L’intertrigine può colpire anche il nostro amico a quattro zampe: scopriamo come si cura e quali sono le razze di cane più esposte al disturbo.
In medicina (anche quella veterinaria) la miglior arma a nostra disposizione è la prevenzione. Tuttavia non sempre basta. Anzi, in alcuni casi poco si può fare verso la predisposizione verso una determinata patologia. È il caso dell’intertrigine nel cane, all’insorgenza della quale alcune razze sono particolarmente predisposte. Scopriamo di quali si tratta e come si cura il disturbo.
L’intertrigine è una patologia cutanea, che colpisce il cane nelle zone del corpo in cui due strati di pelle contigui vengono in contatto.
In altri termini, è un’infiammazione dovuto allo sfregamento della pelle; non a caso viene definita dermatite delle pieghe cutanee.
Le zone più colpite dalla malattia sono il collo, la coda, sulle labbra e nella zona genitale. La parte colpita si presenta arrossata; nei casi in cui l’infiammazione si presenti in uno stato avanzato, sulla pelle si formano della piaghe che emanano cattivo odore.
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Come detto, vi sono alcune razze di cani più predisposte delle altre. Non per ragioni genetiche, ma per le caratteristiche fisiche degli esemplari ad essa appartenenti. La patologia, d’altronde, trova il proprio campo fertile nelle zone di contatto tra due strati cutanei vicini.
In alcune razze, di norma in sovrappeso, e che presentano i cosiddetti rotolini di grasso, si presentano le condizioni ideali per la proliferazione della malattia; così come nelle razze brachicefale.
Le razze più predisposte all’insorgenza del disturbo sono:
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Quando si parla di salute la prevenzione è fondamentale. Far condurre al cane uno stile di vita sano, con la somministrazione di un regime alimentare sano ed equilibrato, un adeguato esercizio fisico ed un ambiente di vita confacente alle caratteristiche etologiche dell’animale è fondamentale.
Curare l’igiene di Fido è altrettanto fondamentale, sia nella pulizia del corpo, sia nella cura dell’ambiente in cui vive; l’umidità favorisce particolarmente la proliferazione dei batteri responsabili dell’intertrigine nel cane.
Purtroppo, come specificato agli esordi dell’articolo, non sempre la prevenzione è sufficiente; alcune razze sono particolarmente predisposte alla patologia a causa della propria conformazione fisica. Pertanto, quando adottiamo un cane di razza, dobbiamo essere consci che l’insorgenza della malattia è una probabilità che dovremmo poter affrontare.
Detto questo, una volta che l’intertrigine si sia manifestata sul corpo dell’animale, non resta che rivolgersi tempestivamente al proprio veterinario di fiducia, al fine di evitare che l’infiammazione degeneri e si aggravi.
Il professionista, a seconda dello stato di avanzamento della malattia, potrebbe consigliare la somministrazione di antibiotici per ridurre l’infezione. L’uso dei medicinali dovrà essere coadiuvato dall’adozione di un regime dietetico ricco di acidi grassi, per favorire l’idratazione della pelle dell’animale.
Fondamentale sarà ridurre i chili di troppo, per il raggiungimento del peso forma; altrettanto importante assicurare la pulizia regolare delle zone del corpo del cane colpite da intertrigine.
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A. S.
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