Riuscireste a notare i primi sintomi di un infarto nel cane? E’ assolutamente necessario capire quali sono i segnali, le cause e cosa fare per evitare il peggio.
Purtroppo non è una cosa che colpisce solo noi umani: anche i nostri fedeli amici a quattro zampe possono soffrire di un improvviso attacco di cuore. Ma noi umani saremmo in grado di capirlo in tempo e di prendere giusti provvedimenti prima che sia troppo tardi? E’ molto importante riconoscere i sintomi dell‘infarto nel cane e magari evitare tutte quelle cause scatenanti che lo provocano. Infine una serie di suggerimenti su quali siano le mosse giuste da fare per salvare la vita del nostro prezioso Fido.
Tutti i cani sono a rischio di infarto? Sì, così come gli uomini, ma il rischio è maggiore nei cani anziani. Ma come funziona normalmente il battito cardiaco nel cane? E’ uno dei primi parametri che un veterinario valuta durante una visita: si controlla cuore e respirazione, esattamente come in noi umani.
Per calcolare se il nostro cane ha un battito cardiaco regolare, dovremmo calcolare dai 60 ai 90 battiti al minuto. Nel cane molto giovane e cucciolo, i battiti sono di più: da 100 a 130 al minuto. Non è solo questione di età ma anche di taglia: più è grande il cane, minore sarà il numero di pulsazioni.
Per calcolare il numero di battiti cardiaci basterà prendere la zampa del cane e pigiare sulla vena con le dita: appena notiamo che c’è qualcosa di irregolare nel suo battito, prenotiamo una visita dal veterinario.
E’ ovvio che sta a noi padroni notare quali sono i segnali che il corpo di Fido ci invia per farci capire che c’è qualcosa che non va. Di certo avrà un aspetto e un comportamento diverso dal solito, ma i vari segnali si possono riassumere con:
Talvolta purtroppo può capitare che Fido non faccia nemmeno in tempo a farci capire che non sta bene perché la morte potrebbe sopraggiungere improvvisamente. Inoltre ci sono sintomi diversi a seconda se si tratti di insufficienza cardiaca congestizia a sinistra o a destra.
Come già premesso, il cane anziano è maggiormente esposto a rischio di infarto, il cui quadro clinico è già aggravato da altre malattie cardiache canine, renali e problemi di diabete. Ci sono cosa che possiamo ‘evitare’ per non correre il rischio di infarti: una di esse è sicuramente una maggiore attenzione all’alimentazione di Fido.
Se notiamo che il cane ha spesso la tosse, affanna e ha problemi respiratori più o meno gravi, soffre già di diabete e di obesità nel cane, è un soggetto assolutamente a rischio di infarto.
Dal punto di vista circolatorio, le arterie coronarie possono essere ‘otturate’ da placche di grasso indurite: in questo modo non arriva sangue al miocardio e ciò provoca un infarto. Altre cause possono essere: aritmie, cattivo funzionamento delle valvole cardiache e infiammazione del pericardio.
Qual è la cosa peggiore che può accadere al nostro cane che ha un infarto? Purtroppo la morte, dunque una condizione che non ha alcun rimedio. Diciamo che l’esemplare canino ideale per un infarto non ha una vita semplice: presenta tutti quei segnali che già abbiamo elencato in precedenza.
Il modo migliore per prevenire questo rischio è sottoporre il nostro cane, specialmente se anziano, a periodiche visite dal veterinario. In particolare se Fido soffre di problemi cardiaci, è doveroso procedere con controlli mirati e specifici.
Alcune razze sembrano più a rischio di altri, ma naturalmente non bisogna considerarla una regola generale e valida per tutti. Esse sono: Boxer, Dobermann, Irish Wolfhounds e Deerhounds.
Francesca Ciardiello
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