Come riconoscere l’eczema nel cane e soprattutto quali sono i rimedi più efficaci per contrastarlo? Tutto quello che c’è da sapere.
Il termine ‘eczema’ viene spesso utilizzato come sinonimo per la dermatite o qualsiasi altra forma di lesione cutanea nel cane. Purtroppo avere indicazioni così generiche sul problema non aiuta né a riconoscerlo né a trovare la cura più efficace per curarlo. Ecco che questo articolo, che non ha pretese scientifiche, cercherà di rendere più chiari i sintomi da riconoscere in un cane che ha l’eczema e di chiarire tutto ciò che c’è da fare per trovare una soluzione al problema.
L’irritazione da eczema può manifestarsi con macchie rosse sulla cute, placche umide con secrezioni. Le croste solitamente ricoprono le macchie e provocano estremo prurito nel cane che ne è affetto. Fido troverà apparente sollievo solo nel momento stesso in cui si gratta: ma in realtà non farà altro che peggiorare la situazione ed esporre ancora di più la ferita a ulteriori infezioni batteriche.
Ma che cosa è un eczema? Una infiammazione della pelle non infettiva ma che provoca molto prurito. La pelle si infiamma e dà vita a un eczema acuto con eritemi, edemi, croste e varie erosioni, oppure cronico con la presenza di evidenti squame. Se si tratta di eczemi da allergie e da contatto con sostanze irritanti o tossiche si parla di una forma ‘esogena’; se invece è di tipo seborroico sarà ‘endogena’.
Queste dolorose ferite creano anche delle superfici appiccicose sulla pelle, alle quali si attacca il pelo (soprattutto se lungo). Quando un cane si gratta la ferita peggiora e sarà difficile convincerlo a non farsi del male, poiché al momento proverà un discreto piacere nel farlo. Il corpo del cane ci comunica il suo stato di salute (scopri i segnali di un cane che sta male), e quando appare un eczema significa che il suo organismo sta cercando di espellere le tossine. Esse si accumulano grazie all’assimilazione di mangimi confezionati di bassa qualità e intolleranze alimentari.
E’ fondamentale fare attenzione a variare l’alimentazione del cane, perché quando essa non è adeguata, di scarsa qualità e non apporta le sostanze nutritive necessarie all’organismo crea anche questi problemi. Il fegato va in sofferenza per portare avanti il processo digestivo. La cute risente di questi malfunzionamenti interni, ed essendo la parte più esposta all’esterno, è anche più soggetta al cambio delle temperature e ai batteri nell’aria.
Il sistema immunitario del cane colpito da eczema non sviluppa le difese immunitarie necessarie a contrastarlo, e anche le allergie da contatto con pulci e zecche.
Tutto può contribuire alla formazione di queste irritazioni della pelle: l’esposizione agli agenti atmosferici, alla luce, al caldo e al freddo, ma anche all’umidità; oppure il contatto della pelle con sostanze corrosive come pesticidi, saponi e farmaci. L’eczema può essere terreno fertile per altre infezioni causate da funghi e batteri. Dalla causa dipenderà anche la gravità della situazione: non vi sono rimedi unici ed universali, ma vanno scelti a seconda del caso.
Sintetizzando si possono annoverare tra le cause principali:
Sicuramente la prima cosa che vorremo risolvere sarà il prurito nel cane e togliergli subito quella fastidiosa sensazione che lo costringe a grattarsi in continuazione. Ma si tratta solo di un palliativo, che non risolve il problema alla radice.
La zona infetta deve essere trattata con strumenti sterili e tenuta ben disinfettata per guarire prima. Vi sono in commercio delle pomate adatte contro la dermatite o la neurodermite, da applicare sempre dopo aver disinfettato la zona. Purtroppo, trattandosi di creme e unguenti, basterà poco a essere spalmato via dalla sua cute.
Più efficaci sono di sicuro i farmaci a base di cortisone o antinfiammatori, che il nostro veterinario potrebbe scegliere di prescriverci. Come rimedi naturali, ottimi risultati hanno dato la calendula e la camomilla (scopri tutti gli effetti della camomilla sul cane), ma anche l’aloe e il ribes nero (anche in olio), probiotici e impacchi di queste sostanze.
Anche nell’alimentazione è possibile apportare qualche modifica: meglio non usare farinacei e poca carne, abbondare invece con le verdure come carote, zucca e zucchine. Per aiutare l’attività del fegato invece è utile il sulphur per espellere le tossine, la silicea per la pelle e la sua cicatrizzazione, e la pea per ridurre la sensazione di prurito e le lesioni cutanee.
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F.C.
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