Il tuo cane potrebbe avere l’ADHD: scopri tutti i segnali rivelatori

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By Francesca Ciardiello

Salute dei Cani

Un disturbo non solo umano ma anche del nostro amico a quattro zampe: come capire se il cane ha l’ADHD e cosa fare dopo la diagnosi.

Il tuo cane potrebbe avere l'ADHD: scopri tutti i segnali rivelatori
Il tuo cane potrebbe avere l’ADHD: scopri tutti i segnali rivelatori
(foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

E’ una condizione estremamente frequente nei bambini ma anche negli adulti, non sempre riconosciuta in tempo. Si tratta, come vedremo meglio in seguito, di scarsa attenzione ai dettagli, difficoltà di ascolto e concentrazione, che spesso hanno come effetti errori nel rendimento. Ma la scoperta è che, secondo alcuni esperti, anche i cani potrebbero soffrirne: ecco quali sono i segnali rivelatori del disturbo da ADHD nel cane e come procedere dopo un’eventuale diagnosi.

ADHD nel cane come negli umani: in cosa consiste

Iniziamo dall’interpretazione della sigla: per cosa sta ADHD? Si traduce con: ‘Attention Deficit/Hyperactivity Disorder’, ovvero un disturbo dell’attenzione e iperattività iperattività. Ma cosa significa? Nei comportamenti si traduce con una scarsa capacità di prestare attenzione a un’attività e da una grande vivacità o impulsività, fattori che ostacolano lo sviluppo e la funzionalità del soggetto.

Cane iperattivo
ADHD nel cane: se il cane è sempre irrequieto e si agita (foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Potremmo trovarci in una situazione del genere non solo con un bambino ma anche con un cane: se ci troviamo a correre dietro al nostro Fido che non ci ascolta, potrebbe non accadere solo perché è momentaneamente distratto o non educato all’ascolto, ma anche perché potrebbe avere il disturbo da ADHD. Infatti un team di ricercatori finlandesi ha espresso la propria teoria sul Translational Psychiatry sul fatto che i cani, così come gli umani, possono mostrare dei segnali che potrebbero insospettire il padrone e portare a questa diagnosi.

ADHD nel cane: è questione di razza?

Lo studio finlandese è stato condotto su un campione di circa 11mila cani in tutto il mondo: in questo modo si è arrivati a formulare l’idea che anche i cani possano avere questa condizione e in quali tipologie canine è più frequente. Si tratta infatti di esemplari di sesso maschile, giovane e solitamente abituato a stare da solo e non in compagnia dei suoi umani o di altri animali per oltre 8 ore al giorno.

Pare che anche la razza abbia la sua influenza nello sviluppare o meno questo disturbo: pare che tra i cani iperattivi e anche alcuni dediti al lavoro, come ad esempio il Pastore tedesco e Collie e di taglia media. Da non dimenticare che anche l’approccio dei padroni nei confronti dei loro beniamini ha la sua importanza: infatti quelli che adottano cani e che sono alle prime armi optano spesso per esemplari docili e tranquilli, come i Chihuahua (i tipici cani da compagnia insomma) e magari di piccole dimensioni; mentre dalla seconda esperienza in poi tendono ad accogliere cani più dinamici e inclini a sviluppare questo disturbo.

Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Come gestire un cane iperattivo: le cause e i rimedi

ADHD nel cane: i segnali da cogliere per arrivare a una diagnosi

Ma cosa dovrebbe fare un cane per farci pensare che potrebbe soffrire di ADHD? E’ bene specificare che i segnali che andremo ad elencare si manifestano quasi sempre nei primi 2-3 mesi di vita del cucciolo (addirittura si parla di un range temporale che va dalle 6 alle 7 settimane dalla nascita) e si tratta di:

Collie in un prato
ADHD nel cane: una razza ‘a rischio’ e il Collie (foto Canva – amoreaquattrozampe.it)
  • tendenza a mordere ogni cosa,
  • costante stato di irrequietezza e sempre in movimento,
  • eccitazione eccessiva e indomabile,
  • voracità nei confronti del cibo,
  • istinto di esplorare luoghi,
  • curiosità costante verso oggetti e luoghi,
  • stato di agitazione nei posti che non conosce,
  • fastidio ai luoghi silenziosi.

E’ naturale che sarebbe difficile arrivare a una diagnosi senza l’aiuto di un esperto, quindi è bene chiedere consiglio al nostro veterinario di fiducia che, a sua volta, potrebbe indirizzarci verso un esperto di comportamento. Una volta arrivata la diagnosi ci diranno loro cosa è meglio fare per vivere serenamente col nostro cane affetto da disturbo da ADHD e in che modo non farlo sentire ‘diverso’ rispetto agli altri. E’ importante anche valutare un fattore del genere prima di adottare un cane: siamo sicuri che riusciremo a far fronte alle sue esigenze?

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