si tratta di una malformazione dell’articolazione tra testa del femore e osso del bacino; essa può avere varie cause ma quella predominante è quella ereditaria.
Si riconosce con diversi sintomi come ad esempio:
- riluttanza a muoversi (tanto meno a correre),
- difficoltà a camminare ed alzarsi,
- prova dolore quando si muove,
- rigidità dei muscoli.
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Emofilia B malattia di Christmas
E’ un deficit ereditario della proteina che serve alla coagulazione del sangue, il cosiddetto fattore IX. La sua assenza comporta un sanguinamento copioso ad ogni trauma o lesione, ma anche operazioni e in tutte quelle situazioni che possono comportare una fuoriuscita di sangue.
La malattia di Christmas nel cane prevede delle trasfusioni in caso di sanguinamento, perché è fondamentale fermarla. Solitamente si utilizza il sangue fresco congelato, perché la somministrazione di fattore IX aumenterebbe il rischio di embolie e trombosi.
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Antonio D’Agostino