Parto e allattamento dei cuccioli
Una volta scongiurata l’idea che si tratti di una gravidanza isterica nella cagna, noteremo nella cagna che sta per partorire alcuni segnali ‘inequivocabili’: episodi di vomito e diarrea, abbassamento della temperatura del cane e scavare nel terreno.
Il momento del parto della cagna è molto meno traumatico di quello della donna: la cagna che sta per partorire spesso non si lamenta, e potrebbe semplicemente espellere il sacco amniotico e a morderlo con i denti, ingoiando la placenta. In questo modo il cucciolo e i suoi fratellini saranno ‘liberati’ e pronti per essere allattati.
Mangiare la placenta dei suoi stessi cuccioli aiuta la cagna nella produzione di latte, ma se qualcosa dovesse andare ‘storto’ e notassimo che la cagna allontana i suoi cuccioli o comunque non è in grado né fisicamente né psicologicamente di prendersi cura di loro, dobbiamo intervenire.
Potremmo aiutare i cuccioli a posizionarsi vicino alle mammelle della mamma e rassicurare la stessa con la nostra presenza e il nostro conforto. Possiamo disinfettare e ripulire il cordone ombelicale e legarlo con un filo: sono tutte operazioni che un esperto potrà fare ad occhi chiusi, ma se ci trovassimo da soli in una situazione di emergenza meglio sapere come procedere in attesa di ‘soccorsi’.
Dopo il parto lasciamo che la mamma si riposi accanto ai suoi cuccioli, non forzarla a mangiare ma magari aggiungere alla razione di pappa delle vitamine.
Gravidanza del Volpino di Pomerania: qualche accenno ai cuccioli e allo svezzamento
E ai cuccioli chi ci pensa? Solitamente è mamma cagna ad adottare tutte le dovute attenzioni per i suoi piccoli: il nostro ruolo è solo di coadiuvarla nell’impresa. Possiamo assicurare che il luogo dove riposeranno sia asciutto, pulito e magari ad una temperatura di circa 30°C. In questa fase il colostro per cani, così come per i gatti, ha una funzione fondamentale per proteggere il cucciolo e per rafforzare il suo sistema immunitario.
Meglio tenere sotto controllo il peso dei piccoli nati fin dalla nascita e provvedere allo svezzamento, che deve essere graduale, con pappe a base di semolino e uovo cotto o con qualche pezzo ben tritato di carne. Un biberon da neonato può essere utile se dovremmo provvedere noi a dar da mangiare al cucciolo al posto della mamma; oppure dovremo stimolare le funzioni fisiologiche con una spugna umida che gli pulisca la zona anale.
Lasciamo che cagna e cuccioli si godano la tranquillità e il riposo per almeno 15 giorni e poi potremo iniziare lentamente a coccolarli un po’ di più e iniziare ad instaurare un rapporto di amicizia e fiducia anche con i piccoli nati.
Francesca Ciardiello