La parafimosi nel cane è una tipica condizione di salute che grava sul cane maschio. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
Molto spesso davanti alla scelta di adottare o acquistare un cane non solo ci soffermiamo alla predilezione verso una razza specifica, bensì iniziamo ad avere delle perplessità anche sul genere. Meglio maschio o meglio la femmina? Da questo dubbio atroce iniziamo a valutare i pro e i contro di entrambi, senza pensare minimamente che in ambedue i casi ci possono essere complicazioni legate al genere, in quanto nessuno dei due è più o meno problematico dell’altro.
Maschi e femmine hanno ovvie differenze anatomiche, ciò vuol dire che alcune condizioni di salute riguardano le femmine, mentre altre riguardano solo i maschi. In questo articolo in particolare andremo a trattare una delle condizioni di salute tipicamente del cane maschio, ossia la parafimosi nel cane.
Innanzitutto partiamo col dire cos’è la parafimosi nel cane è trattata come un’emergenza veterinaria e bisognerà intervenire quanto prima per non creare disagi all’animale. Per quanto riguarda il cane maschio ha diverse patologie che riguardano il pene e la parafimosi è una di loro. Si tratta di una malattia che può colpire l’apparato genitale del cane.
In parole molto semplice, consiste nell’impossibilità del cane di ritrarre il pene nella sede prepuziale in seguito ad un’erezione. Parliamo di una patologia alquanto pericolosa, poiché, se non curata nel modo opportuno può portare alla cancrena dell’organo e provocare gravi danni ai tessuti dell’asta.
Le cause principali di questa condizione sono: infezioni, traumi o la presenza di corpi estranei, ma può verificarsi per moltissime altre ragioni sempre e solo nei cani maschi, come ad esempio:
Mentre alcune razze possono essere maggiormente predisposte per questioni ereditarie, come ad esempio: pastori tedeschi e golden retriever.
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I sintomi di parafimosi nel cane dipendono da quanto dura, il cane inizialmente non percepisce alcun dolore al pene ma anzi è normale, ma successivamente si verificano i seguenti sintomi:
Per poter effettuare una diagnosi il veterinario, si baserà su alcune analisi di routine del cane e una visita medica fisica accurata. Anche se in alcuni casi, l’attributo dell’animale risulta molto doloroso, che si rende necessaria l’anestesia dell’animale. Al veterinario molto spesso basta una semplice occhiata esterna per potersi rendere conto del tipo di problematica e la causa.
Stabilita la diagnosi, il veterinario solitamente procede con una manovra per sistemare la situazione a mano. Questa manovra prevede il riposizionamento corretto del prepuzio, garantire nuovamente la circolazione peniena e il riposizionamento del pene dentro al prepuzio.
In altre parole il medico tirerà delicatamente indietro il prepuzio, fino a ritrovare l’orifizio e a ricollocarlo nella sua posizione naturale. In altri casi meno gravi il veterinario procederà con degli impacchi freddi o l’applicazione di pomate lubrificanti per far ritornare l’organo nella sua posizione naturale.
Mentre nei casi invece molto gravi è necessario un intervento chirurgico per poter aumentare di larghezza la fessura prepuziale e consentire al pene di ritrarsi. Altre terapie invece possono essere:
Infine insieme a queste terapie è fondamentale somministrare al cane antibiotici e antidolorifici. Terminata la cura, bisognerà portare il cane a controllo, soprattutto se la soluzione si è avuta grazie ad un’operazione chirurgica. In merito invece alla capacità riproduttiva del cane successivamente al problema dipende dalla gravità del problema e dal tipo di intervento subito. Generalmente non si tratta di una convalescenza lunga.
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Raffaella Lauretta
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