Il mio cane soffre moltissimo! Gastrite nel cane: cause, sintomi e come intervenire per aiutarlo

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By Francesca Ciardiello

Salute dei Cani

Non affligge solo il padrone ma anche il suo quattro zampe: cosa sapere sulla gastrite del cane e quali sono i rimedi efficaci.

Cane rovista nei rifiuti e si sente male
Cane mangia dal bidone della spazzatura: questa è una delle cause possibili della gastrite che gli comporta mal di pancia (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

E’ un problema molto comune riscontrato negli esseri umani, ma forse non tutti sanno che anche Fido può soffrire di gastrite del cane, per diverse cause e che ha diverse soluzioni. Di sicuro avremo bisogno dell’aiuto del nostro veterinario di fiducia che, con gli indizi giusti che gli forniremo noi padroni, sarà in grado di formulare una diagnosi e consigliare la terapia più adatta: ecco tutte le informazioni utili.

Che cos’è la gastrite?

Erroneamente si potrebbe pensare a un mal di pancia, ma i due malesseri sono differenti poiché la gastrite è una infiammazione delle pareti intestinali dell’animale, ovvero quelle che ricoprono lo stomaco del cane. Potrebbe diventare (ahinoi) un fenomeno cronico oppure apparire all’improvviso, ed è per questo definita ‘acuta’. Questa condizione può essere stimolata da alcuni cibi che il cane ingerisce, magari trovati nella spazzatura.

Cane vomita
Vomito biancastro del cane: può essere un sintomo di gastrite (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

I rifiuti di casa dovrebbero sempre essere tenuti alla lontana dal nostro Fido, poiché la tentazione di scavarvi all’interno e mangiare ciò che ormai nono dovrebbe più essere consumato è forte. inoltre sempre meglio tenerlo d’occhio anche quando siamo in strada e non lasciarlo mai uscire da solo, proprio per evitare inconvenienti del genere.

Gastrite del cane: come si manifesta e quali sono le cause possibili

Ma come facciamo a capire che il nostro cane soffre di gastrite? Per fortuna i segnali a cui prestare attenzione (e da riferire al veterinario) sono diversi e tutti piuttosto evidenti, ovvero:

  • episodi di vomito (con tracce di sangue o bile, schiumoso, persistente, scuro),
  • sangue nelle feci,
  • episodi di diarrea,
  • ipersalivazione e bava,
  • dimagrimento eccessivo,
  • disidratazione,
  • opacità del pelo,
  • spossatezza e apatia,
  • mucose gialle.

Come già accennato in precedenza, la gastrite può essere cronica o acuta a seconda che i sintomi si presentino lentamente e persistano per un periodo di tempo piuttosto lungo (come nel primo caso) o che appaiano all’improvviso, in maniera più dolorosa ma per un tempo più breve (nel caso della acuta). A seconda delle circostanze dunque cambieranno anche le cause possibili, quasi sempre legate all’ingerimento di cibi assolutamente vietati al cane ma soprattutto oggetti non commestibili.

Ma tra le cause possibili dobbiamo annoverare anche una sovralimentazione dell’animale (se il cane è ingordo è spesso colpa del padrone che gli ‘allunga’ dei bocconi sotto al tavolo, perché non sa resistere a due occhioni imploranti), per una condizione pregressa di stress dell’animale ma anche l’assunzione di medicinali come cortisonici e FANS. Infine la causa potrebbe essere legata a una patologia in corso, che potrebbe aver intaccato fegato e reni (epatite o altre malattie autoimmuni).

Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema>>> Se il cane ha mal di stomaco non fare questo errore molto comune: è pericoloso

Gastrite del cane: si può curare?

La risposta che i padroni attendono però è una sola e riguarda il trattamento della condizione del cane. Attraverso esami specifici come la gastroscopia e l’ecografia dello stomaco, ma anche analisi del sangue e una eventuale biopsia della mucosa gastrica, il veterinario risalirà alla causa e sarà in grado di formulare una diagnosi: nei casi meno gravi, la gastrite potrebbe anche risolversi da sola, magari dopo l’espulsione dell’oggetto che l’ha causata.

Cane dorme
Stanchezza del cane: potrebbe essere un altro segnale di gastrite (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Nei casi più seri invece è possibile che il medico consigli di sottoporre l’animale a:

  • fluidoterapia parentale (per reintegrare i liquidi),
  • dieta-digiuno per un periodo compreso tra le 12 e le 48 ore,
  • terapia a base di farmaci,
  • alimentazione a base di riso, cibo secco, patate bollite e carne bianca.
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