L’esofagite nel cane consiste nell’infiammazione dell’esofago di Fido. Vediamo quali sono i sintomi da non sottovalutare.
L’esofagite è una patologia che consiste nell’infiammazione dell’esofago. Tale malattia può colpire il nostro amico a quattro zampe per diversi motivi, ed è opportuno riconoscerla in tempo.
Per questo motivo è molto importante saper riconoscere i sintomi di tale patologia. In questo articolo vedremo insieme quali sono i segnali da non sottovalutare e soprattutto quali sono le cause che possono portare il cane a soffrire di esofagite.
Esofagite nel cane: sintomi e cause
L’esofagite è una malattia che può presentarsi nel nostro amico peloso e che può causare di conseguenza altri disturbi: difficoltà nella deglutizione, gonfiore e dolore.
Il motivi della presenza dell’esofagite nel cane sono diversi. Tuttavia, la causa principale che determina tale malattia è il reflusso gastroesofageo, ossia la risalita dei succhi gastrici del cane dal suo stomaco all’esofago.
Sebbene il reflusso nel cane sia il principale motivo per cui Fido possa soffrire di esofagite, ci sono altre cause che possono determinare tale patologia nel cane, esse sono:
- Ernia iatale;
- Presenza di un corpo estraneo nell’esofago;
- Ingestione prodotti chimici;
- Tumore dell’esofago;
- Vomito continuo.
Sintomi dell’esofagite
I principali sintomi da non sottovalutare quando si tratta di esofagite nel cane, oltre al gonfiore e all’irritazione dell’esofago del nostro amico peloso, sono:
- Inappetenza nel cane;
- Rigurgito;
- Salivazione eccessiva;
- Dolore.
A seconda della gravità dell’esofagite, il cane potrebbe presentare anche:
- Tosse nel cane;
- Febbre;
- Polmonite nel cane.
Nel caso in cui il vostro amico a quattro zampe presenti uno o più sintomi sopraelencati, è opportuno contattare il veterinario.
Potrebbe interessarti anche: Reflusso gastroesofageo nel cane: cause, sintomi e trattamento
Esofagite nel cane: diagnosi e trattamento
La diagnosi è il punto principale per poter riconoscere la malattia e trattarla nel migliore dei modi.
Per questo motivo è necessario portare il cane dal veterinario, il quale grazie alle vostre informazioni, ossia la descrizione dei sintomi di Fido e nel caso l’eventuale ingestione di corpi estranei o la presenza di eventuali malattie, sarà in grado di fare una prima diagnosi.
Per la certezza di quest’ultima, lo specialista effettuerà un’endoscopia, per vedere le condizioni dell’esofago nel nostro amico peloso.
Potrebbe interessarti anche: Il cane ha conati ma non vomita: perché può succedere e cosa fare
Trattamento
Una volta diagnosticato l’esofagite nel cane, il veterinario prescriverà la terapia adatta. La terapia principale consiste nell’assunzione di farmaci appositi per eliminare l’infiammazione dell’esofago.
In caso di presenza di un corpo estraneo all’interno dell’esofago di Fido o di un’ernia iatale, il veterinario passerà all’operazione chirurgica.
Dal momento in cui l’esofagite porta il cane a vomitare spesso, i farmaci prescritti non sono per via orale ma iniettabili. Se la patologia è molto grave, lo specialista potrebbe prescrivere al cane dei farmaci a base di cortisone, per evitare la restrizione dell’esofago.
Per restare sempre aggiornato su news, storie, consigli e tanto altro sul mondo degli animali continua a seguirci sui nostri profili Facebook e Instagram. Se invece vuoi dare un’occhiata ai nostri video, puoi visitare il nostro canale YouTube.
Marianna Durante