Durante una passeggiata il mio cane è stato punto da un’ape e ora non vuole più uscire da casa: ho finalmente capito come aiutarlo.
Un trauma è sempre un trauma, soprattutto quando avviene in un momento di piacevole relax come una passeggiata insieme al padrone: ed è proprio così che è stato per il mio cane, punto da un’ape e che ora non vuole più uscire di casa. Si sente al sicuro solo all’interno delle quattro mura e ha paura di uscire anche solo in giardino di fuori. Una situazione insostenibile: dovevo assolutamente trovare una soluzione per aiutarlo.
Non dobbiamo affatto pensare che i rischi si annidino solo tra le quattro mura di casa, anzi alle volte uscire all’aperto può fare ancora più paura a noi e al nostro amato Fido. Infatti la prima cosa da fare è non dimenticare di portare con noi ciò che può essere molto utile, come ad esempio dell’acqua, per evitare la disidratazione dovuta alla lunga passeggiata magari sotto al sole.
Un altro rischio è ovviamente rappresentato dalle malattie infettive: non a caso infatti è fortemente sconsigliato di uscire ai cani che non hanno completato il loro ciclo di vaccinazioni. Facciamo attenzione inoltre a tutto ciò che il nostro amico a quattro zampe può raccogliere da terra e mettere in bocca, da oggetti pericolosi e non commestibili alle feci (un fenomeno noto anche come pica nel cane).
Inoltre vi sono piante con le quali potrebbe facilmente entrare in contatto e che possono essere causa di avvelenamento, come ad esempio il ficus e il rododendro; infine non dimentichiamo le punture di insetti, che possono condurre a conseguenze anche molto spiacevoli.
Uno dei momenti che più amava durante la giornata ora lo terrorizza e non vuole assolutamente mettere la zampa fuori dalla porta di casa: possibile che un piccolo insetto come un’ape abbia potuto spaventare a tal punto un animale grande e grosso? Ebbene sì, perché non solo è stato colto di sorpresa ma probabilmente ora associa alla puntura il dolore e il fastidio che ha provato.
Infatti una delle maggiori capacità del cervello canino è quella associativa, quindi di legare al ricordo di qualcosa un sentimento o un’emozione, che in questo caso non è affatto positiva. Ho provato in ogni modo a convincerlo a tornare a giocare fuori, magari anche invogliandolo con qualche nuovo passatempo e il suo snack preferito, ma non sono serviti a nulla: non vuole valicare la porta di casa. Ho anche fissato una visita di controllo dal mio veterinario perché in caso di puntura d’ape nel cane devi intervenire in 5 passi.
Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema>>> Il cane attacca gli insetti: quali sono i pericoli e quali i rimedi da adottare
Disperata, mi sono rivolta a un esperto per capire il da farsi e lui mi ha consigliato di non affrettare i tempi del mio cane, perché la fretta non è mai utile in questi casi. Utilizzare dei dolcetti, molto comuni come rinforzo positivo quando gli stiamo impartendo dei comandi, possono rappresentare un’arma ‘a doppio taglio’: infatti il cane non solo potrebbe non cedere alla golosità ma anzi potrebbe avvertire lo snack come una ‘trappola’ da cui tenersi alla larga e dunque iniziare ad associarlo a qualcosa di negativo.
E’ altrettanto sconsigliato portare il cane fuori casa con la forza: si rischierebbe il fenomeno noto come ‘inondazione’ ovvero esporre Fido a una situazione emotivamente molto impegnativa, troppo da sopportare. Ma allora qual è la soluzione? Bisognerebbe adottare due tecniche in contemporanea, cioè quella della desensibilizzazione e il controcondizionamento.
La prima consiste nel far rientrare gradualmente il nostro cane nell’idea di poter uscire, rimanendo all’interno della casa proprio davanti alla porta che dà sull’esterno del giardino dove è stato punto: a questo punto è importante interpretare il linguaggio del corpo di Fido per capire che il cane si sente a disagio e non ‘andare oltre’ la soglia dello stress.
Sempre in nostra compagnia, giorno dopo giorno, proviamo a convincerlo ad avvicinarsi sempre di più all’uscita, sempre senza alcuna costrizione; il fatto di essere in nostra compagnia lo aiuterà ad affrontare meglio le sue paure: questa è la tecnica del controcondizionamento. Potrebbe essere utile lanciare un oggetto che lui dovrà riprendere sempre più verso l’uscita ma non direttamente fuori, per non costringere il cane a scegliere tra l’uscita e l’oggetto che gli interessa.
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