Malattia di Lyme nel cane, una patologia che può colpire e danneggiare la salute dell’animale domestico. Vediamo le cause scatenanti, i diversi sintomi e come curarla.
Poter proteggere e tutelare la salute del proprio cane è un compito nobile del suo padrone umano, ma non sempre si è infallibili. Ci sono alcuni problemi che si manifestano e non si può fare nulla per evitarlo. Però, si può conoscere il disturbo e imparare a curarlo. Vediamo, oggi, che cos’è la malattia di Lyme nel cane e cosa fare a riguardo.
Questa patologia è infettiva e può essere trasmessa anche in alcune regioni del nostro Paese. Leggiamo, nello specifico, da cosa viene scatenata e quali sono i sintomi che si presentano in Fido.
Ciò che un padrone desidera per il suo caro peloso sono benessere e felicità quotidiana, che possa essere sempre vivace ed entusiasta della sua vita insieme all’umano che l’ha scelto.
Eppure, possono verificarsi, lungo il corso dell’esistenza del cane, delle problematiche o malattie contro cui occorre combattere per potervi porre fine.
Essere di aiuto e di sostegno all’animale domestico, è necessario per non farlo sentire solo e per cacciare tutta l’energia per superare un momento difficile.
Il cane può essere soggetto a varie patologie, alcune di origine infettiva, come la malattia di Lyme. Si tratta di una malattia provocata da un batterio patogeno, il Borrelia burgdorferi.
Oltre ad essere trasmessa da questo batterio, questa malattia ha altre specie di Borrelia, come Borrelia afzelii e Borrelia garinii.
In Italia, la malattia di Lyme nel cane viene trasmessa dalle zecche dei boschi, cioè Ixodes ricinus, aracnide che si nutre di sangue degli animali, che popolano appunto boschi e zone rurali.
Sono le zecche a trasmettere il patogeno nell’animale quando lo mordono per succhiarne il sangue. Una volta penetrati nella cute, i batteri si diffondono nell’intero organismo.
Parliamo di una malattia infettiva che si presenta con sintomi variabili nell’animale che ne viene colpito.
Il primo sintomo a manifestarsi è, sicuramente, il rush cutaneo nella zona in cui il cane è stato morso. Questo sintomo, però, è difficile da individuare, a causa del folto pelo.
Tra i 2 e i 5 mesi, circa, possono poi presentarsi i seguenti sintomi e segnali:
Inoltre, il cane colpito può accusare dolori articolari e gonfiore al gomito, al tarso e al ginocchio.
Trattandosi di una malattia multisistemica, la malattia di Lyme nel cane non viene quasi mai diagnosticata subito e, quindi, trattata per tempo, per cui può colpire gli organi, come reni, fegato e anche il cuore.
Ci sono casi in cui sembra non essersi sviluppata la malattia, non essendoci sintomi nell’animale che riportino ad essa.
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É necessaria una diagnosi accurata della patologia, per cui il cane verrà sottoposto ad una visita che prevede degli esami specifici. Vediamo in cosa consistono e qual è il trattamento previsto.
Come abbiamo anticipato, la malattia di Lyme può essere difficile da diagnosticare per tempo. Per questo, se ci sono dei dubbi, è bene intervenire subito e analizzare le condizioni del cane.
Riscontrando i vari sintomi presenti in Fido, si procederà ad una precisa anamnesi, eseguendo test specifici all’animale, proprio per rilevare il processo infettivo.
Purtroppo, questi batteri delle zecche possono essere presenti nell’animale per anni, in cui il peloso può guarire in modo spontaneo, senza una terapia farmacologica.
L’infiammazione può essere rivelata tramite gli esami delle urine, che sono in grado di mostrare l’infiammazione in atto e anche la presenza di danni ai reni.
Se diagnosticata e trattata in modo precoce, questa patologia può avere una prognosi buona nell’animale.
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Il suo trattamento consiste nella somministrazione di antibiotici, quali amoxicillina, doxiciclina e azitromicina, della durata di almeno tre settimane.
Il suo veterinario di fiducia, potrebbe decidere di prescrivere anche dei principi attivi, in base ai sintomi presenti in Fido.
Si può impedire lo sviluppo di questa malattia sottoponendo il cane al trattamento anti–zecca, da effettuare prima dell’inizio di un periodo in cui è a rischio.
Dopo aver frequentato delle zone rischiose per la sua salute, quindi boschi, aree rurali, bisogna sottoporre a controllo il peloso, in particolare osservando testa, torace, ascelle e inguine.
Nell’arco dell’anno, si devono assicurare dei controlli periodici dal medico curante, in modo tale da prevenire problemi seri di questa portata.
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