L’encefalopatia epatica è una grave patologia degenerativa, che può avere esito fatale per il cane: scopriamo quali sono le cause, i sintomi ed il trattamento terapeutico più indicato.
Anche i nostri amici a quattro zampe possono essere colpiti da malattie degenerative. Tra di esse annoveriamo l’encefalopatia epatica, la quale, in assenza di un tempestivo intervento, può condurre il cane alla morte. Come riconoscerla? Quali sono i segni clinici che ne attestano l’insorgenza? E come si cura? Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla patologia.
L’encefalopatia epatica è una malattia degenerativa del cervello, cagionata dalle disfunzioni del fegato del cane, non più in grado di eliminare le sostanze tossiche in circolo nel sangue dell’organismo dell’animale.
Può colpire sia esemplari giovani che anziani, e non si registrano particolari predisposizioni dovute all’appartenenza ad una razza piuttosto che all’altra.
Di norma l’encefalopatia epatica è di origine congenita: nell’organismo del cane sono presenti vasi sanguigni anomali che consentono al sangue proveniente dagli organi di immettersi direttamente in circolo, eludendo la funzione di purificazione del fegato, impossibilitato ad eliminare le sostanze tossiche in esso presenti.
Altre cause possono essere individuate nella stitichezza del cane, nell’atrofia muscolare o nel sanguinamento intestinale.
Potrebbe interessarti anche: Mielopatia degenerativa nel cane: sintomi e prognosi della malattia
L’encefalopatia epatica del cane contempla un’ampia gamma di sintomi, che insorgono progressivamente, di pari passo al progredire della patologia. Nella prima fase, di norma, il cane presenti segni clinici quali la letargia, mancanza di appetito e poliuria.
Di solito il primo campanello d’allarme suona con la comparsa dei primi disturbi di ordine comportamentale. L’animale può apparire smarrito, manifestando il proprio disagio nel camminare (spesso anche in circolo) in modo compulsivo; così, come in senso contrario, possono manifestarsi i primi segni dell’atassia nel cane.
Si possono registrare dei mutamenti, anche estemporanei, nella personalità dell’animale, che potrebbe a tratti mostrare un atteggiamento aggressivo.
L’ultimo stadio sintomatologico di norma è caratterizzato dall’insorgenza di eccessiva salivazione ed epilessia nel cane.
Potrebbe interessarti anche: Insufficienza mitralica nel cane, che cos’è? Cause e possibili rischi per Fido
In presenza dei sintomi descritti, è necessario rivolgersi immediatamente il proprio veterinario di fiducia; come detto, l’encefalopatia epatica può avere esito fatale per il cane.
La severità della patologia di norma richiede il ricovero dell’animale. Il trattamento terapeutico può variare a seconda del disturbo individuato quale cause principale della patologia e della cura che richiede per la sua eliminazione. Contestualmente, il veterinario prescriverà la somministrazione di antibiotici, al fine di contrastare l’azione dei batteri presenti nell’intestino dell’animale.
Sarà fondamentale anche la modifica del regime alimentare del cane: in particolare il veterinario apporterà dei cambiamenti al contenuto proteico del suo menù.
L’encefalopatia epatica del cane che abbia origine congenita può essere debellata del tutto, ricorrendo ad un intervento chirurgico, volto ad eliminare l’anomalia che caratterizza alcuni vasi sanguigni dell’organismo dell’animale. L’anomalia, detta shunt portosistemico, di norma si presta all’intervento solo qualora extraepatica e di piccole dimensioni.
Per restare sempre aggiornato su news, storie, consigli e tanto altro sul mondo degli animali continua a seguirci sui nostri profili Facebook e Instagram. Se invece vuoi dare un’occhiata ai nostri video, puoi visitare il nostro canale YouTube.
A. S.
Attenzione ai pericoli autunnali che può incorrere il tuo amico a quattro zampe, bisogna prestare…
Questi gatti sembrano dei cani anche se la recente tendenza ad accostarli a una razza…
Quanto potrà vivere il mio cane? Come posso prendermi cura del mio amico a quattro…