Fiori di Bach per il cane: principali usi e caratteristiche
I fiori di Bach funzionano anche sugli animali? In questo articolo scopriamo quali fiori di Bach sono più indicati per il cane e le loro diverse funzioni
I fiori di Bach sono una terapia alternativa ideata dal medico britannico Edward Bach, che sostiene l’efficacia di rimedi floreali: alcuni particolari fiori rilascerebbero nell’acqua, se trattati in maniera opportuna, una loro energia, utile per influenzare alcuni comportamenti ed emozioni umani.
La floriterapia è approdata anche in medicina veterinaria, sembra con ottimi risultati su tantissime specie animali.
In questo articolo indaghiamo un po’ di più sulla relazione tra i fiori di Bach e i cani, cercando in quali occasioni è bene utilizzarli, quali sono le loro caratteristiche e come somministrali.
I fiori di Bach per il cane: scelta e caratteristiche
In maniera analoga rispetto a quanto avverrebbe per gli esseri umani, i fiori di Bach aiutano a trattare in modo assolutamente naturale, non invasivo, sano e privo di effetti collaterali, le emozioni e i comportamenti degli animali in diverse situazioni difficili.
A differenza di quanto avviene nel campo umano, la cura con i fiori di Bach nel mondo animale è più diretta, perché non include il lavoro interiore e la presa di coscienza dei propri difetti, previsti invece nel caso della terapia umana. Inoltre, essendo privi di sovrastrutture culturali e di ruoli sociali, gli animali e di conseguenza i cani hanno una maggiore vicinanza al proprio vero essere.
L’uso dei fiori di Bach per il cane inizia dall’osservazione della sua situazione emotiva. E’ importante riuscire a individuare lo stato d’animo oppure l’insieme dei sentimenti che il cane sta vivendo in quel particolare periodo della sua vita. Il padrone può, conoscendo il carattere e la personalità del suo fedele amico, riuscire a interpretare certi suoi atteggiamenti e comportamenti, che sottendono la vasta gamma di emozioni che Fido prova ogni giorno e che esprime attraverso il linguaggio del corpo, le sue espressioni e i suoi versi.
Siamo noi umani ad avere il compito di percepire tutte le emozioni che provano i cani, dal momento che quando essi non stanno bene a livello emozionale, si ammalano con facilità anche fisicamente.
Dopo aver decifrato gli stati d’animo del cane, è consigliabile consultare un veterinario o un floriterapeuta, per scegliere al formulazione della miscela più adatta all’animale tra i 38 fiori a disposizione.
Ma non basta; è importante che anche noi modifichiamo il modo in cui ci relazioniamo al nostro cane: la floriterapia non fa miracoli, né stravolge il carattere, si occupa di riequilibrare gli stati mentali alterati.
Rimedi floreali per i casi più comuni
E’ da precisare che le mancanze dei padroni non possono essere supplite semplicemente utilizzando i rimedi dei fiori di Bach: alcuni disturbi comportamentali del cane derivano da un rapporto non buono con l’essere umano, che porta nell’animale la perdita del suo equilibrio psicofisico.
I fiori di Bach sembrano rappresentare un valido aiuto per migliorare alcuni aspetti più accentuati e di difficile gestione del comportamento dei cani, come:
paura e insicurezza
ansia
aggressività
tristezza
iperattività
shock, traumi o maltrattamenti
dipendenza dal padrone
E in tutte quelle circostanze in cui lo stato emotivo degli animali è alterato, come:
stress (viaggi, gare, visite dal veterinario)
cambiamenti nell’ambiente (traslochi, arrivo di nuovi animali o individui nel nucleo familiare)
dopo interventi chirurgici o durante periodi di malattia prolungata, associate alle normali terapie
Vediamo ora le caratteristiche e le situazioni d’uso di alcuni fiori indicati per i cani.
Rescue Remedy è uno dei rimedi più importanti per il benessere dei cani. E’ quello di emergenza, da utilizzare quando il cane deve fronteggiare una situazione acuta: è agitato per un viaggio o una visita veterinaria, è spaventato da forti rumori, (come per esempio i botti di capodanno), ha subìto un trauma, un incidente o un intervento chirurgico.
Heather è utile quando l’animale non è in grado di restare da solo in casa, anche per pochissimo tempo, concentrando tutta l’attenzione per paura di essere abbandonato. Questo rimedio aiuta a tranquillizzarlo e ad acquisire una maggiore indipendenza dal padrone ed è molto adatto per gestire casi di ansia da separazione di cani e gatti, abbinato ad altri fiori.
Vine è adatto per i cani dominanti, che hanno un carattere autoritario e prepotente: questo fiore li renderà maggiormente collaborativi, con i loro simili e con gli umani.
Mimulus è il fiore della paura. Dona calma e rilassatezza al cane e lo aiuta a fronteggiare un problema particolare o la vita di tutti i giorni. Quando la paura diventa terrorizzante e fa respirare in maniera affannosa Fido, il consiglio è di somministrargli Rock Rose, il rimedio ideale contro il panico e il terrore che paralizza. Entrambi sono impiegati anche per curare casi di gengivite nel cane.
Holly è il fiore della gelosia e della possessività. Entra in azione quando il cane diventa aggressivo nei confronti di chi si avvicina al suo padrone, soprattutto se è un altro cane o un altro animale, oppure quando cerca di difendere il suo territorio abbaiando: questo rimedio lo renderà più tranquillo e sereno.
Star of Bethlehem è il rimedio per curare le ferite emotive dovute a traumi: aiuterà Fido a superare abbandoni e maltrattamenti. E’ utilizzato anche per ridurre la perdita del pelo nel cane.
Come somministrare i fiori di Bach al cane
Spesso i fiori di Bach vengono somministrati agli animali abbinandoli agli alimenti, ma è senza dubbio preferibile versarlinella ciotola dell’acqua, oppure direttamente in bocca attraverso un contagocce o un’apposita pipetta.
Un trucco per i cani sospettosi è quello di versare le gocce sul naso o sulla zampa (meglio se diluite con un po’ di acqua), punti in cui Fido si leccherà inevitabilmente, finendole per ingerire.
Sul quantitativo da somministrare, meglio affidarsi al parere di un esperto, farmacista veterinario o medico specializzato.
La durata della terapia dipende dal tipo di problema da risolvere e dalla ricettività del soggetto al trattamento: di solito si va da una a tre settimane, a volte di più se il disturbo è molto marcato o se è presente da diversi anni.