L’inerzia uterina secondaria è una delle complicazioni che possono sorgere durante il parto del cane: scopriamo insieme in che cosa consiste.
Il parto del nostro amico a quattro zampe è uno dei momenti più belli che possiamo avere la fortuna di vivere. Tuttavia può nascondere delle insidie. Una di esse è l’inerzia uterina secondaria, che può complicare il travaglio e mettere a rischio la vita del cane. Ecco un breve prospetto delle informazioni più utili da conoscere sull’argomento.
I vari tipi di distocia
Nonostante gli enormi progressi dell’essere umano nel campo della medicina, di parto si muore ancora; figurarsi tra gli animali, anche domestici, che normalmente partoriscono in casa, senza l’assistenza di personale medico-veterinario.
Ma anche il cane può avere un parto difficile, conosciuto, in termini tecnici, come distocia. E l’esito può essere fatale per il nostro amico a quattro zampe. Sono tre i tipi di distocia nel cane:
- Materna
- Fetale
- Placentare
La prima è la più comune delle 3, avendo un’incidenza del circa 60%. Come rendersi conto che il cane ha un parto difficile? Pur senza una particolare esperienza in materia, ci accorgeremo quando inizieranno le contrazioni più vigorose dell’animale.
Se ad esse, entro un breve termine, non segue la nascita di alcun cucciolo, dobbiamo iniziare a preoccuparci; fermo restando che le difficoltà possono insorgere anche dopo la nascita del primo piccolo, dunque a parto già iniziato.
Va altresì osservata la presenza di eventuali scoli animali vaginali (che si presentano, ad esempio, in assenza dell’espulsione di un feto), oltre alle condizioni generali dell’animale.
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Inerzia uterina secondaria nel cane
La distocia materna del cane, a sua volta, si può presentare in tre forme:
- Inerzia uterina primaria
- Inerzia uterina secondaria
- Distocia fetale
L’inerzia uterina secondaria è causata dall’incapacità o dall’impossibilità dell’utero del cane di contrarsi, cagionando l’interruzione, temporanea o definitiva, delle contrazioni; condizione che si verifica soprattutto dopo un lungo sforzo improduttivo, a causa di varie ragioni ostative, che ostruiscono il passaggio del feto.
Tra esse annoveriamo:
- Rottura della parete dell’utero (a cui spesso si correla la peritonite nel cane)
- Torsione dell’utero, piuttosto rara
- Traumi pelvici
- Canale del parto di dimensioni non sufficienti
- Ernia inguinale o perineale
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Come intervenire
Se durante il travaglio ci accorgiamo dell’insorgenza dei sintomi precedentemente descritti, è necessario intervenire tempestivamente, trasportando il cane presso il proprio veterinario di fiducia od una clinica per animali.
In questo caso è sconsigliata la visita a domicilio; nonostante in apparenza appaia la cosa più ragionevole (perché consente all’animale di non essere spostato) potrebbe rivelarsi controproducente, laddove sorga la necessità di intervenire chirurgicamente.
In alcuni casi è possibile programmare in anticipo l’operazione: parliamo del parto cesareo della cagna appartenente a determinate razze canine (quelle toy) particolarmente esposte alla distocia.
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A. S.