L’iponatriemia, che può colpire anche il cane, non è una vera e propria patologia; al contrario, è la conseguenza di diverse possibili cause.
Più che una malattia, l’iponatriemia è definibile quale anomalia dell’organismo, innescata da altre patologie (e tale da porsi quale sintomo di quest’ultime) e può colpire anche il cane. Scopriamo quali sono le principali cause, quali i sintomi principali cui fare attenzione, quali le cure più efficaci.
L’iponatriemia indica un livello di sodio nel sangue troppo basso rispetto alla soglia ordinaria, che nel cane è da individuarsi nel parametro 140 mEq/l.
Le cause da cui può derivare il disturbo sono molteplici. Tra esse diverse patologie, come ad esempio l’insufficienza renale od il morbo di Addison.
Tra le principali responsabili dell’iponatriemia anche l’insufficienza cardiaca. Ulteriori cause sono la sindrome nefrosica, l’edema, la diuresi dovuta ad uso eccessivo di diuretici o all’ostruzione della vescica. Anche una forte diarrea può causare la diminuzione del livello di sodio presente nel sangue del cane.
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I sintomi dell’iponatriemia nel cane possono essere diversi, alcuni dei quali molto gravi.
L’animale con carenza di sodio nel sangue presenterà i segni della letargia. Possibili anche disturbi alimentari come ad esempio l’anoressia.
I sintomi più gravi sono quelli neurologici. Le convulsioni, ad esempio, possono indicare che il livello di sodio nel sangue è troppo basso; nei casi più gravi, l’animale può entrare in coma. Un altro sintomo dell’iponatriemia, comune a molte malattie, è il vomito nel cane.
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In presenza dei suddetti sintomi è bene intervenire tempestivamente, portando il proprio amico a quattro zampe dal proprio veterinario di fiducia.
Il professionista potrà procedere alla diagnosi anche facendo un semplice emocromo al cane, che evidenzierà un livello di sodio nel sangue al di sotto della media.
Non esiste una cura predefinita; come detto, l’iponatriemia è una condizione anomala che può dipendere da una pluralità di cause diverse. L’approccio terapeutico varierà a seconda del responso della diagnosi: sarà fondamentale dunque agire sulla causa che ha determinato l’abbassamento del livello di sodio nel sangue.
Fermo restando la somministrazione, per via endovenosa, di soluzioni reidratanti che ripristinino i valori ordinari. L’importante è che il tutto avvenga gradualmente: un aumento repentino potrebbe dar corso a crisi neurologiche nel cane.
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A. S.
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