L’epidermolisi bollosa distrofica è una patologia estremamente rara nel cane. Ma di cosa si tratta? Quali sono i sintomi da riconoscere?
Di fronte al nome di alcune malattie non possiamo far altro che sgranare gli occhi ed affidarci ad internet per capirne qualcosa di più. È facile che possa accadere con l’epidermolisi bollosa distrofica, che può colpire anche il cane. Scopriamo quali sono le cause della patologia, quali i sintomi principali e la terapia più indicata.
L’epidermolisi bollosa distrofica è una rara malattia ereditaria, che può colpire anche il cane.
Certo, con grande probabilità il nome non vi dirà nulla, ma è più che normale; come detto si tratta di una patologia poco comune, causata dalla mancanza di collagene nella pelle.
Quella distrofica, in realtà, è solo una delle forme in cui si può presentare l’epidermolisi bollosa; le altre due sono la giunzionale e la semplice. La patologia ha origine genetica, e si riscontra una maggiore predisposizione in alcune razze, quali il Golden Retriever e l’Akita.
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I sintomi dell’epidermolisi bollosa distrofica nel cane sono facilmente riconoscibili. Purtroppo si tratta di una patologia estremamente dolorosa.
La mancanza di collagene della pelle, ed in particolar modo dello strato della membrana basale, che tiene unito il derma alle altre strutture del corpo (come i muscoli, ad esempio), fa si che queste rimangano costantemente scoperte, con continuo rischio di infezioni.
Al minimo contatto la pelle si strappa dal corpo, completamente ricoperto dalle vesciche. Le lesioni, per altro, possa affliggere anche bocca, gola (con conseguenti problemi respiratori) ed apparato digerente del cane. In breve tempo l’animale, a causa del forte dolore, smetterà di deambulare .
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Purtroppo, ad oggi, non esiste alcuna cura per l’epidermolisi bollosa distrofica, che anzi ha esito fatale per il cane.
La patologia si manifesta alla nascita o comunque entro le primissime settimane di vita. Tutto ciò che possiamo (e dobbiamo) fare è allertare il proprio veterinario di fiducia, per cercare di rallentare il decorso della malattia e alleviare il dolore del cane. Steroidi, prednisone, corticosteroidi e altri farmaci immunosoppressori possono essere utili all’uso.
Molto importante modificare l’ambiente in cui il cane vive, al fine di eliminare (o comunque ridurre al minimo) le possibilità che urti mobili od altri oggetti; molto spesso, purtroppo, questo accorgimento non si rende necessario, in quanto l’animale non è più in grado di deambulare.
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A. S.
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