Ipopituitarismo nel cane, un disturbo che ha conseguenze molto gravi nel proprio animale. Vediamo di capirne le cause, i sintomi vari e la cura prevista per fido.
Esistono delle malattie e dei disturbi che nascono in maniera subdola nell’amico a quattro zampe e che possono essere conseguenze di problemi pregressi di cui non si era a conoscenza. Una condizione critica può essere l’ipopituitarismo nel cane, di cui approfondiamo in questo articolo, leggendo delle sue cause, i diversi sintomi e la sua cura.
Si tratta di un disturbo complesso che è legato alla ghiandola pituitaria del peloso domestico. Vediamo di capire, insieme, che cos’è precisamente, quali sono le cause scatenanti e i vari sintomi che si manifestano.
L’amico a quattro zampe può soffrire, purtroppo, di alcuni disturbi non sempre facili da individuare e che influenzano negativamente la sua vita quotidiana.
Da quando è cucciolo all’età anziana, fido può trovarsi ad affrontare situazioni difficili per la sua salute fisica e psicologica. Una condizione molto negativa e spiacevole può verificarsi se inizia a soffrire di ipopituitarismo. Ma di cosa si tratta?
É un disturbo che dipende dalla produzione di ormoni nel cane. Questo significa una disfunzione della ghiandola pituitaria, che si trova alla base del cervello del cane. Comporta una bassa produzione ormonale, indispensabile nell’animale.
Parliamo di un disturbo che colpisce, di solito, i cani che hanno un’età compresa tra i due e i sei mesi di vita. Sembra che esistano delle razze canine predisposte a questo problema, come lo Spitz, il Pastore tedesco, il Pinscher e il Weimaraner.
Le cause scatenanti dell’ipopituitarismo in fido sono sono diverse. Può esserci una ragione legata all’ormone della crescita oppure per natura congenita o anche un tumore benigno.
I traumi e radioterapia sono altre possibili cause della presenza del disturbo.
L’ipopituitarismo nel cane presenta una varia sintomatologia, a seconda degli ormoni mancanti e dei danni al suo corpo. Per esempio, la mancanza dell’ormone GH può comportare lo sviluppo del nanismo nel cane.
Delle anomalie sessuali possono verificarsi se c’è carenza degli ormoni luteinizzanti. I sintomi tipici del peloso colpito sono i seguenti:
Dobbiamo sapere che è in base al deficit ormonale che le conseguenze possono essere più o meno gravi nel proprio cane. In ogni caso, si consiglia di contattare il medico veterinario il prima possibile, notando la comparsa di uno o più sintomi tra quelli elencati.
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É fondamentale intervenire presto per poter effettuare la diagnosi precisa della condizione di fido e aiutare l’animale domestico con il trattamento più adeguato a lui. Vediamo quali sono i consigli migliori per agire nel modo corretto e risolvere.
Nel caso il cane soffra di ipopituitarismo, è essenziale intervenire nel minor tempo possibile per lasciare al veterinario tutta la tranquillità per effettuare gli esami necessari durante il controllo medico.
Per effettuare una diagnosi corretta, al medico servirà conoscere le sue condizioni di salute attuali ed eventuali malattie pregresse, oltre che sapere della sua crescita e del suo comportamento tipico, insieme ad eventuali traumi vissuti in passato.
Dopo aver ricevuto queste informazioni importanti, verranno effettuati gli esami del sangue e delle urine. Tramite questi esami sarà possibile verificare i seguenti problemi:
Il veterinario deciderà per un prelievo mattutino per l’animale, con lo scopo di verificare i livelli di TSH e prolattina, insieme ad altri test di laboratorio per accertarsi del livello degli ormoni nel sangue.
Utile per la diagnosi precisa è il test dinamico, per il controllo dei livelli di ACTH e GH. Attraverso i raggi X, poi, potranno essere individuati una cisti o il cancro nel cane.
Per quanto riguarda la cura del disturbo, generalmente verranno somministrati gli integratori dell’ormone della crescita per tre volte a settimana, in un periodo di quattro settimane.
É bene sapere che la cura ormonale verrà sospesa in caso di glucosuria e qualora la glicemia dovesse risultare superiore a 150 mg/dL. Dopò già due mesi dall’inizio del trattamento ormonale, la pelle e il pelo di fido dovrebbero ottenere dei miglioramenti.
Occorre sapere che il tumore della ghiandola pituitaria può essere rimosso con la chirurgia, ma la prognosi a lungo termine non dà buone speranze.
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Ilaria G
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