Ischemia nel cane, una condizione problematica che non va mai sottovalutata. Leggiamo, qui, quali sono le cause scatenanti, i sintomi che si presentano e qual è la sua cura.
Durante la sua esistenza, l’amico a quattro zampe può attraversare tanti momenti felici che si intervallano a momenti più difficili, in cui la sua salute viene messa a dura prova. Il pet domestico può essere colpito da malattie più o meno gravi. Vediamo, ad esempio, come si presenta l’ischemia nel cane e come intervenire.
Ischemia nel cane: le cause principali
Si tratta di una patologia che non va assolutamente trattata con sufficienza, in quanto può compromettere le funzioni del cervello, i cui sintomi possono comparire all’improvviso. Approfondiamo tutto qui di seguito.
Troppo spesso, si pensa con ingenuità che alcune malattie o sindromi più serie che colpiscono per lo più noi esseri umani, non possano mai presentarsi nel caro amico peloso.
Invece, anche il cane può essere colpito da patologie simili a quelle che interessano le persone, perché non sono esclusive di alcune specie rispetto ad altre.
Dunque, ciò che fa stare male l’uomo può comparire anche nell’animale domestico e bisogna informarsi il più possibile perché si possa intervenire correttamente in suo aiuto.
Imparare a riconoscere i segnali e i sintomi di una malattia specifica ci rende aiutanti migliori per il pet che abbiamo scelto come amico della vita.
Gestire male le condizioni di salute di fido, dall’alimentazione ai controlli periodici può soltanto peggiorare la sua situazione. Ma andiamo con ordine, vedendo che cos’è l’ischemia nel cane.
Parliamo di ictus nel cane, ovvero l’interruzione del flusso di sangue in una zona specifica del cervello nell’animale. Una volta che viene compromessa l’ossigenazione del cervello, ne risentono le cellule, portando anche a non farlo funzionare più.
Esistono due tipi di ictus, che è necessario saper differenziare per poter aiutare bene il cane in difficoltà:
- Ischemico o embolico: si presenta quando si verifica un coagulo o un embolo, che può limitare in modo parziale o totale il flusso sanguigno, comportando una riduzione dell’ossigeno per il cervello.
- Ictus emorragico: si verifica con la rottura di un vaso sanguigno, che causerà un’emorragia cerebrale.
Perché si verifica l’ischemia nel cane
Questa grave patologia può manifestarsi per varie cause ed è proprio l’ischemia ad essere responsabile, poi, dell’ictus. Le cause principali di tale condizione sono le seguenti:
- Ipertensione arteriosa: negli esemplari con una pressione sanguigna alta possono soffrire di ischemia.
- Piastrinopenia: le piastrine basse nel cane provocano l’ictus emorragico, poiché è compromessa la coagulazione.
- Neoplasia: è la composizione anomala di un tessuto, benigno o maligno, che può causare ostruzioni nel flusso sanguigno, capaci di fermare l’ossigenazione del cervello.
- Parassiti del cane o embolia: la presenza di parassiti, come la dirofilaria, migrano nel flusso sanguigno oppure formano un embolo raggruppandosi, ostruendo il sangue al cervello.
- Endocardite: un’infezione batterica può provocare coaguli, che ridurranno il giusto apporto di sangue al cervello del cane.
- Malattia di Von Willebrand nel cane: si tratta di una patologia del sangue che può facilitare l’ictus emorragico.
- Coaguli post-chirurgici: dopo l’intervento chirurgico, possono formarsi coaguli di sangue.
I sintomi tipici dell’ischemia nel cane
I sintomi dell’ischemia possono comparire all’improvviso e sono strettamente collegati all’area del cervello interessata:
- Debolezza muscolare;
- Il cane non mantiene una postura corretta;
- Forte mal di testa;
- Febbre alta nel cane;
- Nistagmo;
- Paralisi;
- Sindrome vestibolare;
- Atassia del cane;
- Convulsioni.
Con la presenza di due o più sintomi nel proprio animale, si consiglia di contattare subito il veterinario di fiducia e sottoporlo a visita medica.
Fido e la sua patologia: diagnosi e cura prevista
Siccome l’ischemia si può ricondurre a varie cause ed è una patologia grave, il suo veterinario dovrà sottoporlo a diversi esami specifici. Vediamo in cosa consiste la diagnosi e quale può essere la cura adatta al cane colpito.
Come abbiamo detto, nel caso in cui si notino più sintomi nel cane e cambiamenti improvvisi nel suo comportamento, si deve subito avvisare il veterinario e farlo visitare.
Tenendo conto che sono tante le cause della patologia, il veterinario verificherà le sue condizioni tramite alcuni esami complementari, per avere un’idea più chiara sulla situazione.
Innanzitutto, bisognerà capire l’entità dell’ictus che ha colpito il pet, tramite l’anamnesi. Per la diagnosi definitiva, poi, si procederà attraverso la tomografia computerizzata.
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Dopodiché, si continuerà con le analisi del sangue e delle urine, insieme all’ematologia chimica del sangue.
Misurando i tempi della coagulazione e tramite i test endocrinologi, si potrà individuare la causa precisa dell’ischemia.
D’obbligo sono anche i test emodinamici, insieme alla misurazione della pressione sanguigna, l’elettrocardiogramma, l’ecocardiogramma, i raggi X e gli ultrasuoni, in modo tale da escludere ogni neoplasia.
Purtroppo, l’ischemia nel cane non ha una cura specifica, ma è prevista una terapia di sostegno che si adatti alle esigenze del cane che ne viene colpito.