Linfoadenopatia nel cane, una malattia che può colpire qualunque razza. Vediamo di capirne le cause, i diversi sintomi, la diagnosi e la cura prevista per fido.
Per l’amato amico a quattro zampe non esiste una immunità alle malattie più comuni, nonostante gli sforzi quotidiani per fare sì che si mantenga in salute. Alcune patologie possono colpire qualunque razza canina e di qualsiasi età, senza distinzione, con il rischio che siano infettive. Vediamo, in questo articolo, in cosa consiste la linfoadenopatia nel cane e come si può intervenire a riguardo.
Questa è una patologia che colpisce il sistema linfatico dell’animale domestico, quindi i linfonodi. Leggiamo, nello specifico, che cos’è, quali sono le cause scatenanti e in che modo si può manifestare nel soggetto colpito.
Il cane può essere molto sensibile ad alcune patologie comuni e, spesso, non ha a che fare é con la razza di appartenenza né con la sua età.
Può capitare di notare dei comportamenti anomali e dei sintomi strani nel proprio animale domestico, colpito da una specie di malessere generale. Allora, è importante effettuare dei controlli periodici e osservare l’aspetto del peloso.
Una delle malattie comuni del caro fido può riguardare i suoi linfonodi. Se si nota un’ingrossamento anomalo dei linfonodi, un rigonfiamento strano, potrebbe trattarsi di una patologia chiamata linfoadenopatia.
Con linfoadenopatia nel cane si intende proprio un processo di tumefazione dei linfonodi, ovvero le ghiandole presenti in varie parti del corpo dell’animale.
I linfonodi fanno parte di un sistema linfatico e sono molto importanti, in quanto difendono l’organismo dagli agenti patogeni, quindi virus e batteri.
La linfoadenopatia può manifestarsi sia per cause infettive che per cause non batteriche. Le cause infettive della malattia sono:
Le cause non batteriche, invece, sono le seguenti:
La linfoadenopatia nel cane può essere asintomatica nella maggior parte dei casi. Quando presenta i suoi molti sintomi, però, ce ne si accorge soprattutto toccando il gonfiore anomalo su bocca e gola. I sintomi principali della malattia sono i seguenti:
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In presenza di ingrossamento dei linfonodi e altri sintomi nel cane, occorre effettuare dei controlli approfonditi per la diagnosi della malattia e decidere per la cura migliore. Continuiamo a leggere qui di seguito.
Se si notano sintomi evidenti e segnali di sofferenza come quelli riportati sopra, bisogna subito contattare il proprio veterinario di fiducia e sottoporre a controllo completo fido.
Il medico veterinario effettuerà degli esami specifici e completi all’animale.
Sono previste sempre le analisi delle urine e del sangue, il profilo ematico chimico e l’emocromo completo, il pannello elettrolitico.
Verranno richiesti anche dei test sierologici per anticorpi contro i batteri e i funghi.
Inoltre, una radiografia permetterà al veterinario di controllare la condizione dei linfonodi e verificare i possibili danni causati dall’ingrossamento di essi ad altri organi vicini.
Per il cane colpito da linfoadenopatia, la cura dipende dalla causa che l’ha provocata.
Bisognerà curare la causa scatenante per capire come agire e osservare la reazione di fido.
Basandosi sui risultati degli esami effettuati, il medico deciderà per la somministrazione di farmaci nel cane malato.
Ogni cura fai da te è assolutamente vietata per la salute, e la vita stessa, dell’animale domestico. É sempre consigliato di recarsi in clinica e affidare il cane alle cure e all’esperienza del medico esperto.
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