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Salute dei Cani

Idrocefalo nel cane: cause, sintomi, rischi e trattamento

L’idrocefalo nel cane è una patologia che può causare danni cerebrali irreparabili: scopriamo tutto quello che c’è sa sapere.

Idrocefalo nel cane (Foto Adobe Stock)

L’idrocefalo è una malattia caratterizzata da un accumulo anomalo di liquido cefalorachidiano nel cervello del cane. Il ristagno di questo fluido esercita una forte pressione, che può determinare gravi conseguenze per la salute di Fido. Vediamo quali sono le cause di questa pericolosa patologia e come riconoscerla prontamente.

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Cos’è l’idrocefalo nel cane

L’idrocefalo nel cane è una patologia causata dall’aumento del liquido spinale nel cervello. Normalmente, questo fluido è presente con funzione di lubrificazione e protezione. Se ne viene prodotta una quantità eccessiva, tuttavia, essa si accumula nei ventricoli cerebrali, esercitando una pressione anomala sul cervello.

Normalmente, questa patologia si presenta nel cane quando è ancora un cucciolo. In alcuni casi, tuttavia, può insorgere anche negli animali adulti. La dilatazione dei ventricoli può coinvolgere uno o entrambi gli emisferi. Possiamo distinguere tra due principali tipologie di idrocefalo nel cane:

  • Compensativo, il fluido in eccesso riempie lo spazio in cui i ventricoli non si sono sviluppati. In tal modo, esso esercita una eccessiva pressione intracranica;
  • Ostruttivo, il liquido cefalorachidiano si accumula nella struttura circolatoria del cervello.

Cause e segni clinici

L’idrocefalo nel cane si manifesta con cambiamenti comportamentali, crescita ridotta e stanchezza (Foto Pixabay)

Quali sono le cause dell’idrocefalo nel cane? Questa malattia può essere di origine congenita o acquisita. Nel primo caso, essa è comunemente provocata da:

Quando la patologia è acquisita, le sue cause possono essere:

  • Tumore al cervello
  • Trauma cranico
  • Lesioni
  • Carenza di vitamina A

L’idrocefalo può colpire qualsiasi cane, indipendentemente dalla razza di appartenenza. Alcuni esemplari, tuttavia, risultano maggiormente predisposti all’insorgenza di questa patologia. In generale, si tratta di animali di piccola taglia e brachicefali:

  • Barboncino
  • Bulldog
  • Shih-Tzu
  • Maltese
  • Pechinese
  • Volpino di Pomerania
  • Chihuahua

Tra gli altri fattori di rischio per l’insorgenza della patologia ci sono gravidanza breve, parto difficile e dimensioni ridotte dei cuccioli. Come si manifesta l’idrocefalo nel cane? Riconoscerlo non è sempre facile; a volte, infatti, potrebbe essere asintomatico. In altri casi, invece, si presentano sintomi come:

  • Perdita della vista
  • Dimagrimento nel cane
  • Testa a cupola
  • Convulsioni
  • Atassia
  • Debolezza e letargia
  • Disturbi respiratori
  • Andatura anormale
  • Cambiamenti del comportamento e comparsa di comportamenti compulsivi
  • Aggressività

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Diagnosi e trattamento per l’idrocefalo nel cane

Per ridurre la pressione esercitata dal liquido cefalorachidiano si può ricorrere a terapia farmacologica e intervento chirurgico (Foto AdobeStock)

Come viene diagnosticato l’idrocefalo? Dopo aver sottoposto l’animale ad una visita accurata, il veterinario potrebbe avvalersi di test di laboratorio come analisi del sangue ed esame delle urine nel cane.

Tra gli altri strumenti diagnostici utili ci sono radiografie, ecografie e risonanza magnetica di cervello e cranio. Nel caso in cui la patologia sia congenita, si potrà ricorrere all’elettrocefalografia.

Purtroppo, non esiste una cura per l’idrocefalo nel cane. L’obiettivo è quello di sottoporre Fido a un trattamento volto a ridurre la sintomatologia, diminuendo la pressione sui tessuti cerebrali interessati. Per far ciò, si potrà ricorrere a:

  • terapia farmacologica a base di diuretici, corticosteroidi e anticonvulsivanti;
  • operazione chirurgica, nei casi più gravi, per deviare l’accumulo di liquido cefalorachidiano.

Laura Bellucci

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