Conosci tutte le malattie più comuni dell’Australian Stumpy Tail Cattle Dog e come riconoscerle? Tutto quello che dovresti sapere.
Atletico e sempre in forma? La maggior parte delle volte è così, ma purtroppo non sempre. Anche questa razza quindi va incontro ad alcune fastidiose patologie: ecco quali sono le malattie più comuni dell’Australian Stumpy Tail Cattle Dog, come riconoscerle e quando è il caso di preoccuparsi. Prima di tutto uno sguardo al suo stato di salute e alla sua vita media: ma teniamo sempre sotto controllo i segnali che ci invia il suo corpo.
Essendo abituato fin dalle origini a stare all’aria aperta per prendersi cura e fare da guardiano a mandrie e greggi, non sarà difficile immaginare quanto questo cane sia ‘temprato’ a tutti i tipi di temperatura.
Si tratta di una razza che gode di ottima salute, per fortuna non si ammala quasi mai ma ciò non significa che non abbia bisogno, come tutti i suoi simili, di rispettare il calendario delle vaccinazioni e sottoporsi a regolari visite di controllo.
I suoi padroni saranno felicissimi di sapere che un esemplare di Australian Stumpy Tail Cattle Dog può vivere dai 14 fino addirittura ai 20 anni.
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Un cane con un’aspettativa di vita tanto lunga ha davvero una salute di ferro: infatti non si riscontrano particolari patologie genetiche o congenite specifiche.
E’ sempre importante garantirgli uno stile di vita sano ed equilibrato e fare in modo da sottoporgli una perfetta alimentazione dell’Australian stumpy tail cattle dog (in modo particolare attenzione alla carenza di proteine).
Un unico accenno potrebbe essere quello al diabete nefrogenico insipido: scopriamo di seguito di cosa si tratta.
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Stavolta la ‘responsabilità’ non è della glicemia alta, bensì alla mancanza di vasopressina: in questo caso i reni producono una grande quantità di urina diluita, e quindi non sono in grado di restituire al corpo acqua filtrata.
Solitamente è ereditario, ma può anche avere una natura traumatica o dovuta a qualche malattia renale sopraggiunta nel corso della vita. Si deve diagnosticare con specifici esami sul sangue e delle urine.
Come per tutti i pasti del cane, bisogna evitare il consumo di sale e fare in modo che beva sempre tanta acqua, per scongiurare il pericolo di disidratazione. Meglio chiedere consigli al nostro veterinario per la procedura da seguire.
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Antonio D’Agostino
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