Fotosensibilità nel cane, un problema che è bene conoscere. Vediamo, qui, quali sono i fattori di rischio, i sintomi che si manifestano e qual è il trattamento previsto.
L’amico a quattro zampe ha una salute molto delicata, che il suo padrone deve cercare di proteggere il più possibile ogni giorno, facendo attenzione alle reazioni che può manifestare. Per fido ogni cosa è una scoperta e, fuori casa, possono presentarsi problemi inaspettati. Vediamo che cos’è la fotosensibilità nel cane e qual è il modo migliore con cui può essere trattata.
Fotosensibilità nel cane: cause e sintomi
Si tratta di una condizione per nulla facile da vivere per l’animale domestico, in quanto si possono verificare conseguenze anche fatali. Ecco quali sono le sue cause principali e i sintomi tipici.
Non sempre è facile, per l’amico peloso, vivere all’esterno e all’aria aperta. Ci sono dei pericoli inaspettati fuori che, anche per il suo padrone, non sono subito individuabili.
A contatto con l’ambiente esterno e con gli elementi della natura, può succedere che il cane manifesti delle reazioni negative, problemi di salute che si potranno notare a occhio nudo.
Con fido nella nostra vita, dobbiamo essere pronti a tutto, in particolare a problemi improvvisi che, però, saremo in grado di affrontare, con l’aiuto del veterinario di fiducia.
Esiste una condizione che può mettere seriamente a rischio la salute, se non la vita stessa del peloso, ovvero la fotosensibilità nel cane. Ma cosa succede di preciso a fido? Vediamo bene qui.
Precisamente, la fotosensibilità nel cane riguarda una eccessiva sensibilità alla luce solare (luce ultravioletta) dovuta ad alcune sostanze che vengono assorbite dalla pelle dell’animale.
Se la pelle del cane diventa più sensibile del normale alla luce del sole, avviene una fotosensibilizzazione, di solito riguardante gli esemplari senza peli o con una pigmentazione scarsa.
Sostanze fotosensibilizzanti
Come accennato in apertura articolo, esistono delle sostanze fotosensibilizzanti che possono interagire con la luce solare e accumularsi nella pelle del cane.
Va precisato subito che la fotosensibilità nel cane non va assolutamente confusa con la scottatura solare che, invece, si verifica soltanto nel contatto con la luce del sole.
Le sostanze in questione possono entrare in contatto con la pelle dell’animale in modo accidentale o per ingestione. Si tratta di farmaci per una terapia che sta seguendo o del contatto con alcune piante, come iperico o persicaria.
Si tratta, nella maggior parte dei casi, di tetracicline, usate per trattare le infezioni fungine, e dei farmaci antibatterici, quindi i sulfamidici.
Anche l’avvelenamento nel cane e i conseguenti danni al fegato, possono essere una delle cause principali della fotosensibilità.
I sintomi tipici della fotosensibilità nel cane
In base alla sostanza fotosensibilizzante che interagisce con una diversa quantità di luce solare, dipendono i suoi sintomi.
Quando fido viene esposto troppo ai raggi ultravioletti e delle sostanze interagiscono, possono verificarsi conseguenze più o meno gravi, come ferite e lesioni, (dovute al grattarsi insistente), edema, ulcere cutanee e necrosi.
Proprio a causa dell’arrossamento della pelle e del forte prurito in una zona del corpo, quindi un’infiammazione cutanea che può peggiorare, il cane può provare molto dolore e stress.
Se si notano questi sintomi, è importantissimo recarsi subito dal proprio veterinario e sottoporlo a tutti i controlli necessari.
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Fido e l’ipersensibilità alla luce: diagnosi e trattamento
In presenza del suo veterinario, fido dovrà essere sottoposto ad alcuni esami specifici e occorrerà conoscere la sua storia clinica. Leggiamo in cosa consiste la diagnosi e qual è il metodo suggerito per poter aiutare il proprio cane.
Come abbiamo visto, sono evidenti e seri i sintomi che la fotosensibilità nel cane può provocare. In presenza di essi, è necessario consultarsi immediatamente con il medico.
In clinica, si dovrà raccontare la storia clinica di fido e le eventuali cure che sta affrontando, riportando nei minimi dettagli l’accaduto. Poi, bau verrà sottoposto ai controlli previsti.
Il suo veterinario dovrà essere informato correttamente su qualsiasi farmaco o integratore assunto dal cane o sulla possibile esposizione a sostanze chimiche tossiche.
La diagnosi consiste nell’effettuare gli esami del sangue oltre che osservare da vicino probabili ferite ed escoriazioni della pelle nel peloso colpito, analizzandole e arrivando alla causa.
Oltre a ciò, potranno essere richiesti anche gli esami sugli enzimi epatici e una biopsia epatica, per escludere altre malattie, come danni al fegato del cane.
Cosa fare per aiutare il cane fotosensibile
Innanzitutto, il veterinario raccomanderà di evitare l’esposizione alla luce diretta del sole sul nostro cane affetto dalla fotosensibilità.
Fido dovrà necessariamente restare in casa nelle ore del giorno ed uscire soltanto al calare della sera. Nella casa, dovremo fare attenzione che cammini nelle zone di ombra.
La pelle dell’animale dovrà essere protetta il più possibile dai danni della luce solare, anche con l’aiuto di indumenti specifici per questa condizione.
Per l’infezione della pelle dell’animale, il veterinario suggerirà un trattamento di antibiotici o corticosteroidi per la guarigione.
Nel caso in cui la fotosensibilità in fido sia dovuta ad altre cause e alla presenza di diverse patologie, bisognerà allora effettuare le opportune terapie.