L’eclampsia è una patologia anche nota come ipocalcemia, che può colpire il cane nel periodo finale della gravidanza o dopo il parto.
L’eclampsia è una malattia del cane che denota bassi livelli di calcio nel sangue. Questa patologia colpisce le femmine si presenta soprattutto durante l’allattamento. Come capire se l’animale ne è affetto? Scopriamo insieme i sintomi per individuarla prontamente e le cure a cui sottoporre Fido. Senza dimenticare, naturalmente, i gesti di prevenzione da mettere in pratica per il benessere del nostro amico a quattro zampe.
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Cos’è l’eclampsia nel cane
L’eclampsia nel cane è una malattia causata dalla diminuzione del livello di calcio ematico, a causa del processo di produzione di latte. Infatti, questa patologia colpisce gli esemplari femmine dopo il parto e si verifica frequentemente durante l’allattamento del cane.
Secondo alcuni studi, gli animali maggiormente predisposti a questo disturbo sono i cani di taglia piccola, che partoriscono per la prima volta e danno alla luce cucciolate particolarmente numerose.
Tra i fattori di rischio dell’eclampsia nel cane c’è anche un’assunzione di calcio non sufficiente, o un assorbimento ridotto di questo importante minerale.
Sintomi dell’ipocalcemia
Come si manifesta l’eclampsia nel cane? Solitamente, questa malattia insorge nelle 2-4 settimane successive al parto dell’animale. Infatti, si tratta del periodo in cui la richiesta di latte da parte dei cuccioli è maggiore.
Nel suo stadio iniziale, la patologia presenta una sintomatologia meno grave. Come riconoscerla? I principali sintomi sono nervosismo e disinteresse verso i piccoli, naso secco e prurito nel cane. Inoltre, l’animale può apparire inquieto e agitato.
Con il peggiorare delle condizioni di Fido, le manifestazioni più evidenti dell’eclampsia nel cane sono:
- Contrazioni muscolari e crampi
- Disorientamento
- Aumento della sete e della salivazione
- Difficoltà di respirazione
- Convulsioni
Naturalmente, al primo sospetto di malattia è necessario rivolgersi prontamente al veterinario, in modo da agire tempestivamente evitando di compromettere la salute di Fido. Se trascurata, infatti, la prognosi può essere fatale.
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Come si cura l’eclampsia nel cane
La cura dell’ipocalcemia in fase acuta consiste nell’iniezione endovenosa di calcio. In alternativa, si può procedere alla somministrazione del minerale per via sottocutanea, tramite una flebo al cane. In soli 15 minuti, questo trattamento è in grado di migliorare notevolmente le condizioni dell’animale.
In caso di condizioni particolarmente gravi, ad esempio se si è in presenza di convulsioni, potrebbe essere necessario somministrare al cane anche il Diazepam. Durante la cura, la mamma dovrà essere separata dai cuccioli per almeno un paio di giorni.
Qualora i piccoli non fossero ancora svezzati, sarà necessario nutrirli a intervalli regolari con il latte in polvere. Per circa un mese, l’animale dovrà effettuare una terapia di mantenimento, assumendo calcio per via orale.
Prevenire l’insorgenza della patologia
La prevenzione è un’arma fondamentale contro l’insorgenza dell’eclampsia nel cane. Come possiamo ridurre il rischio di ipocalcemia nel cane? Il passo più importante è seguire l’animale durante la gravidanza, assicurandosi di fornire il giusto apporto di vitamine e calcio tramite l’alimentazione.
In caso di eventuali dubbi, consulta sempre il veterinario e valuta il parere di un nutrizionista per cani, che saprà consigliarti al meglio su questo delicato periodo della vita di Fido. Non dimenticare che il fabbisogno nutrizionale del cane aumenta negli ultimi mesi della gravidanza e durante l’allattamento.
Laura Bellucci