Le malattie del Cane da pastore di Brie, chiamato anche Berger de Brie o Briard. Un cane dall’aspetto caratteristico, inconfondibile.
In questo articolo, vi metteremo al corrente delle malattie del Cane da pastore di Brie e tutte le informazioni molto utili, inerenti al suo stato di salute.
Per conoscere bene questa parte di vita di questa razza, occorre fare un minimo accenno alle sue origini e le sue caratteristiche.
Sapere da dove viene e come nasce è il punto di partenza per capire quali sono le sue attitudini e le sue problematiche. Scopriamo, quali le patologie di questa razza.
Malattie del Cane da pastore di Brie
Il Cane da pastore di Brie è una delle razze più antiche dalle origini francesi.
Si tratta di un cane di taglia grande, misura circa misura circa 62-68 cm e pesa circa 38,5 kg.
Dotato di una corporatura massiccia e muscolosa, robusta e ben proporzionata, ma sa essere molto agile e attivo.
Possiede un mantello lungo e ondulato. I colori più comuni sono il nero e il fulvo, anche se si vede in giro anche il grigio ardesia.
Il Cane da pastore di Brie può avere una durata di vita media pari a 10-12 anni, basta avere poche ma buone attenzioni per renderlo felice e mantenerlo in salute.
Anche se si tratta di una razza con una buona resistenza, con solo poche patologie a suo discapito.
Vediamo quali queste malattie del Cane da pastore di Brie.
Displasia dell’anca
La displasia dell’anca nel Cane da pastore di Brie, è una patologia ereditaria perciò attribuita a soggetti geneticamente predisposti.
Esistono, diversi gradi di questa malattia che possono essere più o meno gravi. Nei casi più gravi può verificarsi fin da cucciolo oppure manifestarsi nell’età adulta avanzata quando si hanno casi più lievi.
Questa condizione, si riscontra quando il femore non va sa posizionarsi nel modo corretto nella cavità dell’anca dell’animale, generando come conseguenza un andamento zoppicante e dolore intenso nel cane.
Possono verificarsi anche altri sintomi ma variano molto in funzione dell’età del cane, dello stadio di avanzamento della malattia e della limitazione del funzionamento dell’articolazione.
Esistono diverse terapie per la cura della displasia dell’anca nel cane, ma il trattamento più estremo richiede un intervento chirurgico.
Lussazione della rotula
La lussazione della rotula nel cane, si verifica con lo spostamento (in modo anomalo) della rotula (un piccolo osso che ha funzione di puleggia) dalla posizione normale in cui dovrebbe stare.
Spesso, la lussazione della rotula è congenita e, quando accade, colpisce entrambe le articolazioni.
Il segnale più frequente, consiste nel blocco improvviso della zampa posteriore, che rimane piegata senza riuscire a estendersi.
Nei casi più gravi, il trattamento consiste nell’intervento chirurgico, anche se può essere doloroso per l’animale.
Mentre, nei casi lievi è prevista la somministrazione di farmaci o integratori che limitino la degenerazione a livello delle cartilagini.
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Cecità notturna
La cecità notturna è una degenerazione precoce della retina che porta gradualmente ad una diminuzione o perdita della vista di notte e fino ad una totale cecità.
Porta ad una graduale perdita della visione. Circa il 5% dei Pastori di Brie sono portatori della mutazione genetica responsabile di questa malattia.
I primi segnali possono comparire dalla nascita, la perdita della vista avviene in ritardo, spesso dopo 5 anni.
Un test del DNA, denominato CNB permette di individuare la Cecità Notturna del Cane pastore di Brie con un’affidabilità superiore al 99%.
L’allevatore deve assolutamente individuare i suoi riproduttori con il test DNA ed evitare la riproduzione.
Atrofie progressiva della retina
L’atrofia progressiva della retina nel cane si manifesta quando le cellule che costituiscono la retina dell’occhio, muoiono.
La malattia si manifesta indistintamente in tutte le diverse razze di cane compresa la razza di Cane da pastore di Brie e a tutte le età.
Accorgersi della patologia da parte del proprietario è molto difficile, in quanto non mostra effetti o particolari sintomi di dolore.
Mentre, il veterinario grazie ad un esame specifico, potrà indagare in profondità e verificherà eventuali lesioni alla retina, chiaro indice della presenza di un’atrofia.
La vista del cane purtroppo è destinata a diminuire progressivamente, tuttavia l’animale svilupperà gli altri sensi in modo più intenso e saprà compensare la perdita della vista.
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