La distocia indica l’insorgenza di una complicazione durante il parto, e può interessare anche il cane: scopriamo insieme come va gestita l’emergenza.
Il parto del proprio amico a quattro zampe è un momento meraviglioso, che ci svela il senso della vita. Tuttavia, possono insorgere delle complicazioni, tali da mettere in pericolo la vita della madre e dei cuccioli. Si parla di distocia nel cane, e richiede un intervento tempestivo. Ecco come gestire nel migliore dei modi questo momento critico.
Il parto del nostro amico a quattro zampe è un momento meraviglioso. Vediamo con i nostri occhi la vita nascere, con la venuta al mondo di esseri minuscoli e totalmente indifesi, abbandonati ciecamente alle cure e all’amore della propria madre.
Il parto, anche fra le donne, per millenni è stato un momento estremamente delicato, in cui il rischio di morte non era raro; ed oggi, nonostante il progresso scientifico e tecnico in campo medico, di parto si muore ancora.
Per i nostri amici a quattro zampe il discorso è diverso: essi partoriscono in casa, ed in caso di complicazioni non hanno alcuna assistenza medica; per questo è molto importante il nostro ruolo.
La distocia nel cane, meglio nota come parto difficile, può mettere a repentaglio la vita della mamma e dei nascituri. La frequenza del disturbo non è così bassa; un parto su 20 si presenta difficile, seppur interessa per lo più le razze toy (come ad esempio il Chihuahua).
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Proprio perché potrebbe insorgere qualche complicazione, è bene assistere il proprio amico a quattro zampe durante il parto. Ma non tutti hanno grande esperienza in materia di animali domestici, e comunque in generale di nascite: come accorgersi che ci troviamo di fronte ad un caso di distocia nel cane?
Al momento del parto, Fido cercherà un posto tranquillo, dove poter iniziare il travaglio; in queste ore la sua temperatura corporea si abbasserà.
Anche senza aver alcuna esperienza, ci accorgeremo quando inizieranno le contrazioni più rigorose del cane; se ad esse non segue la nascita di alcun cucciolo entro un breve termine (non superiore comunque alla mezzora) c’è qualcosa che non va.
Le difficoltà potrebbero insorgere anche successivamente all’espulsione del primo cucciolo; tra la nascita di un piccolo e l’altro, di norma, non devono intercorrere più di due ore.
Inoltre va valutata la condizione generale dell’animale, osservando anche l’eventuale presenza di scoli vaginali anomali (ad esempio perché si presentano in assenza dell’espulsione di un feto).
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In presenza dei sintomi della distocia, è necessario intervenire tempestivamente, trasportando il cane presso il proprio veterinario di fiducia.
La visita a domicilio, che all’apparenza potrebbe sembrare la cosa più ragionevole, date le condizioni dell’animale, si rivelerebbe controproducente, laddove fosse necessario intervenire chirurgicamente.
Infatti potrebbe essere necessario ricorrere al parto cesareo, previa visita ginecologica ed ecografia, che attestino la necessità di intervenire.
Il parto cesareo della cagna appartenente alle razze descritte nel primo paragrafo può essere anche programmato, data l’alta frequenza di insorgenza del problema. Va valutata con attenzione anche l’opportunità di sterilizzare l’animale, laddove le possibilità che il parto si presenti difficoltoso siano molto alte.
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A. S.
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